Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta
Ma io non ho niente contro le ambientazioni fiabesche! Insonna, mi piace anche sognare un po' se gioco, di cupa c'è già tanto la vita... Per Warhammer, forse l'unica one shot che ho tentato era stata impostata male o il master era un drogato di miniature, ma non mi piace. Se mi capiterà un'altra occasione ritenterò, mi fido.
Io che ci posso fare: mi piacciono i draghi e mi piacciono i maghi che sparano incantesimi in 3D. Come si dice a Roma, da questo punto di vista sono una coatta.
Mage mi piace per la diversa visione della magia, limitante, questo per dire che non è vero non consideri anche interpretazioni più "realistiche", in realtà ho provato un po' tutto in 15 anni e dipende molto dall'umore del periodo.
Comunque mantengo la fissazione per i giochi con una struttura... autoreggente? Brutta immagine, ma adeguata: per me il gioco deve funzionare indipendentemente da chi mi casca sotto come master, soprattutto perchè è molto difficile averne uno davvero bravo a disposizione e non posso affittare un attore ogni volta che mi va di giocare, altrimenti passo due ore di noia.
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Aloona
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta
Aloona ha scritto:Per Warhammer, forse l'unica one shot che ho tentato era stata impostata male o il master era un drogato di miniature, ma non mi piace.
La seconda che hai detto.
Ma dipende dall'edizione.
Comunque WH alla fine come combattimento ricalca molto il board game e la GW aveva anche fatto uscire delle guide ufficiali per trasformare le miniature in personaggi del gdr e viceversa.
La seconda edizione del gioco però era fatta bene nel senso che i designer avevano impostato le cose in modo che si potesse giocare un gioco Dark Fantasy con eroi "fragili".
Per l'epoca, mi pare l'abbia già detto Conigliomannaro, era un gioco fatto bene, fatto molto bene aggiungerei io, forse fatto pure troppo bene infatti l'hanno pensionato con un rude calcio nel sedere, purtroppo come tutti i giochi che possono arrangiarsi via con il solo manuale base non aveva futuro in un mondo dove sempre più nessuna opera vive più di luce propria ma tira a campare a suon di spin off, prequel, sequel e altre bischerate.
La terza edizione di Worhammer è senz'altro perfetta a livello di regolamento ma decisamente esosa: non si può mettere in piedi una partita decente senza aver speso un buon 80 ero in manuali.
Che dire se non: e sti cazzi?
Io comunque ho nostalgia per i tempi in cui con 20-60 pagine di gioco a 10-15 euro te la cavavi, e si magari c'era qualche sporadico bug e si ti serviva che i giocatori non fossero dei totali coglioni ma te la cavavi con poco.
Altra cosa: il manuale di WH seconda edizione contiene tutto il mondo di WH, tutto, tutto, tuttissimo persino il polo sud anche se il Focus è sul Vecchio Mondo ovviamente.
La terza edizione propone invece numerosi (e costosi) moduli geografici.
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta
Guarda, non so te, io credo che questo sia fondamentalmente un problema di fantasia e di elasticità di fondo. Personalmente, per quanto ami determinate espansioni come la terza edizione di Forgotten Realms, le ambientazioni me le sono sempre sistemate come volevo e così le classi e le regole. Il manuale dovrebbe essere un corpo di indicazioni e regole da applicare per dare un assetto al tutto, ma nessun editore ci sta col fucile piantato alla tempia se qualcosa viene riveduta o ampliata. Esempio, proprio Forgotten: anni fa misi su una campagna (mai finita) in cui utilizzai l'ambientazione fondamentalmente per le mappe e per ispirare le avventure con la ricchezza dei luoghi, ma dato che mi ero stufata degli elfi decisi di sterminarli completamente e sostituirli con umani organizzati in tribù boschive (un po' come la nostra Amazzonia) che li ricordassero. Le classi base mi piacevano abbastanza, ma decisi di sfruttare le classi di prestigio mescolandole a quelle classiche per creare qualcosa di nuovo e vennero fuori alcuni tra i pg più belli mai assegnati da me, tra cui la "sciamana" nata dall'incrocio tra druidi e Streghe di Rashemen. O il bardo/scienziato, personaggio molto arabeggiante, capace di intrugliare con l'alchimia fino a creare "bombe esplosive" mentre insegnava poesia ai rampolli dei nobili. Insomma, non è più divertente ed economico che comprarsi venti espansioni per "farsi dire" le stesse cose che potresti inventarti tu con un po' di creatività? Inoltre, le espansioni non sono neanche troppo originali né nulla che non può venir fuori dalla mente di chiunque: nuove "sette", nuove classi di maghi con un X nome, nuove fratellanze e sorellanze e nuove mescolanze di poteri canonici per evolverli in un potere Y che ne è il risultato.
