BTW, sonoa rrivato fino al combattimento con l'Abominio in Festerheim, con un Paladino (ora) di III livello.

Per ora, giudizio STRA-positivo: molto ben scritto(non ho mai avvertito noia o alienazione), e regolamento che è in realtà molto più semplice di quanto pensassi.

Grazie per i commenti! Sull'illustrazione forse hai in parte ragione, ma la tavola mi piace così come mompracem l'ha realizzata, dà un tocco di interpretazione personale piacevole, cosa che nei librigame accade abbastanza spesso: mi viene in mente la prima illustrazione di Banedon nel vecchio LS1, che è completamente diversa dalla descrizione.

Hai ragione anche sul discorso della linearità, ma scoprirai che l'ultima sezione è a mappa, quindi lì le cose sono un po' più variegate. Ho scelto volutamente questa impronta per il primo capitolo della serie, sia perché era pur sempre la prima prova da autore di un vero e proprio librogame (e non un semplice racconto breve), sia perché c'era bisogno che si sviluppassero alcuni eventi obbligatori. I prossimi volumi, se mai vedranno la luce, saranno molto diversi da questo punto di vista.

kingfede ha scritto:

Hai ragione anche sul discorso della linearità, ma scoprirai che l'ultima sezione è a mappa, quindi lì le cose sono un po' più variegate. Ho scelto volutamente questa impronta per il primo capitolo della serie, sia perché era pur sempre la prima prova da autore di un vero e proprio librogame (e non un semplice racconto breve), sia perché c'era bisogno che si sviluppassero alcuni eventi obbligatori. I prossimi volumi, se mai vedranno la luce, saranno molto diversi da questo punto di vista.

Guarda, l'unico vero momento in cui ho avvertito che ero "su binari", è stato il viaggio con Loreena... in altre occasioni sentivo che comunque c'erano altre strade/scelte.

più o meno qaunto mi manca?

Finito... sono rimasto e-sta-sia-to!

Che libro della madonna... oltre alla giocabilità che gira che è una meraviglia (soprattutto per la crescita in-game del personaggio, che permette di imparare man mano il regolamento), la storia è davvero raccontata BENE.

Per una volta in un libro fantasy si sono capite le dinamiche in gioco, che non è il freddo elenco di nomi buffi (un po' come facevano ironicamente Aldo Giovanni e Giacomo in Tel chi el telùn) ("Io Kapùt, figlio di Khmer, della tribù di Ihstr, che ha sconfitto i demoni di Fghas nele segrete di Thkujna!") ma sono i luoghi meravigliosi e le reazioni di un'umanità in un mondo magico.

Per una volta, sia letteralmente che metaforicamente, la Magia non è il fine, ma solo un mezzo del racconto.

Il duello finale, inoltre, è un gioiello della storia dei Librogame... l'autore ha cpaito che non c'è nulla di più gratificante pe ril lettore-giocatore che veder RICONOSCIUTE le proprie scelte... (che era proprio il motivo per cui Shogun no m'era piaciuto, dato che la creazione del personaggio risultava quasi ininfluente in quel libro).

Un unico appunto riguarda la difficoltà di gioco: ho giocato con il mio personaggio FF standard: Abilità 10 (1d6+6), Resistenza 27 (qui è 2d6+20, non 2d6+10) e Mana 5 (1d6+2), usando un Paladino.
Sono arrivato a fine partita con 28 punti d'esperienza, e devo dire che i momenti più difficili li ho trovati a inizio libro... alla fine ero una specie di juggernaut invincibile, dato che, fra bonus e magie varie, arrivavo ad un potenziale 2d6+16 per la Forza d'Attacco (Arma INcantata, Impeto di Battaglia, e Bonus contro i nemici Magici), laddove il nemico più potente si fermava a 10.