Re: Fighting Fantasy Salani
L'unico vero "bug" dei libri Salani è l'assenza delle illustrazioni originali, il che rende anche un po' labile la tesi della "operazione nostalgia".
Io ho comprato lo Stregone e per ora mi sono fermato a questo ma se dovesse arrivare la mini-serie Sortilegio penso che la comprerei comunque al 99%. Tranne poi venire a spammarvi i testicoli perchè non ci sono le illustrazioni di John Blanche, ovviamente.
"Leggi, e diventerai capace di creare i personaggi DELLA fantasy!" Terza di copertina di Tunnel & Troll Edizioni Mondadori
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Re: Fighting Fantasy Salani
EGO ha scritto:Poi, @Pirata delle Alpi: ho letto alcuni tuoi post molto critici riguardo a questa riedizione, e francamente alcuni li ritengo un po’ gratuiti.
Per quanti “bug” possano avere questi libri, la maggior parte ha un solo vero problema: non li puoi finire con dei punteggi bassi. A parte questo, funzionano. Rappresentano un’altra epoca, certamente. Ma dobbiamo anche ammettere che per un editore è più facile scommettere su questi vecchi libri, che su prodotti nuovi scritti da autori magari italiani, senza uno straccio di curriculum, senza un filo conduttore, nei ritagli di tempo, che richiederebbero lavori di editing pesantissimo e un lancio commerciale praticamente al buio. Quelle sono operazioni che, per riuscire, avrebbero bisogno di una certa paraculaggine... tipo quella che ogni tanto si riserva a certi “autori” “fantasy” di grande - e discutibile - successo degli ultimi anni.
Capsico meglio, ma come saprete meglio di me, tanta gente (anche nata nell'età d'oro) non a nemmeno cosa sia un LG. Quindi, un titolo "storico" con qualche ruga parte con lo stesso livello di un'opera "nuova" di uno scrittore sconosciuto che ha maturato una passione e un'esperienza per proporre un prodotto che ha saputo evitare alcuni errori.
EGO ha scritto:La situazione commerciale dei “librogame” in Italia e, in generale, nel mondo nel 2019, non è certamente roba da infiammare le classifiche e attirare l’attenzione dei media. Eppure si stanno ripubblicando dei grandi classici.
Possiamo davvero biasimare un editore, se preferisce testare le acque andando sul sicuro con prodotti che hanno 30 anni di successi alle spalle?
Oltretutto, personalmente applaudo Salani che ha scelto un’edizione paperback nelle librerie (OK, se lo può permettere) invece dell’edizione deluxe cartonata a 16-20€ platealmente rivolta a collezionisti che hanno superato da un pezzo il target del prodotto.
Alla fine, purtroppo, ciò che fa la differenza è la pubblicità, e nemmeno Salani ne ha fatta davvero. Ma almeno la forma editoriale è azzeccata, se l’intento è quello di attrarre nuovi lettori.
Chiaro che non si può sfidare i giganti dell'editoria! Ma lo scopo di un editore è di generare profitti. Va bene proporre un prodotto per i veterani, ma se si parla di revival del genere, si dovrebbe "catturare" nuovi lettori. Sbaglierò, perché non ho ragazzi in età-target in famiglia, ma uno nato del 2000-2008 (poco più, poco meno) potrà appassionarsi a "Lo Stregone"? Non ce l'ho con la Salani, né con chi ha partecipato al progetto, è solo che ho ei dubbi sul reale successo dell'iniziativa.
EGO ha scritto:Le tue critiche erano invece ben dirette quando ti lamentavi del solito, immortale paragrafo della Rocca del Male. Lì mi sono cosparso il capo di cenere, e puoi ben credere che se potessi ancora aggiustarlo, lo farei. Anche se è clamoroso che, dopo anni di discussioni in merito tra decine di persone, abbiamo finalmente scoperto la vera causa dell’errore soltanto dopo la riedizione Salani, che già ha fatto molto per correggere i problemi preesistenti.
Se tali errori o anomalie possono sistemarsi, benvenga! l'esperienza ludica sarà migliore!
EGO ha scritto:Ma vi posso dire che, per certe sviste, non ci sono mai abbastanza occhi a disposizione per notarli.
Ogni volta che mi trovo a collaborare a una traduzione, ci sono sempre errori che derivano da una errata interpretazione del testo originale e che non vengono fuori se non interviene un osservatore esterno a sottolinearli. Non è semplice.
Lo so, lavoro anch'io in questo campo.
EGO ha scritto:In ogni caso, accusare di “bug” i FF Salani come se fossero ingiocabili o non fosse stato fatto il possibile per aggiustare l’aggiustabile mi pare ingiusto. E se Livingstone continua a scrivere librogame fallati o a farli scrivere dai suoi ghost writer, che colpa ne hanno traduttori ed editori italiani? Se sei al paragrafo 1 e ti vendono un pezzo di pane per recuperare 2 punti di Resistenza che non puoi ancor aver perso... prendetevela con Livingstone!
Ho pensato a libri ingiocabili leggendo le lamentele sul forum, ma forse ho frainteso. Non me la prendo con l'editore o i traduttori italiani, ma con l'autore che,a volte, sbaglia. Non solo gli autori dei Corti fanno questi errori, e GabrieleUd ha scritto di recente che alcuni LG pubblicati non hanno avuto nessun playtest (letto in un topic dedicato a "Oltre l'incubo").
