Con i letterati che scrivono in un modo e poi vivono in un altro ci puoi riempire interi, e voluminosi, elenchi telefonici.

Se si vuole dare una valutazione sull'arte HP scrive bene, poi vabbé, poca varietà nella trama: accademico, new engalnd, mostri dei miti e via. ...Terre dei Sogni, montagne della follia e Ratti nei Muri a parte.

Nel merito dei librogame penso che non potrebbero che essere dei true phat: al minimo errore il protagonista schiatterebbe o, peggio, in modo orribile, nell'ultimo paragrafo ci arriverebbe vivo ma molto provato.

Io, comunque, non lo leggerei un GB del genere.

ilsaggio79 ha scritto:

Mi sorprende molto in effetti che le tematiche lovecraftiane non siano state riprese da nessuno per farne un librogame

Credo che lo faccia la breve serie, che io non ho mai letto, Oltre l'Incubo

Conigliomannaro ha scritto:

A mio avviso Oltre all'Incubo, in specie il primo libro è troppo all'acqua di rose per essere Lovercraftiano: troppo facili da giocare, ci voleva una costruzione ultrabastarda tipo la Creatura del Male.

Per me invece sono ottimi anche per questo, oltre che per la possibilità di prendere strade diverse e addirittura vedere finali diversi. "Il librogame che vorrei" avrebbe sicuramente delle caratteristiche di Oltre l'Incubo. La Creatura del Male si salva solo perché anche quando ti uccide aggiunge un pezzo all'affresco generale della storia e dell'ambientazione, oltre che ad essere morbosamente affascinante nei paragrafi di morte; ma da giocare ti schianta i nervi. Io, pur apprezzandone la sfida, non riesco a non considerare quasi tutti i LG di Jackson delle occasioni parzialmente sprecate.

Le strade alternative e i finali diversi piacciono anche a me ma se si dovesse fare la traduzione di un racconto di Lovercraft a parte, forse e dico forse l'Orrore di Dunwich e Ombra su Innsmouth io lo vedrei bene come un true phat, ma bastardo all'enesima potenza, dove al minimo sgarro il tuo alter ego cartaceo finisce morto oppure in manicomio, oppure peggio.
Il mio concetto di Lovercrafiano è questo qui.

Io però una cosa come quella che ho testé descritto non la giocherei.

ilsaggio79 ha scritto:

ma al di là della difficoltà l'ambientazione c'è o no?

Volendo avere un'interpretazione molto ma molto estensiva del concetto di lovercraftiano direi di si, in specie nel primo numero.

Sennò il librogame che ci vuole è una con protagonista un investigatore sordido tipo Pablo Mirales o il Lercio.

Pablo Mirales quando si fa da mangiare: patatine fritte con due uova poi affogate nella maionese è impagabile (sono le parti che secondo me salvano il Meglio che Possa Capitare a una Brioches), o Robbo che si rifiuta di usare la lavatrice o di andare in lavanderia: geniale.

firebead_elvenhair ha scritto:

Un librogame dove si impersona uno spietato alieno, a scelta fra Omini Grigi, Rettiloidi o Nordici, inviato sulla Terra per soggiogarne la razza umana...

I Rettiliani della Quinta Dimensione e i Grigi li conosco ma dei Nordici non ne ho mai sentito parlare, cosa sono?