Dobbiamo inquadrare questo libro nel qui e ora.

Joe ha in sospeso questa saga da quasi 20 anni. Lasciamogliela finire come vuole. Deve raccontare una storia e sa lui come vuole raccontarla.

Anche a me dispiacciono tutti i noti difetti di LS29 e dei precedenti, ma per quanto mi riguarda, il 29 è avvantaggiato proprio perché arriva così tanti anni dopo. Mancando riedizioni recenti dei libri 21-28, il 29 è di fatto un libro a sé, e come sappiamo dalle recensioni di chi lo ha giocato approfonditamente, è bilanciato in modo che lo si possa finire anche senza punteggi e oggetti dei libri precedenti. Questo è già tanto, in una serie dove sappiamo che persino un LS juggernaut non poteva battere onestamente Kimah o il Signore del Caos.

Il 29 offre comunque ben più varianti e situazioni diverse di altre avventure del Nuovo Ordine. Certo, in alcune situazioni si desidererebbero più possibili sviluppi, ma mi sono sentito meno legato rispetto a quanto succedeva nelle ultime avventure. L'avventura è bella da leggere e piacevole da giocare.

Sul regolamento c'è poco da fare. Che poi il problema principale è il "Perfezionamento delle Discipline", che si porta via metà di quelle pagine. Che poi, a ben vedere, non importa davvero conoscere i perfezionamenti: il testo ti chiede se hai la Disciplina e il rango Kai, e decide per te se sei in grado di sfruttare il perfezionamento o meno. L'unico appunto è che nella sezione Perfezionamento sono sommerse alcune righe dove si elencano vantaggi (es: bonus Combattività, Laser Kai) che non sono generalmente citate nel testo e il giocatore deve conoscere per ricorrervi.
Diciamo però che nel 29, spesso, anche questi bonus sono citati nel testo dei combattimenti e dei tiri con l'Arco, proprio per venire incontro al neofita. Se quelle poche righe fossero scritte in grassetto, la sezione Perfezionamento diverrebbe per lo più folclore e il problema della sua lunghezza non esisterebbe.

Per fare un parallelo con un autore ben più venduto: io non sono entusiasta di come Stephen King ha impostato la saga della Torre Nera negli ultimi 3 volumi, dopo che ha avuto l'incidente e ha deciso che non poteva più aspettare anni tra un volume e l'altro. Però era la sua storia, e la sua decisione. Certo, a King non mancano i lettori, e comunque di certi autori ci sono fan che comprano tutto. Capisco che Dever, pur avendo uno zoccolo duro di fan, deve fare un certo numero di vendite per riuscire a finire LS. Però non vedo come pretendere più di quel che sta facendo. Lo saprà bene anche lui, che i suoi vecchi librogame erano diversi da questi. E preferisco comunque questo tipo di LG, rispetto alle ultime uscite di Livingstone...

La "difficoltà" del libro è puramente basata su un unico cardine: l'avventura è stata giocata a se stante oppure di seguito alle altre?

Abbiamo potuto tutti notare come la descrizione del libro(decisamente ad un buon livello) sia stata ottenuta a spese dell'interattività: la maggior parte delle scelte si riducuno al verificare il possesso di un abilità o ad offrirci una scelta di percorso che raramente avrà qualche impatto di rilievo prima di ricongiungersi pochi (pochissimi)paragrafi dopo al primo cheeckpoint forzato.

