A mio umilissimo parere il passaggio nicchia/pubblico (ma non grande pubblico, beninteso) potrebbe trovare conferma qualora, finite le ristampe di Dever, o in loro concomitanza, riparteissero ristampe deluxe di altre serie "storiche" ad esempio blood sword, ninja o Brennan...
Secondo me andrebbe anche contata nelle vendite la trasposizione videoludica di alcuni titoli (tipo lone wolf hd, a metà tra il videogioco e il librogame).

Ma basta ristampe, sarebbe bello avere librogiochi nuovi, magari italiani tradotti in tutto il mondo! Premetto che non sono più interessato al cartaceo, solo Android o comunque elettronico.
Ora sto rigiocando "Un assassino ad Orlandes" e la traduzione italiana è ignobile, forse peggio di quelle EL dei bei tempi andati. Pare che il traduttore non sappia né l'inglese né l'italiano. Se si vuole che non sia un genere di nicchia non è accettabile proporre testi sgrammaticati.
Per le ristampe di Brennan, col massimo affetto, quei libri dovrebbero essere riscritti perché sono sbilanciati e mancavano completamente di beta-testing.
Non conosco GG studio, mi dovrò informare!
Mi fa molto piacere la citazione di Joe Dever fatta da Yaztromo, sarebbe bello se fosse vero, e se si potesse andare oltre fantasy e fantascienza già triti negli anni 80. Per un Rinascimento servono nuovi temi e non brutte copie di Lupo Solitario.

Certo, e sono pure gratuiti. Io mi riferivo al panorama commerciale. I lg della Origami non mi ispirano, la Vincent fa quasi solo ristampe. La rinascita del librogioco la vedo più nelle app della Tin Man onestamente.

Tadanori ha scritto:

Certo, e sono pure gratuiti. Io mi riferivo al panorama commerciale. I lg della Origami non mi ispirano, la Vincent fa quasi solo ristampe. La rinascita del librogioco la vedo più nelle app della Tin Man onestamente.

Avventure a bivi su google market ce ne sono a bizzeffe. Trovarle di qualità è però raro.
MI AUGURO che abbiate tutti giocato a 80 days, che è stata una vera rivelazione - mi viene ancora la pelle d'oca e ci giocherei di nuovo immediatamente

Io dico solo questo: il mercato dei giochi da tavolo è in continua espansione in Italia. La stragrande maggioranza dei lettori di lg gioca ai boardgames. La soluzione è lì da qualche parte, in mezzo tra i due mondi. Perché non è ancora uscita un'espansione tutta italiana di Sherlock Holmes: CI, per dire? Perché ibridi come Above and Below vengono dall'America e non dall'Europa come sarebbe stato più logico? Perché i fumetti gioco escono in Francia e qui l'unico ad averci pensato è... Sio? Sarebbero tutti modi per allargare il bacino d'utenza e per sperimentare nuove strade (che poi avrebbe poco senso parlare di "rinascita" se ciò che esce oggi non si discostasse da ciò che è uscito in passato).