Boole ha scritto:

Non concordo, a me facevano cappottare già a 12 anni, anche se mi piacevano anche i librogame "seri", tanto che è l'unica collana che ho comprato interamente già allora

Mi sa allora che il problema ero io che a quell'età prendevo i Librogame troppo sul serio, non sopportavo di essere preso in giro, la missione era una cosa seria!

Non l'ho letto in originale, ma c'è il serio rischio che fosse il miglior "scrittore" tra tutti quelli dedicati o prestati ai librogame. Considerate che quasi tutti gli altri autori hanno firmato opere di pura narrativa non eclatanti (Steve Jackson, Ian Livingstone, Green), mentre lui è oggi conosciuto nel mondo come autore di romanzi fantasy e dei suoi vecchi librogame ha un ricordo come tipo io con gli articoli di costume sul giornalino della scuola.

Poi, OVVIAMENTE, a livello di gameplay erano ridicoli e mai testati, cosa che ne abbassa la caratura per quanto riguarda il puro genere librogame.

Mornon ha scritto:

Non l'ho letto in originale, ma c'è il serio rischio che fosse il miglior "scrittore" tra tutti quelli dedicati o prestati ai librogame. Considerate che quasi tutti gli altri autori hanno firmato opere di pura narrativa non eclatanti (Steve Jackson, Ian Livingstone, Green), mentre lui è oggi conosciuto nel mondo come autore di romanzi fantasy e dei suoi vecchi librogame ha un ricordo come tipo io con gli articoli di costume sul giornalino della scuola.

Esattamente, noi in piccolo abbiamo in Italia Pierdomenico Baccalario, affermato scrittore che in tempi non sospetti scrisse l'Iperlibro "L.B."

Mimimmi ha scritto:

Non ho letto tutto di Brennan, ma il suo stile a volte è quasi da Meta-Librogame, c'è un ironia fortissima di fondo che di sicuro si apprezza molto di più da adulti che da ragazzini, quando si pretende un stile serio che ci faccia identificare con l'eroe dell'avventura, ed il continuo prendere in giro la storia, il genere letterario, le meccaniche di gioco ed il lettore stesso possono dare quasi fastidio perchè spezzano continuamente il patto di credulità del lettore.

Brennan ha scritto Librogame sempre con il sorriso in faccia, senza prendersi troppo sul serio, nè prendendo sul serio, in un certo senso, nè il genere, nè il lettore, ma questo non significa affatto che il suo non siano ottimi Librogame, anzi, in un certo senso ha scritto Librogame per adulti, forse dimenticando che il pubblico di queste opere era fatto di ragazzini desiderosi di avventura che non potevano/volevano cogliere il pieno il gusto dello sberleffo e dell'auto-sberleffo dell'autore.

Edit : Insomma un Librogame di Brennan te lo godi davvero a 30-40 anni, a 12 anni è troppo presto perchè i pregi della sua scrittura possono passare quasi per difetti.

Ho pasticciato tra quote e rispondi... il mio post era riferito a questo

Herbie è stato probabilmente fondamentale nello sviluppare il mio gusto per il nonsense. E mi ha anche reso quasi incapace di prendere completamente sul serio anche situazioni di un certo peso: è raro che, di fronte a discorsi anche molto seri, non mi si affacci alla coscienza una battutina sarcastica o un tentativo di sdrammatizzare, spesso fuori luogo. Come quei passaggi in corsivo alla fine dei suoi paragrafi. Insomma, Herbie riesce a rendere esilarante la scena in cui una corona maledetta raggiunge temperature incandescenti e ci scioglie il cervello. Come posso prendere la vita sul serio, dopo?

Leggere i suoi passaggi più ridicoli agli adulti, da ragazzino, era uno spettacolo. Sui loro volti vedevo il più puro dei Wottefak, e non ridevano, e allora ad ogni librogame capivo sempre di più che evidentemente quello strano dovevo proprio essere io. E voi mi dite che erano librogame per adulti? Non per adulti italiani, ve lo assicuro. Al massimo sono per NOI adulti, che già li conosciamo ma possiamo oggi rileggerli con occhi e mentalità diverse.

Capolavori, quasi tutte, anche le traduzioni italiane. Le ultime tre di ACDRA, oddio, mica tanto, ma la fortuna di uno stile come quello di Brennan è che anche quando il traduttore svariona alla grande, il testo originale è già talmente pazzesco che non è facile notare che qualcosa non funziona. Ma veramente, le traduzioni di ACDRA 1 e soprattutto di ACDRA 5 sono proprio God-tier, fenomenali in ogni riga. Se mai qualcuno avesse la pazza idea di ripubblicare quei libri, per favore, si faccia il possibile e anche l'impossibile per non doverli ritradurre.