Ubik ha scritto:

Ma, per quanto siano simili, sono prodotti diversi dal classico librogame.
E no, non concordo che se uno ha voglia di leggersi librogame nuovi senza contaminazioni con GDT si merita l'ennesima ristamapa di Lupo Solitario

Non ho detto esattamente questo ma ci sta. Il punto è che dopo anni trascorsi a dire che a nessuno interessava più la lettura interattiva, il rapporto fisico tra carta e lettore etc. chiudere gli occhi di fronte a quello che è un'evoluzione di quel qualcosa (che può piacere o non piacere, ovvio) solo perché è... diverso da ciò a cui siamo abituati mi sembrerebbe contradditorio.

E comunque una serie come Blood Sword mostrava già un'enorme influenza dai GDT, con tanto di plancia su cui muoversi :-).

Prodo ha scritto:

Per riprendere l'esempio di Ubik, credo sarebbe dura per chiunque considerare Consulting Detective un librogame.

Perdonami, ma perché? Hai un libro in mano (il fascicolo con la storia) diviso in paragrafi. Hai un aiuto di gioco (l'annuario e il giornale) che sono a parte, ma che potrebbero senza problemi essere messi in fondo al libro - quanti LG hanno delle appendici?. Hai una mappa che anch'essa potrebbe essere messa nel libro. Null'altro. Ti sposti tra i paragrafi non seguendo dei bivi, ma attraverso dei ragionamenti logici che ti indirizzano a un paragrafo piuttosto che un altro, come True Path - vogliamo dire che True Path non è un LG? Se io creassi un LibroNostro con le stesse caratteristiche di SH:CI ma tutte racchiuse in un solo volume non sarebbe un LG?

E soprattutto: puoi giocarci in gruppo, condividendo le scoperte, ma il gioco è chiaramente un solitario multigiocatore. Se giocato in singolo l'esperienza è assolutamente identica. Mi rendo conto che questo non vale per altri giochi (in 7th Continent la manipolazione delle carte è fondamentale quanto lo spostamento con i bivi se non di più, in Near and Far c'è più focus sulla competizione sulla mappa che sulla lettura delle storie), che non possono certo definirsi "i nuovi LG". Però è indubbio che questi giochi siano nati dal concetto di LG e che stiano avendo un grande successo.

A questo punto mi sembrerebbe auspicabile riflettere sul perché stiano avendo successo e se c'è un modo per far tesoro della loro esperienza in modo da risollevare il genere.

Ubik ha scritto:

E' l'esperienza di gioco che conta, non il formato o il materiale.

Ok, ma possiamo essere d'accordo che questa frase non vuol dire una mazza senza ulteriori precisazioni :-D? Che significa per te l'"esperienza di gioco"? Se io gioco a SH:CI in solitaria che esperienza diversa posso avere da leggere un librogame deduttivo con dei materiali allegati? Battlequest non diventa una serie di GDT solo perché si usano materiali da gioco da tavolo, per dire.

Ok. Ma secondo te il provare ogni singolo bivio possibile, anche quelli palesemente illogici, per venire a capo de La Creatura del Male non è assimilabile all'esperienza di gioco del provare tutto con tutto in un'avventura grafica?

Aggiungo che si può dire tutto ma non che sul concetto di cosa sia un LG si abbia una risposta chiara e precisa. Vedi la presenza di cose come Enigmi e Sfida al Lettore in Enciclopedia.