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Re: Livello qualitativo librogame moderni vs classici
Ald ha scritto:Dragan ha scritto:gabrieleud ha scritto:MA io vorrei ancora spezzare un'arancia per i librogame EL. Riguardo a quale aspetto?
Il formato! Sono tascabili, manabili, e soprattutto facili da sfogliare annanz'arretr. Quelli moderni sono semplicemente troppo grossi, o troppo rigidi, per essere giucati come si dovrebbe. Prendete ad esempio Caso Chiuso o Elementare Watson, con copertina antiproiettile.
Sì diamine, sì! Siamo in rigidissima minoranza su questo aspetto, ma io a tutt'oggi fatico a giocare con la quasi totalità dei librogame della nuova era, che pure apprezzo spesso moltissimo (vedi recensioni) a livello contenutistico. Mi sorprende che nessuno voglia puntare al tascabile, e una delle migliori esperienze di gioco l'ho avuta con Il sabba nero, che non a caso è quello più piccolino.
In questo concordo assolutamente: W il tascabile!!!
Ragazzi scusate, sono irrimediabilmente di parte, ma gli Aristea sono assolutamente tascabili, appena più grandi dei classici EL.
Quanto ai contenuti, oggi si pubblicano librogame tendenzialmente perfetti; e da questo punto di vista, non c'è paragone. Talvolta però tanta perfezione fa rimpiangere la freschezza di allora. Niente di strano: è l'effetto accademia.
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Re: Livello qualitativo librogame moderni vs classici
Tralasciando tutti i dettagli non attinenti (copertina, dimensioni, prezzi, eccettera) e concentrandosi solo sulla qualità del testo, direi di sì ;sebbene abbia letto solo un numero di nuove uscite piuttosto ridotto, la maggior parte di queste mi sono sembrate ben realizzate.
Naturalmente la cosa è dovuta non solo alla maggiore passione (e avolte anche impegno) degli scrittori, ma dipende con buone probabilità anche da un maggiore scrutinio da parte delle case editrici che sono probabilmente molto più critiche adesso su quali libri stampare rispetto al boom degli anni 80-90 (quando si cavalcava l'onda e venivano pubblicate, apparentemente senza altre ragioni, certe porcate innominabili).
Per quanto riguarda i libri che ho acquistato (senza contare eventuali ristampe) potrei grosso modo stimare un 50% di libri buoni o migliori, 25% senza infamia ne lode e 25% da "ma che diavolo ho comprato". Una proporzione che, solo secondo il mio parere soggettivo, appare come un miglioramente paragonato allla totalità catalogo EL (il più estensivo dell'epoca).
Naturalmente basta leggere in giro sul forum per trovare anche commenti molto negativi su alcune recenti pubblicazioni, quindi in assenza di un catalago completo e recensito delle pubblicazioni degli ultimi anni, non si può dare una risposta certa alla domanda
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Re: Livello qualitativo librogame moderni vs classici
kenfalco ha scritto:gabrieleud ha scritto:un'arancia per i librogame EL.
Le copertine erano più colorate e dinamiche, quelle moderne sono più spente con colori insaturi. Il motivo è che EL si rivolgeva a un pubblico di ragazzi, mentre oggi si cerca il pubblico adulto. Per questo molti dei librogame in commercio vengono evitati dal pubblico dei più piccoli, a loro queste copertine incutono timore.
non sono d'accordo sul fatto che le copertine di oggi incutano timore più delle vecchie: la giungla degli orrori (ls 8) mostra una pila di teschi, i blood sword rappresentano orripilanti mostri, il conte dracula è pallidissimo e infatti a casa mia erano tutti banditi (anche) per il look spaventoso di allora.
In questo libro il protagonista sei TU!
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Re: Livello qualitativo librogame moderni vs classici
Tra LordAxim ha scritto:per il look spaventoso di allora
I ragazzi vogliono essere spaventati ma in maniera divertente come facevano i libri E.L.
Parlando di librogame italiani, fammi un esempio di copertina che sia colorata e divertente quanto la media delle copertine E.L.. Tutti i libri italiani che possiedo hanno copertine cupe, tristi, grige, statiche, malinconiche o troppo pesanti o solitarie. Non sto dicendo che sono brutte, dico che non mi danno il senso di intrattenimento intrigante che dovrei avere con un libro che deve essere anche un gioco.
Manca completamente il personaggio riconoscibile, buono o cattivo che sia, alcuni sono addirittura girati di spalle per non farsi vedere o sono coperti con un cappuccio per nascondere il viso o immersi nella completa oscurità.
O nascosti nel deserto. O a volte non ci sono nemmeno. O ci sono troppi personaggi allo stesso livello.
Le copertine delle edizioni Watson sono piene di personaggi ma non capisco quale sia il protagonista o l'antagonista. Non capisco quale sia la sfida che mi offre il libro, non riesco a predere una posizione precisa perché non ho informazioni per fare una scelta.
Le poche eccezioni sono Autolico, Steam Romance, i Joe Dever e Shelby, anche se è destinato a un pubblico di bambini. Si salvano gli Escape Book e i libri di editori non italiani.
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Re: Livello qualitativo librogame moderni vs classici
kenfalco ha scritto:alcuni sono addirittura girati di spalle per non farsi vedere o sono coperti con un cappuccio per nascondere il viso o immersi nella completa oscurità.
Non si può piacere a tutti – regola d’oro!, meno male che a un certo punto l’ho imparata, – ma secondo me sei un po’ ingeneroso...
Francamente le copertine EL in cui il protagonista sia ritratto, e frontalmente e pure in modo riconoscibile, sono l’eccezione e non la regola. Nella maggioranza il protagonista è lontano o non riconoscibile o addirittura non c'è. Spesso queste cover rappresentavano un antagonista, o qualcosa che in verità non c’entrava niente con il contenuto.
Ciò detto, ci sono motivi specifici per scelte specifiche; per esempio, in una serie di ispirazione gdr, in cui il lettore può crearsi un personaggio maschio o femmina, grosso o piccolo, guerriero o mago (per semplificare), non rappresentare il personaggio o non rappresentarlo in modo frontale e riconoscibile ha una precisa logica.
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