Administrator has disabled public posting
Administrator has disabled public posting
Administrator has disabled public posting
Administrator has disabled public posting
Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?
sancio ha scritto:A mio modesto parere, nei primi numeri (a memoria direi trenta- quaranta) si percepiva davvero "l'incubo" con antagonisti originali, direi perfetti in quel contesto e storie che rimanevano impresse
Mi chiedo se questo non accadeva perché il personaggio era perfettamente calato nei tempi storici, sociali e culturali dei suoi esordi e avesse particolare appeal in quel momento storico.
Un Dylan rimasto negli anni uguale a sé stesso mentre il mondo cambiava profondamente (e anzi addirittura reazionario per certi aspetti, vedi il rifiuto verso la tecnlogia, i cambiamenti della moda, della musica, del cinema ecc.) probabilmente è diventato meno attraente perché sempre più avulso dalla realtà circostante e sempre più lontano dagli interessi e dal modo di vivere giovanile.
Non è un caso che nel processo di svecchiamento introdotto da Recchioni & co siano entrati pesantemente elementi come lo smartphone, la rete e l'attualità sociale/politica (con l'agente di scotland yard donna e islamica e gli attentati a Londra tanto per fare un esempio): elementi che per una lunghissima fase della vita di DYD erano stati bellamente ignorati.
-
Prodo
-
Direttore
-
Amministratore
-
-
-
10932 Messaggi
-
Administrator has disabled public posting
Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?
Ho comprato DD fin dal primo numero, nel 1986. Per me è un fumetto imperdibile fino al 43 Storia di Nessuno, dopodiché diventa trascurabile anche se decoroso (con l'eccezione del bellissimo Il Lungo Addio).
Ho abbandonato col 121 (10 anni), non ricordo nulla di quegli ottanta numeri dopo Storia di Nessuno mentre ho straordinari ricordi (anche affettivi, di vita) dei primi. Avevo ormai una nutrita collezione di americani, belga e giapponesi, e di fronte a certi capolavori come Akira, i Batman di Miller, la roba Vertigo che stava uscendo, DD faceva ben magra figura.
Ho comprato Dopo un Lungo Silenzio così, per curiosità, e mi è piaciuto moltissimo. Sicuramente uno dei numeri migliori, forse tra i primi 5, perché ha ripreso il motivo con cui è nato DD: tentare il fumetto d'autore, l'atmosfera, le tematiche originali, il disegno (vagamente) particolare. È qui che sta l'inghippo di DD: aver abbandonato questa filosofia a favore di una visione meramente seriale, da vendita estiva per i lettori da spiaggia.
-
Pelgrana
-
Goonie
-
Illuminato
-
-
-
-
441 Messaggi
-
Administrator has disabled public posting
Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?
Non bisogna dimenticare che mentre noi cresciamo, il target di DYD no.
Inoltre si tende a confondere la fisiolgica nostalgia dell'adolescenza con i ciò che leggevamo (o ascoltavamo, o guardavamo, ...). Non possiamo pretendere che, sulla soglia degli anta, DYD (o qualsiasi altro prodotto) ci restituisca le stesse sensazioni di oltre mezza vita fa.
Comunque, per tornare a bomba sull'argomento del topic, gli ultimi 2 numeri (Il passo dell'angelo e Graphic horror novel) mi sono piaciuti. Centrano quel downgrade voluto, giustamente, da Recchioni (di cui parla anche Prodo qui sopra) e restituiscono il flavor del Dylan che fu.
Inoltre, nelle prime pagine de Il passo dell'angelo c'è una piccola lezione di "come sceneggiare fumetti popolari, trucchi del mestiere" bellissima!
-
Ubik
-
Grande Maestro Ramas
-
-
-
-
887 Messaggi
-
Administrator has disabled public posting
Administrator has disabled public posting
Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?
Anche io sono un vecchio, vecchissimo fan di DD.
Anche io ho smesso di acquistarlo, ma non solo per la scarsità delle storie. Il fatto è che con gli anni ho maturato un'avversione per le serie di fumetti non autoconclusive, nelle quali i personaggi e le situazioni sono una fotografia eterna e immutabile. Nessun cambiamento, nessuna evoluzione e, in fin dei conti, nessun punto di arrivo in questi fumetti.
Insomma ero arrivato al punto che leggere una storia di DD, com e anche di Nathan Never o di Julia o di Tex, mi pareva inutile, più o meno come leggere una storia di topolino. Perché tanto sapevo che qualunque evento o colpo di scena fosse stato messo in essere nel fumetto che stavo per leggere esso si sarebbe sicuramente azzerato entro la fine del fumetto medesimo, lasciando la situazione di partenza immutata in attesa del successivo, inutile, numero.
E' per questo che ultimamente leggo solo miniserie autoconclusive, magari anche seriali, come Orfani di Recchioni stesso, ma comunque che mi garantiscano una storie che procede e si evolve nel tempo fino ad una conclusione di un qualche tipo.
I fumetti seriali e senza alcuna "data di scadenza" come DD non sono per loro natura in grado di garantirmi una storie con le caratteristiche che piacciono a me (inizio, evoluzione e fine).
-
gpet74
-
Barone del Sole
-
-
-
-
2218 Messaggi
-
Administrator has disabled public posting
Administrator has disabled public posting
- Statistiche Forum:
-
- Totale Discussioni:
- 5745
- Totale Sondaggi:
- 100
- Totale Messaggi:
- 154041
- Totale Messaggi Oggi:
- 2
- Info Utenti:
-
- Totale Utenti:
- 9776
- Ultimo Utente Registrato:
- n4i7o
|