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Re: Quale librogame hai FINITO oggi?
gpet74 ha scritto:
Insomma Turno di Notte è un LibroGame che non penso rileggerò mai più, ma che mi ha divertito e appassionato per parecchie ore, quindi consiglio vivamente a chi ancora non o avesse fatto di leggerselo. Rimarrà nella mia biblioteca di sicuro!
Concordo, Difficile da completare, ma è bellissimo, ed offre grande soddisfazione, completarlo...è pervaso da una bella atmosfera Horror; io poi l'ho fatto veramente nelle pause dei turni al lavoro, di Notte. Praticamente da subito, se non si prende la strada corretta, non si può arrivare al finale perfetto. Superconsigliato. Ho provato a chiedere al Sig. Mattioli, se sarebbero stati pubblicati i volumi successivi, della serie, non si è sbilanciato, ma, purtroppo, credo, non succederà.
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Re: Quale librogame hai FINITO oggi?
In questo periodo Agostano, mi sono dedicato alla Lettura di vari libri di Francesco di Lazzaro. Ho letto Ogni Stramaledetto Natale e Caronte, e sto partendo con Carmilla. Confesso che trovo poche recensioni sui primi due volumi di Francesco. Entrambi valgono veramente la lettura, Ogni stramaledetto Natale è composto di due parti, praticamente distinte, dove nella prima bisogna fare una quest per produrre i regali e trovare tutto quel che serve, nella seconda parte per la consegna, incluse le renne, elfi e la slitta, nella seconda parte si gira il mondo a Consegnarli. La struttura mi è piaciuta molto, anche qui c'è un finale bonus, ci sono piccoli enigmi e giochi, cui l'autore da un aiuto in fondo al volume, Veramente bello, e sarebbe perfetto come regalo natalizio. Caronte, che pure ha vinto il premio come Miglior Librogame Italiano a Lucca 2022, Fondamentalmente vi è un inizio con un incontro obbligatorio, una parte dove si inizia a prendere più confidenza con le meccaniche, una di esplorazione e poi in base a una serie di parole chiave e oboli in proprio possesso, si arriva alla parte finale dove si arriva a uno dei finali, il finale migliore è piuttosto complesso da raggiungere, per il via del conseguimento di alcune parole chiave, per cui bisogna fare una esplorazione piuttosto accurata, alcune sezioni mi sono piaciute molto, alcune cose meno. Sicuramente meno articolato di Ogni Stramaledetto Natale, di cui è lungo, in paragrafi, la metà, ma vale sicuramenta la pena. Francesco è un bravo autore, che purtroppo scrive troppo poco.
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Re: Quale librogame hai FINITO oggi?
Rieccomi qui dopo avere completato i successivi due Escape Book: LA PRIGIONE DEGLI ORRORI e INCUBO AL LUNA PARK.
Entrambi dichiaratamente horror, come sono rispetto al primo?
Innanzitutto mi sono piaciuti. Ho faticato un po' in alcuni punti, ho dovuto chiedere aiuto (ringrazio quindi mizraim e zakimos per la loro disponibilità) o cercare soluzioni (non trovate).
Nella precedente "mini-recensione" ci eravamo lasciati con la nota sui finali prevalentemente "good-ending" de LA VILLA MISTERIOSA e una domanda su come sarebbero stati questi due, entrambi dichiaratamente horror (in quarta di copertina). E sì, indubbiamente sono un po' più cupi, con INCUBO AL LUNA PARK che, dei tre, ha la maggior tensione per gran parte del tempo. Ti fa sentire il tempo che scorre e l'importanza di sbrigarsi ad uscire.
Ed entrambi hanno dei discreti bad-ending dove il nostro protagonista fa una brutta fine in modo inequivocabile!
Anche in questi due ho trovato un enigma che, per essere risolto, richiede di violare le regole autoimposte dal libro. Personalmente non mi fa impazzire (anzi, mi infastidisce e molto) ma inizio a temere che sia un marchio di fabbrica, visto che ciascun libro ne ha uno.