Salvo giusto qualche espansione della Whitewolf, come Vampiri "Victorian Age" e similia; quelle, insomma, dove la spesa è almeno motivata dal faticoso lavoro di riscrivere lunghe parti di STORIA VERA vista dall'ottica dei Vampiri, Changeling, Maghi, ecc.
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Aloona
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta
E.A. Coockhob ha scritto:
La terza edizione di Worhammer è senz'altro perfetta a livello di regolamento ma decisamente esosa: non si può mettere in piedi una partita decente senza aver speso un buon 80 ero in manuali.
Che dire se non: e sti cazzi?
Concordo. Io ho speso davvero molto per collezionismo (ho quasi tutto) e non ne vale la pena. Tuttavia il regolamento è semplicemente perfetto, molto bello se giocato con i token ma forse (per assurdo) ancor di più con le regole classiche.
Le meccaniche di combattimento sono molto molto precise e possono frustrare alcuni giocatori, soprattutto quelli old school.
Però… però in definitiva è ridondante, troppo rigido negli schemi e nel regolamento. Il master deve avere più libertà.
E.A. Coockhob ha scritto:
Altra cosa: il manuale di WH seconda edizione contiene tutto il mondo di WH, tutto, tutto, tuttissimo persino il polo sud anche se il Focus è sul Vecchio Mondo ovviamente.
La terza edizione propone invece numerosi (e costosi) moduli geografici.
Ti confondi con la prima edizione: il manuale è corposo e contiene tutto, compresa storia, geografia di TUTTO il mondo, religione e bestiario.
Il secondo è ben fatto, più coerente col mondo che nel frattempo (25 anni) ha sviluppato la GW, ma più snello.
La Terza è per mercanti. Troppo materiale, troppo.
Io sono tornato alla prima edizione, con lo storico manuale GW, dopo aver giocato per 5 anni alla seconda.
Mi piace di più!
WH è un mondo cupo, lercio, bastardo, letale, ultra realistico, grottesco.
I giocatori sono degli umani, mortali, per quanto potenti potrebbero soccombere al primo goblin che gli capita a tiro, sempre in balia di una magia che corrompe mente e corpo, muta lo spirito e la carne.
Nessuno è un eroe e il PG non si evolve ad ulteriori e potenti livelli di essenza: lo scopo principale è sopravvivere un altro giorno.
Proprio per questo interpretare i personaggi significa delineare un profondo profilo psicologico e una precisa caratterizzazione degli obiettivi.
Certe volte si sente il bisogno di high fantasy, di scintillanti spade, di corazze d'argento, leggende di draghi, maghi capaci di sconvolgere piani d'esistenza… poi si torna a camminare nel fango, un altro giorno per racimolare una corona d'oro per potersi permettere degli stivali e dei piedi asciutti.
E' una questione di gusti, eh. Anch'io, dopo più di 10 anni così, ho sentito il bisogno di tornare alle atmosfere di tanti anni fa, quando alla fine degli anni 80 ho cominciato a giocare di ruolo… insomma mi sono messo a giocare a Descent!
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta
Pelgrana ha scritto:
Certe volte si sente il bisogno di high fantasy, di scintillanti spade, di corazze d'argento, leggende di draghi, maghi capaci di sconvolgere piani d'esistenza…
Ma anche una via di mezzo! L'eccesso di "realismo" finisce per stuccare come l'eccesso di epico. Mi piace pensare che la magia porti qualcosa di speciale in un gioco, ad esempio, anche se il suo uso lo dovrò pagare in termini di penalità. Trovarsi completamente spossato e senza difese per aver tirato un incantesimo abbastanza potente, ad esempio, è realistico ma almeno la magia posso usarla...non come certi giochi, che per accendere un lumino devo utilizzare tutte le mie energie e come contraccolpo ne ricavo minimo un danno neurologico. E ci sono. Per un periodo è andato di moda soprattutto tra i giochi indipendenti. Su, cacchio, lasciatemi sfogare, fatemi sentire qualcuno... è già tanto faticosa la vita! =__=;
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta
Pelgrana ha scritto:Ti confondi con la prima edizione: il manuale è corposo e contiene tutto, compresa storia, geografia di TUTTO il mondo, religione e bestiario.
