Aloona ha scritto:

Farren ha scritto:

Di Luther Blisset (scritto a sei mani, in realtà)

Beh, una realtà dichiarata, considerato che Luther Blisset è l'"evoluzione" di Wu Ming.

in realtà è Wu Ming a essere l'evoluzione di Luther Blisset

Io qui citero' un tot di libri e autori (e non includero' librigame...) che hanno avuto una grandissima influenza su di me, molti dei quali sono gia' stati citati.

Parto dal Gabbiano Jonathan Livingston, il primo libro che ho veramente letto da solo (veramente quando ero stanco me lo leggevano a turno anche i miei genitori...), poi piu' avanti avrei letto con gran piacere gran parte di quello che ha scritto Richard Bach, tra cui Nessun lluogo e' lontano e Illusioni.

Il secondo libro che ho letto e' stato La collina dei conigli, di Richard Adams, e qualche anno piu' tardi ho letto La valle dell'orso, che e' stata la mia introduzione in un certo tipo di fantasy eroico.

Poi mio papa' mi ha introdotto a gente tipo Jules Verne (ha scritto tantissimo, ma credo di aver divorato quasi tutto quello che ha scritto) e altri autori di storie "eroiche", tipo Emilio Salgari, Jonathan Swift, Daniel Defoe, Robert Louis Stevenson, Rudyard Kipling, Joseph Conrad... storie che ti rimangono per sempre...

Come non citare Edgar Allan Poe! Veramente mi ha mandato fuori di testa!

Quando ho acquisito le capacita' di leggerlo e apprezzarlo in lingua originale (che e' un po' un linguaggio tutto suo...), ho scoperto quanto enorme e' un autore come Omero, con L'Iliade e L'Odissea. Ogni parola che infila, ogni aggettivo, ogni avverbio e' una finestra aperta che ti presenta una prospettiva indimenticabile. Se poi pensiamo che ha composto quei monumenti letterari migliaia di anni fa...

Poi ovviamente devo citare Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, di JRR Tolkien. Recentemente ho letto praticamente tutto quello che ha scritto (e anche quello che non ha proprio scritto, ma qualcuno ha interpretato, interpolato, completato....)

Un po' cresciutello ho cominciato a divorare qualsiasi cosa avesse scritto Italo Calvino. Ci sono delle perle incredibili che dovrebbero essere regalate ad ogni abitante del pianeta terra.

Ci sono un paio di libricini di Voltaire che rileggo sempre volentieri, tipo Candido e altri.

Sono poi passato per una serie di ucronie/utopie/distopie, a partire proprio dalle superstoriche La citta' del sole e Utopia, per arrivare a Fahreneit 451, 1984, Nuovo mondo coraggioso, La fattoria degli animali... Roba che non si puo' dimenticare...

Sono anche stato folgorato da Bulgakov (Il Maestro e Margherita, Cuore di Cane, Il raggio rosso...) e da Gabriel Garcia Marquez (soprattutto Cent'anni di solitudine), che se mi capitano in mano comincio immediatamente a rileggerli.

Kafka con i suoi Racconti mi ha fatto impazzire per un bel po'... e James Joyce, col suo Ulisse (che ho letto subito dopo anche in lingua originale, visto che mi sono reso conto che e' un autore di fatto intraducibile)! Incredibile!

Piu' recentemente mi sono letto con gran passione quasi tutto PK Dick: ha veramente inventato certi canoni artistici e stilistici, certe storie in bilico tra la narrativa, l'avventura, la fantascienza e la filosofia che ti rimangono nei nervi come i piu' grandi classici. Basti pensare a Ubik, per esempio...

Vabbeh, ne ho gia' scritti fin troppi...

Mi ero quasi dimenticato Baudelaire e Edgar Lee Masters!...

Farren ha scritto:

Mi viene naturale pensare a Q.
Di Luther Blisset (scritto a sei mani, in realtà)

Chiamarla una spy story ambientata nel 1550, sarebbe riduttivo...

Ecco, quello è stato veramente un libro "figo";
All'apice per me resta sempre qualcuno "Volò sul nodo del cuculo" figo sia nell'idea di base: un manicomio come metafora della società che imprigiona e sottomette l'uomo; sia nello stile narrativo : la vicenda narrata da un capo indiano pazzo attraverso le sue analisi e le sue allucinazioni; sia nei colpi di scena della trama e nelle soluzioni adottate durante lo snodarsi del racconto.

Altro libro molto figo è Bastogne di Brizzi in cui la scrittura prende a piene mani da pazienza e arancia meccanica e vengono dipinte scene drammaticamente reali ora statiche ora dinamiche comw fossero tavole di un fumetto

Da adolescente mi rimase nel cuore "Terra!" di Stefano Benni... forse non figo, figo e sicuramente lui ne ha scritti di migliori, ma mi è rimasto nel cuore!
Cito anche "La regina disadorna" perchè fu il primo libro che mi regalò mia moglie e poi parla in maniera così intima della mia città che mi colpì molto!
Non posso non citare "Il Signore degli Anelli" che mi ha tenuto compagnia per un lungo periodo (con questo considero anche "Lo Hobbit", "Il Simmerillo", i racconti ritrovati, perduti, etc.... mi prese la scimmia di Tolkien e leggevo tutto quello che mi veniva a tiro... compreso Tom Bombadil)

Vorrei poi citarvi due autori che hanno segnato la mia formazione attoriale.... non un libro in particolare, ma tutta l'evoluzione dello scrittore: Pirandello e De Filippo.

Non so se ho risposto alla domanda.... spero di sì!