Prodo ha scritto:

Credo intendessi King of New York giusto?

Grazie a Ubik e Gab per le esaurienti spiegazioni. Mi tenta moltissimo. Ultima domanda, la scatola è ingombrante/pesante? Si presta a essere portata in viaggio?

Si, quello... scusa il lapsus.

La scatole è elegante e quadrata. Piccola rispetto alle scatole di giochi ma non portabile.

In tema dadi (ri)propongo Zombi Dice. Scala alla grande in 2 ed è stra-divertente ed portabilissimo (sono 13 dadi)!
Da evitare invece Cthulhu Dice, di una noia... folle.

Ald ha scritto:

king of tokyo ispira anche a me. è ok per neofiti?

E' per tutti quelli che amano divertirsi e far caciara.
Vengono amici, apparecchi il tavolo (in 1 minuto) e già stanno a litigarsi i mostroni da usare. Spieghi il gioco in 5 minuti e pronti a menare sberle (tra mostroni) e lanciare dadi.

È assolutamente per neofiti, come "gioco ponte" (cioè qui giochi introduttivi ai gdt moderni) io lo metterei come must-have.

Piccola nota, le carte hanno testo, per cui si consiglia la versione ita, a meno che non si sia sicuri di giocare sempre con chi conosce l'inglese.

Piccola chicca, esiste la versione in giapponese. Sarebbe il massimo giocare a King of Tokyo in giapponese, a Tokyo!

Carcassonne scala ottimamenete in 2, forse dà proprio il meglio. In tanti invece (5-6) c'è un problema di downtime, soprattutto con giocatori che attendono il loro turno per pensare.
Assolutamente consigliato sia per iniziare, che per continuare che da mettere in tavola quando arrivano amici.

Stai attento, ho un amico nella tua stessa condizione che è partito proponendo a sua moglie Whitechapel (che è più complesso di Whitehall, ma il gameplay è lo stesso) ed è stato un sonoro fallimento. Se riesci a convincerla il consiglio che ti do è fare usare a lei Jack: è più divertente da usare alle prime partite.

Ald ha scritto:

essendo in 2 mi sto comunque orientando per iniziare su carcassonne e 7 wonders duel

seven wonders duels l'ho provato e non mi è sembrato molto ben calibrato. dopo svariate partite continuo ad avere l'impressione che determinate strategie (la costruzione di monumenti per esempio)siano enormemente più convenienti e praticabili di obiettivi come la supremazia militare o culturale