No.
Non mi confondo. Nella seconda edizione è descritto geograficamente tutto il pianeta. Sono almeno abbozzati gli altri continenti e i loro stati.
Come ho detto il focus è sul Vecchio Mondo ma tutto il pianeta è descritto sul base.
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta
Aloona ha scritto: Insomma, non è più divertente ed economico che comprarsi venti espansioni per "farsi dire" le stesse cose che potresti inventarti tu con un po' di creatività?
E' più divertente.
Con WH seconda edizione potevi tirare avanti per anni senza usare le espansioni.
Purtroppo il mercato tende a silurare i giochi che funzionano così, ormai sono decenni che vanno i giochi a manuali collezionabili.
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta
E.A. Coockhob ha scritto:Pelgrana ha scritto:Ti confondi con la prima edizione: il manuale è corposo e contiene tutto, compresa storia, geografia di TUTTO il mondo, religione e bestiario.
No.
Non mi confondo. Nella seconda edizione è descritto geograficamente tutto il pianeta. Sono almeno abbozzati gli altri continenti e i loro stati.
Come ho detto il focus è sul Vecchio Mondo ma tutto il pianeta è descritto sul base.
Ehm no. Solo alcuni accenni ai confinanti del Vecchio Mondo: Tilea, Estonia, Bretannia, Principati di Confine e Kislev. 4 facciate in tutto (esattamente da pag. 223 a 226), più le quattro dell'Impero (pag. 213-216). Manca del tutto Lustria, Arabia, Albione, Desolazione, Estremo Oriente, Norsca, ecc ecc. Sul manuale di Martelli da Guerra le pagine a proposito di storia e geografia soo una quarantina, per non parlare del largo spazio dato a Bestiario e Religione. Alla modica cifra di 29,90 euro si aveva tutto, ma proprio tutto.
Nella seconda (possiedo tutto, originale, anche in inglese, sia della prima che della seconda) hanno approfondito molto bene vari aspetti, ma purtroppo la qualità delle avventure precostituite è calata a dismisura (niente a che vedere con la leggendaria Campagna Imperiale) e l'atmosfera è diventata un po' meno coinvolgente.
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta
Pelgrana ha scritto:E.A. Coockhob ha scritto:Pelgrana ha scritto:Ti confondi con la prima edizione: il manuale è corposo e contiene tutto, compresa storia, geografia di TUTTO il mondo, religione e bestiario.
No.
Non mi confondo. Nella seconda edizione è descritto geograficamente tutto il pianeta. Sono almeno abbozzati gli altri continenti e i loro stati.
Come ho detto il focus è sul Vecchio Mondo ma tutto il pianeta è descritto sul base.
Ehm no. Solo alcuni accenni ai confinanti del Vecchio Mondo: Tilea, Estonia, Bretannia, Principati di Confine e Kislev. 4 facciate in tutto (esattamente da pag. 223 a 226), più le quattro dell'Impero (pag. 213-216). Manca del tutto Lustria, Arabia, Albione, Desolazione, Estremo Oriente, Norsca, ecc ecc. Sul manuale di Martelli da Guerra le pagine a proposito di storia e geografia soo una quarantina, per non parlare del largo spazio dato a Bestiario e Religione. Alla modica cifra di 29,90 euro si aveva tutto, ma proprio tutto.
Nella seconda (possiedo tutto, originale, anche in inglese, sia della prima che della seconda) hanno approfondito molto bene vari aspetti, ma purtroppo la qualità delle avventure precostituite è calata a dismisura (niente a che vedere con la leggendaria Campagna Imperiale) e l'atmosfera è diventata un po' meno coinvolgente.
Ho l'edizione della Nexus che è la seconda, quella della Campagna imperiale per intenderci, in quel manuale hai la mappa del pianeta e almeno un paio di righe per ogni continente, a me come descrizione del pianeta onestamente basta e avanza.
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