kenfalco ha scritto:

Stai dicendo che passare per l'80% del libro vuol dire avere paragrafi lunghi e con pochi bivi? Io intendevo il contrario: paragrafi brevi, con moltissimi bivi o scelte.

Eh, io t'ho fatto un esempio realmente esistente

kenfalco ha scritto:

Il librogame standard, quello che conosciamo tutti, è nato in un periodo in cui i videogiochi erano strutturati in un certo modo. Leggere e giocare un librogame con quella struttura era accettabile perchè non esisteva qualcosa di diverso e di migliore.

Negli anni '90 uscì la Playstation e i librogame sparirono. Perchè?

Secondo me perchè era arrivata una nuova generazione di giochi che rendeva antiquato il sistema del "ricominciare da capo".

Guarda, non ci credo nemmeno se me lo dice il Papa (si fa per dire). Questa spiegazione è troppo semplicistica (e non 'semplice': semplicistica) per essere vera. Il mercato dei librogame originale, quello inglese, ha cominciato a morire addirittura a fine anni Ottanta, prima ancora che uscisse il Super Nintendo. In Italia ci è sembrato che durasse fino a metà anni Novanta perché eravamo in ritardo di diversi anni e ad un certo punto si cercò di prolungare il successo tirando fuori delle serie di LG in realtà più vecchie di quelle che le avevano precedute sul nostro mercato. La realtà è che il fenomeno librogame a livello mondiale si è esaurito intorno al 1992, quindi la PlayStation non c'entra niente: è un prodotto che ha veramente cominciato a prender piede nel 1997-98, cioè dopo che anche la ritardataria EL aveva cessato le pubblicazioni. Quindi no, la memory card non ha creato un nuovo standard di gioco tanto da rendere obsoleti i LG. E' accaduto che i LG sono stati spremuti come limoni ed è arrivato il momento in cui il pubblico ha smesso di interessarsene.

kenfalco ha scritto:

Ora il lettore va tenuto il più possibile dentro la storia e farlo uscire solo quando ha finito. Altrimenti alla prima occasione viene preso da qualcos'altro che riesce ad intrattenerlo di più.

Questa secondo me è una conseguenza della modifica della società e dello stile di vita, e non dell'abbondanza di prodotti d'intrattenimento. Io da bambino imparavo a memoria, senza sforzo, innumerevoli dettagli di ciò che mi piaceva: adesso mi distraggo prima di aver finito di leggere l'etichetta su una bottiglia, o un trafiletto di 5 righe su un quotidiano. Ma probabilmente questo è perché, semplicemente, trovo che molte cose non siano degne di attenzione duratura e di memoria. La moltiplicazione dei prodotti d'interesse ha portato a maggior distraibilità non perché i prodotti sono tanti, ma perché quasi tutti sono effimeri e poco interessanti. E intanto, nella smania di consumare il più possibile e di non perderci niente, non riusciamo più a mettere attenzione su niente.

Riporto in auge questo thread che ha qualche spunto interressante. L'ho trovato andando per curiosità a cercare quale fosse il thread più lontano tra quelli riguardanti i librogame (cioè quello con l'ultima risposta più vecchia) paradossalmente l'ultimo (ovvero questo) si chiamava ricomincia dal paragrafo 1, ovvero dall'inizio. Ecco allora che proprio all'inizio lo rimando.

semplicemente non postandoci più, come era stato fatto dal lontano 17 novembre 2009...

oppure rifacendo la stessa azione in ordine con gli altri 500 topic, dal piu vecchio al piu nuovo....

Be', volendo invece dar credito al tema della discussione, direi che il ricomincia dal paragrafo uno più irritante di tutti i tempi sia quello di Steve Jackson quando dal quarto (ma anche dal terzo) ti sbalza indietro fino all'inizio, o a punti a caso estrapolati qua e là dai quattro libri... Mai libro al mondo ha rischiato di tornare al padrone in così poco tempo!