Qualche commento puntuale.
LA PRIGIONE DEGLI ORRORI.
Ha la chiamata all'avventura più debole dei tre. Se ne LA VILLA MISTERIOSA ci attrae la... l'amore... e in INCUBO LUNA PARK siamo tre fratelli che rimangono intrappolati da subito, qui siamo due amici di cui uno palesemente scemo (il PNG) e uno ancora più scemo (noi) perché gli andiamo dietro anziché dargli una cinquina sulla nuca e farlo ragionare!!
Allo stesso tempo, dei tre, è quello dove gli enigmi hanno la miglior integrazione con la storia (non mi dilungo per evitare spoiler).
Apriamo una piccola parentesi: penso che il pubblico voglia giocare all'escape con discreta sospensione dell'incredulità (esattamente come avviene nelle escape room) e quindi la chiamata all'avventura o l'integrazione degli enigmi della storia siano fattori poco influenti per la buona riuscita di questo genere di libri.
Purtroppo l'edizione che ho è fallata (non so se nelle ristampe sia stato corretto) ma manca un numero nell'illustrazione della stanza segreta. Il numero da aggiungere, accanto alla ciotola dei cani, è presente qui sul forum di LGL ma lo ripeto per completezza: 7437.
INCUBO AL LUNA PARK
La parte narrata è molto più curata dei precedenti due, con paragrafi di testo più lunghi (soprattutto nei "passaggi" tra una stanza e l'altra).
Concluderlo in maniera completa ("best-ending") non è banale ma è fonte di grande soddisfazione e la storia è ben articolata.
Lato enigmi, a differenza dei precedenti, qui ci sono molte possibilità di sbagliare, molti "depistaggi". QUasi ogni volta che hai la possibilità di usare un oggetto, se nei precedenti esisteva solo il paragrafo corrispondente alla risposta giusta, qui esistono tutte le combinazioni possibili (rispetto agli oggetti attualmente posseduti) con le rispettive descrizioni di fallimento. Tutto sommato è carina come idea ed evita che si trovi la soluzione semplicemente verificando l'esistenza del paragrafo di destinazione, tuttavia fa sì che malgrado il numero di oggetti non sia esiguo (15), si percepiscano poco. LA PRIGIONE ne ha il numero maggiore (18), ma ad esempio LA VILLA, pur avendone solamente 11, col fatto che ciascuno abbia un utilizzo specifico sembrano di più.
Qui poi almeno la metà degli oggetti è totalmente inutile e porta solo a consumare unità di tempo.
E quindi...?
E quindi gli autori mica si sono fermati... quindi si riparte subito con LA PIRAMIDE DELLA MORTE, con un ritorno al "mystery"!
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Re: Quale librogame hai FINITO oggi?
ovidio80 ha scritto:In questo periodo Agostano, mi sono dedicato alla Lettura di vari libri di Francesco di Lazzaro. Ho letto Ogni Stramaledetto Natale e Caronte, e sto partendo con Carmilla. Confesso che trovo poche recensioni sui primi due volumi di Francesco. Entrambi valgono veramente la lettura, Ogni stramaledetto Natale è composto di due parti, praticamente distinte, dove nella prima bisogna fare una quest per produrre i regali e trovare tutto quel che serve, nella seconda parte per la consegna, incluse le renne, elfi e la slitta, nella seconda parte si gira il mondo a Consegnarli. La struttura mi è piaciuta molto, anche qui c'è un finale bonus, ci sono piccoli enigmi e giochi, cui l'autore da un aiuto in fondo al volume, Veramente bello, e sarebbe perfetto come regalo natalizio. Caronte, che pure ha vinto il premio come Miglior Librogame Italiano a Lucca 2022, Fondamentalmente vi è un inizio con un incontro obbligatorio, una parte dove si inizia a prendere più confidenza con le meccaniche, una di esplorazione e poi in base a una serie di parole chiave e oboli in proprio possesso, si arriva alla parte finale dove si arriva a uno dei finali, il finale migliore è piuttosto complesso da raggiungere, per il via del conseguimento di alcune parole chiave, per cui bisogna fare una esplorazione piuttosto accurata, alcune sezioni mi sono piaciute molto, alcune cose meno. Sicuramente meno articolato di Ogni Stramaledetto Natale, di cui è lungo, in paragrafi, la metà, ma vale sicuramenta la pena. Francesco è un bravo autore, che purtroppo scrive troppo poco.
