Quando andavo alle superiori mi ricordo di un ragazzo che tutti chiamavano "Sugna", per il fatto che era un po' obeso...
Un altro invece lo chiamavamo "Ciuffo matto", perché aveva una ciocca di capelli sulla nuca sempre tirata su (di sicuro dormiva in modo tale che gli rimaneva sto ciuffo dritto dietro la testa).

Uno dei migliori amici di mio fratello chiamato Piccone o Pinocchio perché dotato di un naso ragguardevole

Amici, i miei soprannomi affibiatimi nella freccia e nell'arco della mia vita (quella già vissuta finora) sono i seguenti:
Genio (alle medie, per via del mio pessimo fare da saputello, pessimerrimo atteggiamento che dalla seconda marcia al liceo cambiai rdicalmente), poi Kimono, soprannome che resiste tuttora nel gruppo di calcetto, perchè anni fa arrivavo tutto trapelato e sempre in ritardo al campo di calcetto al giovedì sera alle 21 vestito ancora col kimono di karate (karategi) che praticavo dalle 19.30 alle 21.
Ciracchio, stempiatura italiota di Cyrax, datomi dal mio amico e vicino di casa Manuel, conosciuto proprio qui su LGL (usava il nick Topino e l'avatar di Boe dei Simpson) quando si offrette disponibile per comprare per mio conto corrente a 1.90 euro lu'no una ventina di LS fascetta azzurra in una libreria di Vicenza vicino a donde lavorava, e che poi per una pazzesca irripetibile coincidenza è divenuto mio vicino di casa, e dal quale mi divide ora solo un muro!!!

I soprannomi al mio paese che vai sono decinaia e decinaia, e perderei una vita di SuperMario a scriverveli tutti.
Quelli della mia cerchia di amici sono:
Ciuccia, dell'amico e commercialista Luca, per via di una voglia di fragola a forma frastagliata che ha dalla nascita sul collo, e che sembra un succhiotto di quelli modello infrattamento con morosa in auto il sabato sera nel parcheggio dietro al cimitero.
Morta, derivato da Mortadella, dato all'amico Matteo, per via della sua passione per gli affettati in colonnello o in generale.
Principino Henry, dato all'amico Enrico per le sue abitudini e pretese fin troppo principesche, tipo non uscire a piedi nemmeno con l'ombrello se pioveva anche solo impercettibilmente, farsi sempre accompagnare dal papà a scuola in macchina nonostante il chilometro scarso che doveva fare, farsi portare dalla mamma la merenda a scuola alla ricreazione.
Roby Rogna, dato all'amico Roberto per via dell'assonanza con un certo Rodirogna, personaggio dei cartoni di cui ahimè rammendo solo il nome.
Satana, dato all'amico Paolo per via della sua avversione a domandò e chiese, a praline prelibate e pomodori prelati.
Barbagianni, dato all'amico Gianni quando per tre settimane si tenette la barba lunga per protesta verso i genitori, suoi o di qualcun altro, non rimembero
Pupo III, dato all'amico Alberto, soprannome ereditato da suo nonno Pupo I. Assolutamente non somigliante per nulla al cantante (Drupi).

La mia fidanzata è "forte" di coscia e "fortissima" di polpaccio e per questo a volte la chiamo Cianga (gamba) de ferro (in particolar modo per incitarla quando andiamo in bici)

Sempre a causa dei suoi poderosi polpacci mia cognata è Cabrini

Da bambini si è veramente infami; altro che età dell'innocenza: si fanno cose che si dovranno espiare per tutta la vita. Ricordo una compagna di giochi abbastanza sovrappeso che - con riferimento all'anime di Chobin (l'extraterrestre a forma di pera, ricordate?) - avevamo affettuosamente soprannominato "La Brunga Tonnellata".