Re: Riflessioni sul futuro di LGL
Budellaro ha scritto:Comincio dicendo "mellon" un po' perchè sia chiaro il mio tono e un po' per far capire che non entro a gamba tesa senza aver letto i messaggi precedenti.
In effetti era un bel po' che volevo scrivere questo commento ma alla fine avevo desistito poichè temevo che avrebbe potuto essere facilmente frainteso, alimentando polemiche invece che riflessioni costruttive... però proprio l'altro ieri chiacchieravo in privato con un "vecchio" del forum e il "vecchio" in questione mi ha invitato a portare qui il mio sfogo.
Sinceramente mi dispiace da morire essermi perso l'età dell'oro di cui di tanto in tanto ho sentito parlare da voi "vecchi del forum", cioè quel periodo in cui tutti avevano fame di nuove proposte e perciò tutti scrivevano e tutti leggevano le opere di tutti dando consigli e facendo recensioni.
Io, da quando sono qui, ho scritto tre libri-game (più i due libretti sui dadi che, vabbè, mi rendo conto che quelli non c'entrano) ma ho avuto due singoli riscontri in totale.
DUE.
Uno da parte tua di Djmayhem che, pur non amando particolarmente il fantasy (più che altro per la saturazione del genere in ambito libri-game) premiava l'ironia grazie alla quale, a suo dire, il mio fantasy si differenziava dagli altri.
E l'altro da Gigigassi che diceva "Prima cosa che noto è che i dialoghi diretti con l'apice invece che con le virgolette sono terribili da vedere!" E basta.
E basta, nient'altro. Nient'altro da nessun altro.
Per l'amor di dio: il commento di Gigigassi mi è stato anche utile in realtà (perchè nel libro successivo mi sono ben guardato dal ripetere quest'errore) ma....
...ma io c'avevo messo letteralmente ANNI a scrivere quel libro e avere solo quel misero feedback è stato abbastanza frustrante.
Sì, la parola che userei è "frustrante", ecco.
Non mi aspettavo che l'intero forum gridasse al capolavoro, ma che qualcuno se lo leggesse e mi dicesse "sì, dai, bellino"... questo sì me l'aspettavo sinceramente. Oppure "bene questo aspetto, meno bene quest'altro, per il prossimo ti consiglio di...". Oppure "guarda, è una merda, ma l'ho letto".
Fortunatamente non ci campo con questa cosa (nè ho mai pensato di farlo) e fortunatamente scrivo per mia soddisfazione personale e non per quella degli altri... ma da una comunità che si fonda su una passione comune, mi sarei aspettato qualche riscontro in più... invece non m'ha cagato nessuno... però se si parla dell'ennesima ristampa di Lupo Solitario ... apriti cielo...
Carissimo, come sai io ho apprezzato molto il tuo lavoro sui giochi di dadi, ed è anche l'unica tua opera che ho scaricato, acquistato in cartaceo ed effettivamente letto. Non ho scaricato né tantomeno acquistato nessuna delle altre, per il semplice fatto che "non ho tempo". Il tuo ultimo lavoro mi ha certamente incuriosito: l'ho archiviato mentalmente tra le opere da leggere "più avanti", quando "avrò il tempo" per farlo.
Allo stesso modo, non ho letto nessun librogame pubblicato in Italia dal 2022 in poi, non certo perché non voglia, ma perché "non ho tempo", essendo impegnato a leggere e giocare altre cose.
Tutto ciò che ho scritto tra virgolette però è parzialmente falso, perché il tempo esiste eccome, semplicemente preferisco impiegarlo facendo altro.
A mia parziale discolpa, posso dire che dell'ennesima ristampa di Lupo Solitario non me ne frega una beneamata mazza; ma non me la sento di colpevolizzare chi vuole impiegare il suo tempo leggendo classici di comprovato valore, invece di dare una chance a un'opera nuova che non conosce.
La bruttissima verità, che pochissimi tra noi autori sono disposti ad accettare, è che ciò che noi produciamo può essere sì valido, o almeno curioso, ma non abbastanza da superare la classifica del tempo dei lettori, che è lo scoglio più grande quando si vuole ottenere feedback da qualcuno.
Tu scrivi: "ma da una comunità che si fonda su una passione comune, mi sarei aspettato qualche riscontro in più...", partendo quindi dal presupposto che l'interesse sia per la forma librogame in quanto tale.