Confermo la bontà di Caronte e del più recente Ogni Stramaledetto Natale, quest'ultimo sicuramente più facile da recuperare sul mercato.
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Re: Quale librogame hai FINITO oggi?
gpet74 ha scritto:Dopo Turno di notte ho voluto affrontare qualcosa di meno impegnativo, mentalmente parlando, e così ho aperto Nelle Fauci della Follia, di Manfredi e Triolo, edito dalla Tora edizioni.
Protagonista super accattivante!
Qui interpretiamo un cattivo, lucido e sadico che si trova a fare i conti con gente ancora più sadica di lui. Ho adorato il protagonista, davvero. La storia è ben strutturata con un impianto di regole solido ma soprattutto è scritta bene con appena qualche ingenuità qua e là (ogni tanto mi è sembrato di sentire puzza di IA... ma essendo edito nel 2023 probabilmente mi sbaglio).
Forse finisce troppo presto ma arrivato alla conclusione il libro mi ha lasciato il desiderio di ricominciarlo per esplorare nuove possibilità e questo per me è uno dei principali indici di successo per un librogame. Non solo Nelle fauci della Follia rimarrà nella mia libreria ma non vedo l’ora, tornato dalle vacanze, di leggermi anche gli altri lavori di Manfredi.
Se ti piacciono i protagonisti sadici dovresti dare un'occhiata a Le Orme Rosse, del sottoscritto e di Alberto Orsini... 
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Re: Quale librogame hai FINITO oggi?
Lo farò, caro Ald, lo farò. Le Orme Rosse riposa nello scaffale ma presto me lo leggerò con grande interesse, visto che l'argomento trattato è certamente nelle mie corde.
Ma intanto andiamo avanti con le mie letture estive (e consigli per voi)
Oggi il vostro Gpet di fiducia vi parla di...
Per finire, durante una lunga sessione di digestione postprandiale sulla tazza della toilette, ho aperto Il Vampiro e la Farfalla di Claudio Vergnani edito dalla Vincent Book.
Sulle prime ne sono rimasto folgorato. Il Vampiro e la Farfalla è scritto dannatamente bene! Ha paragrafi (forse dovremmo chiamarli capitoli) lunghi, molto lunghi e in tanti casi anche davvero lunghissimi, tanto che a volte ci si dimentica di star leggendo un’opera a bivi. L’ambientazione, la caratterizzazione dei personaggi principali e dei comprimari e la storia, anzi LE storie, sono di prim’ordine. Tanto di cappello all’autore!
Purtroppo dopo un po’ mi sono reso conto di come l’autore non sia propriamente avvezzo a scrivere Librogame. Premetto che il sistema di gioco prevede solo bivi, in stile SLTA, niente punteggi, regole o altro. Ogni tanto alla fine di un paragrafo, oppure dopo una lunga serie di lunghi paragrafi ci sono due scelte e tanto è (Anche se poi l’autore si contraddice anche su questo principio).
Nulla di male in questo, il volume è davvero corposo e un sistema simile avrebbe potuto generare una serie di storie molto ramificate e interessanti, penso ad esempio a “è una storia per ragazze” che ha un sistema uguale e ogni lettura riesce a far vivere storie ed emozioni sempre diverse.
Ma qui le cose non vanno così. L’autore ha voluto scrivere un thriller noir con un true path tanto serrato quanto insensato. Arrivare al finale giusto richiede di seguire una strada preordinata dalla quale non si sfugge. Ogni deviazione porta ad un finale anticipato. Intendiamoci, anche questi finali negativi sono scritti benissimo e magari ci offrono pagine e pagine da leggere prima del the end, aprendo anche delle finestre su elementi o personaggi secondari della storia. Ma qui non critico la possibilità di voler esplorare i tanti finali alternativi, ma il fatto che le scelte dei bivi sono alla fin dei conti quasi sempre casuali.
