Raga, io ho divorato Brooks, Bradley, Salvatore, Weis-Hickman e tanti altri di quegli anni.
Ci siamo legati emotivamente, ma è davvero paccottiglia...

Mornon ha scritto:

Raga, io ho divorato Brooks, Bradley, Salvatore, Weis-Hickman e tanti altri di quegli anni.
Ci siamo legati emotivamente, ma è davvero paccottiglia...

Mo' pure Dragonlance è paccottiglia? Scusate, ragazzi, ma per voi il fantasy "serio" è solo quello dove si riempiono di mazzate il più realistico possibile e fanno intrighi politici su modello storico, insomma solo Martin (Escluso Tolkien, chiaramente)? Mi date elementi secondo cui definite paccottiglia questi autori o secondo cui definite un fantasy "serio", così capisco il metro di giudizio? Ok, ci sto, la Bradley è eccessivamente femminista e sentimetaloide, per la maggior parte della produzione, ma ha scritto anche belle cose. La saga di Dragonlance si è rovinata col tempo, ma la trilogia dei draghi che v'ha fatto? Ha inventato le guerre dei draghi e approfondito questa figura, rendendola qualcosa di più dei soliti nemici del genere umano/ protettori di tesori.
Salvatore non mi è mai piaciuto, ma scrive benissimo e ha inventato la società dei drow in modo affascinante e completo, scostandosi molto dalle solite atmosfere auliche. Considerato soprattutto che prima di lui gli elfi oscuri non erano che contraltari "malvagi" dei loro cugini, usati giusto ogni tanto nei gdr da tavolo come png e ben lungi dall'intricata società del sottosuolo creata da lui.
Per carità, io anche da piccola amavo molto il fantasy "alternativo", perché già ero un po' stufa delle solite cose trite alla LOTR, ma rinnegare in toto anche saghe che sono state dei cult e hanno fornito anche ottimo materiale di gioco alle future generazioni...

Il Giglio Nero è una trilogia praticamente per ragazze e non doveva neanche essere una trilogia, cosa v'aspettavate? Tuttavia, alcune intuizioni sono buone (le macchine degli Antichi, il popolo dormiente della stella/astronave, la geografia stessa del continente), le figure femminili sono ben tracciate e la scrittura coinvolgente.
Scrivere male è una cosa diversa. Nemmeno Terry Brooks scrive male, quando lascia in pace Tolkien e si dedica al fantasy alternativo.
Nessuno di questi autori, almeno con certe saghe, si rivolgeva a un pubblico adulto e smaliziato, assetato di realismo storico e roba simile, scrivevano per gli adolescenti e gli adulti più sognatori, ma sono stati tutti capaci di gestire bene il loro mondo; a differenza del fantasy italiano degli ultimi anni, senza far nomi e cognomi, dove è proprio la scrittura a essere sciatta e vengono dette cose senza senso, tanto poi basta la storia d'amore a infoiare le ragazzine e quattro scemi che di fantasy hanno letto solo quello.

Sì ok, però hai anche detto di aver letto poco e niente di alcuni autori che definisci orrendi. Ti assicuro che la Bradley, ad esempio, mio mito d'infanzia, anche io la valuto stucchevole e ripetitiva per alcuni versi. Però ci sono molti suoi bei racconti meno conosciuti e c'è da ribadire che il suo è un fantasy impregnato di concetti che a un uomo possono suonare noiosi ed eccessivi. Ci sto. Sicuramente era diventata anacronistica e aveva ormai poco senso il suo femminismo, solo che quando iniziò a scrivere aveva tutta un'altra valenza.
Dragonlance è il risultato dell'ispirazione di molte campagne di D&D giocate dagli autori e la cosa può far storcere il naso, ma AL TEMPO quel mondo dei draghi così costruito ha lanciato molte novità originali.
E' facile criticarli ORA, quasi quanto criticare Freud dall'alto delle successive scoperte psicologiche. Sono stati dei fondatori di alcuni aspetti del fantasy.

Misteri D'Oriente, ma solo mantenendo le trovate geniali che ci sono nei vari libri (tipo il distributore di birra!)
Una serie leggera, ma piena di avventura.

Maresus ha scritto:

Misteri D'Oriente, ma solo mantenendo le trovate geniali che ci sono nei vari libri (tipo il distributore di birra!)
Una serie leggera, ma piena di avventura.

Mmmmm... ma lo sai che hai ragione?