segna con la matita una mappa.

Diventerebbe molto più complesso però, pensaci bene. Alternativa, puoi scrivere sul regolamento che in caso di esplorazione doppia di uno stesso ambiente il giocatore non deve tenere conto dei mostri già incontrati e degli oggetti già trovati. Forse un po' semplicistico, ma molto funzionale...

Soluzioni possibili:
1) Quando si ripassa dallo stesso luogo succedono le stesse cose. Può andare se per esempio nel vicolo non c'è niente o se c'è sempre un combattimento con guardie generiche, ma se ci sono delle scelte da fare e la seconda volta le sai già, diventa noioso e anche un po' sciocco.
2) Il lettore deve ricordarsi dove è già passato. Secondo me può andare solo per libri molto semplici, altrimenti è un casino.
3) Il testo ti fa prendere appunti, es. segnare dei codici su una scheda, o su una mappa. Se però bisogna prendere appunti ogni 2x3 diventa noiosissimo!
4) Quando si fanno delle cose importanti (es. uccidere boss) si trova un Oggetto X. La seconda volta che ci si passa, il testo ti chiede se hai già l'Oggetto X. Si può fare un po' di volte ma non troppo, altrimenti è ancora più strano del 3), cioè insomma tutti hanno degli oggetti strani addosso? E attenzione che se il giocatore non lo vuole tenere, salta tutto.

Il mio parere però è che una vera libertà d'azione è difficilissima da gestire in un LG senza che sia noiosa. Soprattutto se la trama ti porta a partire da A e arrivare a Z, non ha senso che mi si chieda di tornare indietro! In caso di trama più complessa forse le soluzioni migliori sono la mappa, oppure un misto di luoghi sempre uguali, con qualche oggetto per segnare i luoghi importanti già visitati o per sbloccare altre zone (es. la 'chiave con scritto 115', da Sortilegio)

La prima opzione, concordo con Dirk, l'ho sempre considerata insopportabile. La seconmda forse è troppo complessa, è vero, ma non scordiamoci che ci sono esempi famosi di libri "storici" che facevano richieste di questo tipo, quindi non la vedo così inaccettabile, anche se non perfetta.
La terza a mio parere è molto difficile da gestire per l'autore: il sistema a codici funziona bene ma aumenta la complessità dell'intreccio e della struttura per il lettore, ma soprattutto costringe l'autore a essere precisissimo, o si rischia di sfociare in bug mostruosi.
Forse la quarta è il giusto compromesso: non costringe a ideare codici per quasi tutti i paragrafi ma allo stesso tempo crea una sorta di check point per evitare di ripassare negli stessi punti una volta compiute delle azioni chiave ai fini del completamento dell'avventura...

L'oggetto però potrebbe conferire anche dei bonus...