Ecco, lo ripeto: niente contro Salani e chi ha lavorato a la nuova edizione. Ma dubito che il pubblico odierno e "newbie" possa dare un riscontro positivo.
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Re: Fighting Fantasy Salani
Pirata delle Alpi ha scritto:
Capsico meglio, ma come saprete meglio di me, tanta gente (anche nata nell'età d'oro) non a nemmeno cosa sia un LG. Quindi, un titolo "storico" con qualche ruga parte con lo stesso livello di un'opera "nuova" di uno scrittore sconosciuto che ha maturato una passione e un'esperienza per proporre un prodotto che ha saputo evitare alcuni errori.
Giusta osservazione!
Però, secondo me, le opere "storiche", proprio perché più grezze e più semplici, sono ancora ottime per svezzare il pubblico nuovo, senza le sperimentazioni tipiche degli autori moderni che, essendo stati lettori di quei LG storici, tendono a costruirci sopra, dando però abbastanza per scontato che il loro lettore-tipo sappia già come funziona un librogame, e quindi sia maturo per un livello di complessità maggiore.
Pirata delle Alpi ha scritto:Chiaro che non si può sfidare i giganti dell'editoria! Ma lo scopo di un editore è di generare profitti. Va bene proporre un prodotto per i veterani, ma se si parla di revival del genere, si dovrebbe "catturare" nuovi lettori. Sbaglierò, perché non ho ragazzi in età-target in famiglia, ma uno nato del 2000-2008 (poco più, poco meno) potrà appassionarsi a "Lo Stregone"? Non ce l'ho con la Salani, né con chi ha partecipato al progetto, è solo che ho ei dubbi sul reale successo dell'iniziativa.
Ah, ma anche io ho gli stessi dubbi. E anche valutarne un eventuale "successo" sarebbe difficile, con tutte le variabili in gioco (collezionisti, lettori di vecchia data...).
Pirata delle Alpi ha scritto:Ho pensato a libri ingiocabili leggendo le lamentele sul forum, ma forse ho frainteso. Non me la prendo con l'editore o i traduttori italiani, ma con l'autore che,a volte, sbaglia. Non solo gli autori dei Corti fanno questi errori, e GabrieleUd ha scritto di recente che alcuni LG pubblicati non hanno avuto nessun playtest (letto in un topic dedicato a "Oltre l'incubo").
Ecco, e qui c'è una cosa che bisogna assolutamente capire: praticamente NESSUN librogame classico fu mai testato prima della pubblicazione. È ovvio che l'editing dei LG riguardava aspetti tipografici e linguistici, ma sul "gameplay" di ciascun libro non fu fatto mai nulla.
Il fatto che le odierne riedizioni di Lupo Solitario, Blood Sword ecc, includano numerose correzioni a punteggi e altri aspetti del gioco, è la prova di questo fatto.
La maggior parte dei librogame, nell'epoca d'oro, venivano scritti in fretta e furia dal singolo autore, ed è improbabile che l'autore da solo fosse in grado di fare un testing adeguato.
Il "playtest" dei librogame è una cosa moderna, consentita dal fatto che gli autori 1) non hanno scadenze, quindi hanno tutto il tempo di testare e correggere, e 2) siti come LGL sono pieni di potenziali tester volontari.
Questo è incompatibile con le esigenze di una collana editoriale, specialmente se è pubblicata da un grande editore.
Ed è per questo che il grande editore preferisce ripubblicare i classici già ampiamente testati, piuttosto che puntare su autori e materiale nuovo.
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Re: Fighting Fantasy Salani
Zakimos ha scritto:Si può fare! Gli autori capaci ci sono, gli editori coraggiosi anche, il mercato sta nascendo. Bisogna solo crederci!
Come non condividere!
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Re: Fighting Fantasy Salani
Pirata delle Alpi ha scritto: E se Livingstone continua a scrivere librogame fallati o a farli scrivere dai suoi ghost writer, che colpa ne hanno traduttori ed editori italiani?
Questa è una cosa di cui davvero non mi capacito. Come sia possibile che un progetto come quello dei nuovi FF Scholastic in mano a un autore esperto e smaliziato come Livingstone inizi con un bug simile al paragrafo 1.
E attenzione: l'editore italiano ha anche provato a modificare la cosa, ma senza ottenere il benestare dalla casa madre anglosassone.
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Re: Fighting Fantasy Salani
Prodo ha scritto:Questa è una cosa di cui davvero non mi capacito. Come sia possibile che un progetto come quello dei nuovi FF Scholastic in mano a un autore esperto e smaliziato come Livingstone inizi con un bug simile al paragrafo 1.
E attenzione: l'editore italiano ha anche provato a modificare la cosa, ma senza ottenere il benestare dalla casa madre anglosassone.
Il fatto è che Livingstone scrive lo stesso gamebook da 40 anni.
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Re: Fighting Fantasy Salani
firebead_elvenhair ha scritto:Prodo ha scritto:Questa è una cosa di cui davvero non mi capacito. Come sia possibile che un progetto come quello dei nuovi FF Scholastic in mano a un autore esperto e smaliziato come Livingstone inizi con un bug simile al paragrafo 1.
E attenzione: l'editore italiano ha anche provato a modificare la cosa, ma senza ottenere il benestare dalla casa madre anglosassone.
Il fatto è che Livingstone scrive lo stesso gamebook da 40 anni.
Finalmente qualcuno lo ha detto 
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