vabbè
io provo a dare una soluzione
spero solo che non capiti come al solito che la indovino fino ad un tot e poi mi bruciano:
i due sono confinati contro la loro volontà in un ambiente sigillato (ad esempio un compartimento stagno di un sommergibile, la camera blindata di una banca, una camera sotterranea di un ambiente di trivellazione), per qualche motivo sono quindi bloccati per un tempo rilevante (se fossimo in banca per esempio potrebbero essere rimasti chiusi di sabato; nel caso del sommergibile potrebbe essere impossibile aprire la paratia senza raggiugere un cantiere ecc.) e si rendono ben presto conto che ci vorrà del tempo prima di venire soccorsi; si rendono altresì conto che nell'ambiente in cui si trovano comincerà ben presto a scarseggiare l'aria. riflettono però che se a respirare fosse uno solo il tempo di sopravvivenza raddoppierebbe, e che probabilmente riuscirebbe a sopravvivere fintanto che l'ambiente non sia nuovamente rifornito d'aria o che cmq riesca ad uscirne. con sangue freddo s'accordano dunque che uno dei 2 deve morire per dare una chance all'altro. Nella stanza è presente un mazzo di carte ed un revolver : il primo servirà a decidere chi si debba sacrificare, il secondo sarà il mezzo per farlo. stabiliscono quindi che il pescaggio d'una carta determinerà il destino d'ognuno (per esempio chi dei 2 pesca la carta più alta vive, mentre l'altro muore), e quello che deve morire si sparerà un colpo in testa. Fatto il patto si siedono al tavolo e s'affidano alla sorte. "A" pesca la carta che lo condanna e prende il revolver, ma dimostarndosi vile, non si esplode il colpo alla tempia, la punta invece sul compagno di sventura, "B" e fa fuoco, uccidendolo. Attende dunque i soccorsi che però non arrivano, s'aggira nell'ambiente forse cercando ancora una via di fuga disperata, non trovandola e finendo ormai l'ossiggeno, sfinito e con la mente annebiata torna al tavolo, dove lasciandosi cadere seduto sente la falce della motrte che comincia a recidere il debole filo della sua esistenza, mentre si sofferma un ultimo attimo sul pensiero dell'inutilità del suo meschino comportamento.
(anche se gpet mi bacchetterà: è ovvio che se stessero confinati davvero per lungo tempo il bene primario che gli viene a mancare potrebbe non essere l'aria ma l'acqua o il cibo, tuttavia la dinamica resterebbe sostanzialmente la stessa
)