Prodo ha scritto:

Creare una struttura per cui è necessario guadagnare caratteristiche o premi specifici per sbloccare una parte ampia del libro, ma non decisiva ai fini del completamento dell'avventura, mi porta a chiedermi se ha senso impiegare tanto tempo ed energie per strutturare una sezione della storia che, con tutta probabilità, la maggior parte dei lettori non scoprirà mai.

Scusa se mi intrometto nella discussione fra me e te... ma perché no? Siamo diventati matti a cercare l'Elmo d'Argento su LS3 sapendo benissimo che nei combattimenti si bara. I Realtà Virtuale sono costruiti attorno a set di caratteristiche che offrono avventure diverse. E quanta soddisfazione si prova ad apprendere la Frusta di Kwon? E dello sbattimento per ricostruire il gigante non morto di BS1, solo per essere costretti ad affrontarlo?
Secondo me bisogna anche gratificare i lettori che si discostano dal percorso canonico. Altrimenti i LG sarebbero tutti true path... oppure le scelte sarebbero tanto banali che una vale l'altra (vedi SH).

Ubik ha scritto:

Tra l'altro, non ricordando a memoria tutti gli esempi che fai, non sono nemmeno obbligatori per finire con successo l'avventura.

E proprio questo è il punto. L'esperienza di due lettori diversi può essere differente. Stiamo leggendo lo stesso libro ma lo affrontiamo in maniere diverse, anche a seconda delle caratteristiche predeterminate. Bene o male BS offre questa possibilità, già nei labirinti, già dalla scelta del mago padrino. Anche solo il fatto di giocare come stregone o come ladro fa approcciare al gioco in maniera diversa. Ho rigiocato mille volte BS1 e BS2 proprio perché sebbene la storia proseguisse su un canovaccio prestabilito, i binari non erano fissi.
Anche la serie Robin Hood prevede ampia libertà d'azione, forse persino troppa, ma alla fine ogni conseguimento viene premiato con un punteggio ed è bello riprovare percorsi diversi cercando di venire a capo di ogni situazione (io ancora devo scoprire come "deferire le vendite dei territori dell'abbazia")

Ubik ha scritto:

Se parti dal presupposto che l'utente se ne frega e bara, non ha senso progettare nulla. I librogame si progettando per chi non bara (troppo ;-) ).

Io credo che gran parte dei LG "storici" siano stati costruiti senza tenere conto del fatto che prima o poi la matematica uccide il protagonista. Mentre Brennan ha dichiarato apertamente che non si aspettava che la gente giocasse davvero con quell'impianto di regole (ma veramente abbiamo pensato che Dracula potesse perdere 2 PUNTI DI VITA a paragrafo e vincere?), altri autori hanno cercato di fare le cose per bene ma il playtesting di una volta non era accurato come possiamo farlo oggi.
Il risultato è stato che molti LG erano facilissimi o impossibili a seconda del lancio iniziale dell'Abilità (o Combattività o Forza, chiamatela come volete) del protagonista. A mio modo di vedere, un libro il cui esito sia determinato al 99% dal primo tiro di dadi è un problema/errore. Il lettore di media diligenza si accorgeva del problema e
1) Partiva con 12 punti di Abilità e 24 di Resistenza
oppure
2) Non giocava i combattimenti
Probabilmente il risultato migliore si è avuto con Lupo Solitario 1-12, nonostante il possesso della Spada del Sole renda tutto una passeggiata, e nonostante il paradosso per cui contro un nemico di pari combattività la Tabella dei Risultati di Combattimento fosse chiaramente sbilanciata a favore del Lupo.

Il punto è che è NECESSARIO che il protagonista sia più forte di tutti: se gli avversari fossero di suo pari livello avrebbe il 50% di sopravvivere al primo combattimento; le probabilità si dimezzano per ogni combattimento successivo al primo.
Per avere una degna probabilità di terminare il libro, o le regole favoriscono il protagonista (come in LS) oppure i nemici sono molto più deboli (come in DA, BS).
Se il lettore percepisce di non avere speranze, bara.

Ubik ha scritto:

Concordo, ma stai ragionando da hard gamer, non tutti lo sono.

Ringrazio, troppo gentile.
In effetti, però, nello scrivere i miei due LG ho tenuto conto di questo. Puoi leggere la storia e arrivare alla fine, in un modo o nell'altro, senza arrovellarti troppo purché le scelte non siano davvero scriteriate. Però se vuoi impegnarti e rileggerlo, sappi che sarai gratificato* dall'esplorazione minuziosa.
Il mio intento non era quello di offrire un enigma tipo La Creatura del Male, ma offrire un vassoio di avventure variegate contenute nello stesso libro.

*

 Spoiler  

 almeno mi auguro

gabrieleud ha scritto:

(Su AD&D19 è possibile intuire chi sia il ninja misterioso contro il quale combattiamo nell'AD&D5)

Cosa cosa cosa????
ESISTE UN AD&D 19???