Ma non è così. Non è mai stato così.
L'interesse per i librogame è un fenomeno prettamente nostalgico e/o legato a singole opere di particolare valore, o che ricordano l'infanzia. NESSUNO qui è interessato alle opere di Thraves o di Sunderland, o agli esperimenti bulgari e giapponesi degli anni '90, o agli esperimenti curiosi di lettura ergodica. Va da sé quindi che, salvo le dovute eccezioni, la stragrande maggioranza del pubblico anche ai tempi d'oro NON era interessata ai LN, ma solo alle opere di richiamo della E.Elle.
Quando sono entrato nel forum, ormai più di dieci anni fa, i LN erano già in ampio "declino", per dire. Posso presumere che alle loro primissime uscite non fosse così, ma più per una questione identitaria che altro: erano i libri prodotti da LGL, stampati e distribuiti solo qui con il primo servizio "LibriNostri a Casa Vostra". Inoltre, andavano a toccare argomenti non presenti in altri librogame storici, oppure presentavano gameplay estremamente innovativi, come nel caso di Progetto Mortale o L'Eretico; oppure continuavano serie rimaste tronche, regalando agli appassionati un tanto agognato finale.
Oggi, con tutto quello che esce ogni anno, ho difficoltà a immaginare qualcosa che non sia già stato fatto. Librogame simil GDR? Esistono. Librogame avventura grafica? Esistono. Librogame ibridi GDT o videogiochi, magari con realtà aumentata? Esistono. Librogame open world? Pure. Romanzi interattivi? Idem. E ho anche serissima difficoltà a ricordare un prodotto uscito negli ultimi anni che mi abbia fatto dire: "ehi, accidenti, questa cosa è veramente innovativa, non vedo l'ora di provarla!". La sensazione che provo a ogni nuova uscita è più un: "interessante, carino. Magari in futuro, se avrò tempo..."
Questo vale per me, che sono interessato al medium librogame in quanto tale, e mi diverto tantissimo a testarne i limiti. Quando sento cagate come "vorrei creare la versione librogame di un FPS" oppure "vorrei creare un libro in cui bisogna dare fuoco alle pagine per proseguire" mi si apre un sorriso a 32 denti, anche se poi tutte queste opere si rivelano sempre delle cagate fatte superficialmente solo per appagare il proprio ego. Ma per la maggioranza delle persone non funziona così: loro non vogliono un librogame, vogliono Joe Dever.
E noi non siamo Joe Dever, sia perché non abbiamo le sue capacità, sia perché non siamo vissuti e non abbiamo pubblicato internazionalmente negli anni '80, diventando gli idoli dei bambini di allora.
Insomma: il succo del discorso è che produrre opere incredibilmente meritevoli (caratteristica che NON si applica in alcun modo alla stragrande maggioranza di ciò che viene prodotto) può essere sufficiente per incuriosire i lettori, ma non è comunque garanzia di poter essere preferiti per la lettura a una concorrenza talmente ampia e varia da essere soffocante.
Hai presente la sensazione che hai quando apri un servizio in abbonamento e vedi così tanta offerta da non sapere neppure da che parte iniziare? E lo stimolo successivo che ti spinge verso il titolo più di richiamo, o più storico, o che già conosci, anche solo per andare sul sicuro?
Ecco. E puoi applicare quanto sopra anche ai titoli commerciali, con l'aggravante che in quei casi ci sono anche spese di mezzo.
Io non ho una soluzione per evitare che l'esperienza sia frustrante, a parte riflettere sul fatto che siamo tutti sulla stessa barca, tutti: autori di LN, autori di LG commerciali, autori in autoproduzione, tutti. Nel momento in cui tutti siamo frustrati perché gli altri non leggono le nostre opere, siamo allo stesso tempo lettori che non leggono opere altrui (anche il più volenteroso, come di certo sarai, non può fisicamente leggere e dare feedback su tutto ciò che esce). Nel momento in cui tutti possiamo esprimerci e avere visibilità grazie alle piattaforme di LGL, allo stesso tempo quella visibilità non ha più alcuna importanza.
L'unica è continuare a scrivere e a leggere perché ci piace farlo, fregandocene di tutto il resto. E in questo "tutto il resto" ci infilo sia i feedback altrui, sia la consapevolezza che, con le nostre preferenze, stiamo scontentando qualcuno.
