secondo me dipende da una moltitudine di fattori, dalla complessità della trama, dal numero di personaggi... ma anche dal "appeal" che si ha per una storia o personaggio...

Secondo me, almeno qui in Italia, le saghe vengono preferite. Se ci penso, da piccolo io conobbi questo mondo con il numero 6 di Lupo Solitario (cosa che ho scoperto essere anche abbastanza comune, ma la LG fece una qualche campagna promozionale per il 6?). In teoria il 6 dovrebbe essere un numero che spaventa, ci sono già sei storie alle spalle, ma al me ragazzino non fregò nulla all'epoca, incuriosito da quella novità.

Anche se non sono più un grande lettore di librogame (ma chissà magari tornerò anche ad esserlo, per ora mi faccio prestare dagli amici qualche volumetto resistito a casa loro per tutto questo tempo) secondo me la saga attira sempre di più, forse da pure più sicurezza: se hanno fatto tanti seguiti probabilmente ha avuto successo, non sto prendendo una fregatura. In più credo che ci sia qualcosa legato all'esperienza librogame quella di continuare più avventure con lo stesso personaggio, vederlo crescere o almeno cambiare: è una cosa che per certi versi si può fare solo con i librogame, è una sua caratteristica.

La storia unica secondo me diventa interessante quando è fatta davvero tanto, tanto, tanto bene. Ben scritta, con innovazioni a livello di gioco che magari possono andar bene per una volta sola (certe idee sono belle una volta, alla lunga possono diventare ripetitive) e con una storia con un finale che per motivi narrativi non ammette seguiti.

Prodo ha scritto:

LordAxim ha scritto:
Obiettivo difficile? certamente. Ma la strada è quella, e certamente (per il mio gusto) la saga ricca di episodi e colpi di scena appassiona più di un volume singolo o di una saga da 2-3 episodi.
Mi chiedo: secondo te con un approccio simile una saga può continuare all'infinito? Oppure esistono dei fisiologici limiti di uscite per mantenere alta la qualità?

Credo che in quest'ottica sia necessaria una struttura "a stagioni". Concetto moderno che Dever, dimostrando un avanguardismo quasi futurista, aveva già introdotto in Lupo Solitario.
E una bassa crescita del personaggio. Non tanto per questioni di realismo (se incontro un ladro quando sono  all'inizio, il ladro mi dà filo da torcere; se incontro un ladro quando sono diventato un one-man-army il ladro mi dà ancora filo da torcere, eh non ci sono più i ladri di una volta) che lasciano il tempo che trovano, quanto per difficoltà di gestione e possibilità ci costruire trame interessanti.

Prodo ha scritto:

Mi chiedo: secondo te con un approccio simile una saga può continuare all'infinito? Oppure esistono dei fisiologici limiti di uscite per mantenere alta la qualità?

Secondo me la lunghezza dipende da come si è costruito il mondo narrativo e su quanto coraggio si ha a stravolgerlo del tutto per creare nuovi contesti. Da quelle pochissime esperienze che ho avuto scrivendo storie a bivi mi sono reso conto che il protagonista non può essere troppo definitivo e quindi la longevità secondo me dipende da ciò che ha intorno

Zakimos ha scritto:

C'è un altro "problema" con le saghe che è l'impossibilità di introdurre i finali multipli (a meno di non fare scelte poco commerciali come Cavalieri ed Eretico), cosa che per me svilisce il peso delle scelte a lungo andare.

Beh però con l'idea detta sopra di trilogie ambientate nello stesso mondo, anche se con un po' di limiti il problema può essere limitato, che dici? (poi vabbè io sono da finale unico quindi il problema lo vedo relativamente poco, ma lo capisco)

Zakimos ha scritto:

(a meno di non fare scelte poco commerciali come Cavalieri ed Eretico),

Più che altro scelte che commercialmente nessuno ha mai azzardato, almeno qui in Italia. Però mi chiedo, sarebbe così insostenibile, a seguito di una serie affermata, proporre il doppio libro conclusivo? Secondo me se la serie ha fatto breccia e ci sono molti seguaci, le vendite non ne risentirebbero: il grosso comprerebbe entrambi i libri e proverebbe entrambe le vie. Il problema sarebbe però creare un interesse precedente tale da invogliare al doppio acquisto, e certo mi rendo conto che non sarebbe una necessità da poco.