Alla fine quindi la difficoltà nel finire il libro si riduce per lo più a due elementi:
- la forte riduzione dell'efficacia dell'arte kai(perdonatemi ma continuerò sempre a preferire Ramas) della medicina limitando a 10 punti di resistenza quelli recuperabili durante l'aventura(non ricordo se era già stato fatto nelle precedenti avventure, ma nei primi libri di LS quella era LA disciplina per eccellenza)
- i combattimenti: e qui si passa dal triviale al suicida. con una combattività di partenza compresa fra 25 e 34 e servendoci dell'arma in dotazione possiamo ottenere tra i 30 ed i 39 punti di combattività che salgono a 34-43 contro gli avversari vulnerabili allo psicolaser, il che è piuttosto logorante considerando che praticamente tutti gli scontri partono attorno al 40 di combattività ed una manciata hanno 50 o più. in parole povere questo libro diventa semplicemente una gara di resistenza per verificare quanto ci si possa spingere avanti prima di crepare.
Se invece arriviamo da un full course di tutte le 8 precedenti avventure le cose cambiano drasticamente. gli 8 punti di combattività ottenuti(nonchè i 16 di resistenza) ci permettono di partire come minimo in situazione di pareggio, avendo poi 13 discipline almeno una fra la guerra ed il raggio kai/ramas sarà presente(e probabilmente entrambe per un massiccio incremento di 9 punti di combattività quando necessario(5 di guerra e 4 di raggio perchè non cumulabile con lo psicolaser), ottenendo un range di valori 51-60 attorno cui dovrebbe assestarsi la nostra combattività complessiva. Con un rapporto di forza così alto i combattimenti non climatici si riducono a subire qualche graffio in attesa di un 8 o più.
Oggetti speciali di vecchie avventure come il talismano della sfida o la cotta di cornhilium non fanno altro che facilitare ulteriormente la cosa.
-ad onorem aggiungo l'arte della difesa, senza la quale rischiamo da un certo punto in poi di venire nuclearizzati senza un perchè.

Ho giocato il libro e l'ho trovato bello da leggere, ricco e descrittivo, ma ludicamente castrante data la povertà di iterazione. Gli enigmi che normalmente rappresentavano ostacoli da superare qui vengono usati più come un riempitivo. Inoltre continuo a trovare frustrante la mancanza di indicazioni circa i poteri delle armi dei maestri che in mancanza di chiare indicazioni lasciano zone d'ombra sul quando usare il bonus di combattività incrementato(con ulnaris è facile dato che i combattimenti sott'acqua non sono complicati da riconoscere. ma per esempio usando stella ramas(o kaistar)mi è toccato tornare indietro nei parafgrafi per verificare se fosse giorno o notte).

Posso dire che giocato di seguito agli altri il libro è piuttosto facile. complice una sfiga enorme ai dadi ho dato fondo alle riserve dell'arte della medicina e a diverse pozioni, tuttavia non mi sono mai trovato abbastanza agli sgoccioli da usare i poteri dell'arte della liberazione.

Un piccolo inciso sulle arti: disgraziatamente i loro effetti vanno ripetuti malgrado lo spazio che prendono, questo perchè alcuni dei miglioramenti ottenuti sono da usare a discrezione del giocatore, non solo su richiesta del testo.

Tra questi cito:la capacità dell'arte della guerra di infliggere un danno in più a scontro con le armi metalliche, il laser kai(perquanto mi appaia inutile) e l'incantesimo che al costo di 3 punti di resistenza ci aumenta di uno la combattività ed i danni per l'intero combattimento.

di conseguenza l'affermazione iniziale"questo libro può esserecompletato anche senza aver partecipato alle altre avventure" mi pare una panzana colossale(e qualcuno deve essersene accorto, non ho mai visto tanta vigorilla reperibile in un singolo volume di LS).

Una mia piccola domanda personale: perchè nel libro quando interagiamo con un personaggio femminie veniamo costantemente, ineveitabilmente ed infallibimente affidati alle sue "mani esperte" o la descrizione tende ad essere altrimenti equivoca?

EGO ha scritto:

C'è un dettagliato post di Ben Kenobi che descrive come sia riuscito a completare il libro partendo da zero. Ovviamente sfruttare tutta quella Vigorilla è essenziale.

ed il volume 30 inzierà dalla clinica dove il gran maestro è andato a disintossicarsi.

L'ho dato per scontato, visto che è dal volume 6 che andare in giro senza Difesa e Scudo Psichico è un suicidio premeditato.

Diciamo dal 7 dai, con 3 arti nel 6 non ci rientravano almeno per me con Fiuto e Guerra (e relativo Cerchio del Fuoco) obbligatorie.

gabrieleud ha scritto:

Sto giocando il Castello della Morte su app, come se fosse la seconda avventura che affronto. Quindi non ho Spada del Sole, Cotte di Maglia, Elmi d'Argento... al 15esimo tentativo ancora non sono ENTRATO nel castello...

Normale... io ho fatto così: ho utilizzato "Fiuto" per cacciare, ho frugato nella spazzatura del castello e mi sono spacciato per uno che porta le pizze a domicilio, ha funzionato!