Certo, poi nel paragrafo di destinazione l’autore cerca di spiegare come e perché avremmo dovuto intuire che si trattava di una scelta sbagliata… ma a me sembrano tentativi di razionalizzazione ex post. In realtà non esiste quasi mai qualche suggerimento nascosto o ragionamento logico che ti possa portare a capire quale sia la strada giusta.
Questo, almeno per me, si è tradotto nel mettere il dito sul paragrafo di partenza e andare a controllare quale dei due paragrafi d’arrivo mi consentiva di proseguire la storia. In sostanza questo orrendo difetto di progettazione ha trasformato un prodotto a bivi in un (piacevole) prodotto lineare.
Poi ci sono un paio di errori nei rimandi. Non dovrebbe accadere in un prodotto commerciale, ma mi sento di passarci sopra.
Invece non passo sopra all’assurdo cambio di passo nella struttura del libro in cui sono incappato un paio di volte. Dopo aver leto i due terzi del libro affrontando semplici scelte binarie mi capitano un paio di paragrafi nel quale l’autore chiede a me, lettore, di fare dei piegamenti, o delle trazioni, e in base al mio risultato andare un paragrafo invece che all’altro.
Non voglio dilungarmi oltre sull’idiozia di una simile soluzione che mescola lettore e protagonista dopo che il libro ha chiaramente definito il protagonista alla perfezione ed è evidente che non c’è alcuna correlazione diretta tra questi e il lettore.
Mi spiace ma questo tipo di soluzione per me ha funzionato solo in un caso: “Il mostro di frankenstein della launa…..” di Beniamino Sidoti.
E Vergnani non è Sidoti!
Qualunque tentativo successivo di replicare tale sistema mi è sempre risultato odioso. Nel Vampiro e la Farfalla l’impressione che mi ha fatto è stata ancora peggiore perché mi è parso un mezzuccio appiccicato lì, magari mentre lo scrittore era un po’ brillo e ha pensato “Ma sì, che idea divertente e originale!”, in un paio di bivi a caso ma senza nessun senso.
Avrei tanto altro da aggiungere, in bene come in male, ma questa non deve essere una recensione, quindi mi fermo qui.
Concludo solo dicendo che, nonostante tutto non rivenderò questo volume ma lo conserverò in libreria perché i suoi tanti pregi (Stile, ambientazione, storia, intreccio, ecc) superano di gran lunga i suoi pur molti difetti.
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gpet74
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Re: Quale librogame hai FINITO oggi?
Ho finito, per l'ennesima volta, Shugendo della collana "Press Start". Non spoilero troppo, ma per giungere al "true ending", il librogioco va fatto e rifatto più volte.
Sono vicino al finale vero e proprio, ma, prima di riporlo in libreria, vorrei cavarmi qualche sfizio leggendo dei paragrafi che mi mancano. Ora, per far ciò, serve una meccanica che si sblocca al paragrafo 128. Se riesco ad arrivare lì, è tutto in discesa.
Il fatto è che, anche col PDF, quel paragrafo (quello del "doppio salto") non sembra essere collegato a niente. Dunque:
- o è pensato per essere trovato sfogliando a caso per la frustrazione (è ridicola come cosa, ma non riesco a capire);
- è un paragrafo "segreto", ottenuto aggiungendo/sottraendo numeri ad un dato paragrafo. Ma, se pure fosse, leggendolo non capisco come ottenerlo;
Dunque, se qualcuno sa come giungere al paragrafo 128 di Shugendo, si faccia avanti XD
E poi, sempre in tema Ninja, la settimana scorsa ho finito il quinto della serie della Tigre. Molto soddisfacente, sebbene abbia delle rimostranze (non tanto sulla trama) sulla figura del protagonista. Ma non vi tedierò.
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