Fidati di una persona che per anni e anni si è autocostretta a leggere tutto ciò che usciva, di dare feedback a destra e a manca sia nella speranza di riceverne a sua volta (non è mai successo in modo paritario, mai), sia per farsi un nome ben voluto nel settore.
Tirato le somme, non ne vale la pena.
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Zakimos
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Re: Riflessioni sul futuro di LGL
come scrissi nel vecchio thread "ripensare LibriNostri" negli ultimi anni c'è anche stao un notevole calo dei download. Se nei primi anni erano un po' una novità e, grazie anche al mercato editoriale ancora deboluccio prima della rinascita, c'è stata parecchia attenzione e interesse (poi, al solito, qualcuno ha anche provato a lucrarci sopra, come ricordano bene i "vecchi del forum"), i download erano dell'ordine delle centinaia, alcuni LN superavano i 1000 o i 2000. Gli ultimi numeri sono impietosi, si fa fatica a superare i 100, anche per LN pubblicati da qualche anno.
Purtroppo è così, LGL nasce per nostalgia dei vecchi E.Elle e la maggior parte dei nostalgici è interessata a discutere di quelli (o delle loro ristampe e o riedizioni), non di Cagliostro, Calibro 70 o Fantasypunk.
Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)
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djmayhem
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Re: Riflessioni sul futuro di LGL
djmayhem ha scritto:come scrissi nel vecchio thread "ripensare LibriNostri" negli ultimi anni c'è anche stao un notevole calo dei download. Se nei primi anni erano un po' una novità e, grazie anche al mercato editoriale ancora deboluccio prima della rinascita, c'è stata parecchia attenzione e interesse (poi, al solito, qualcuno ha anche provato a lucrarci sopra, come ricordano bene i "vecchi del forum"), i download erano dell'ordine delle centinaia, alcuni LN superavano i 1000 o i 2000. Gli ultimi numeri sono impietosi, si fa fatica a superare i 100, anche per LN pubblicati da qualche anno.
Purtroppo è così, LGL nasce per nostalgia dei vecchi E.Elle e la maggior parte dei nostalgici è interessata a discutere di quelli (o delle loro ristampe e o riedizioni), non di Cagliostro, Calibro 70 o Fantasypunk.
E pensa che Cagliostro è una delle pochissime serie di librinostri a essersi ritagliata meritatamente negli anni un suo pubblico di affezionati, anche per il fatto che non esiste ancora qualcosa di davvero paragonabile a livello commerciale. E anche Calibro 70 ha i suoi (pochi) fan. Questo per dire, se già le serie di punta della collana faticano figuriamoci le altre!
Eppure io ogni volta che viene fuori l'argomento su LGL Non posso fare a meno di ricordare a tutti che mi sono iscritto al sito solo per poter ordinare le versioni cartacee di Progetto Mortale e l'Eretico, perché per me le serie di Adriano e Abati erano migliori di quasi tutti i classici E.Elle. Era ciò che volevo: librogame più moderni, più ambiziosi, molto più coraggiosi e impegnativi.
Ma allo stesso tempo con che coraggio posso spingere eventuali autori in quella direzione nel momento in cui a essere come sono io ci sono soltanto io o pochi altri?
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Zakimos
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Re: Riflessioni sul futuro di LGL
gpet74 ha scritto:Tra l'altro, si tratta di LibriNostri o di roba pubblicata? E qual'è il nome che si nasconde dietro il tuo pseudonimo? Potrei dirmi interessato a leggere un tuo libro e a darti il tanto agognato feedback.
Ciao gpet! Hai ragione, io stesso di alcuni di voi conosco nome e cognome e so a quale nick associarli, mentre di altri no. Tu, per esempio, rientri nella seconda categoria :-)
quindi dimmi anche tu come ti chiami così vado a ripescare qualche tuo libronostro!
Io sono Lorenzo Maida, come ti ha già spoilerato Federico eheheh, e ho pubblicato, qui sul forum, cinque librinostri.
Dal link che ha postato Federico ne appaiono solo tre, non so dirti il perchè, forse perchè gli altri due sono nella cartella rolenostri (benchè il primo sia un mix tra un rolegame e un linbrogame mentre il secondo sia un librogame a tutti gli effetti).
Comunque non so perchè, ma fatto sta che i due che mancano sono proprio quelli a cui sono più legato, e sono, nello specifico:
DUNGEONS AND TROLLS https://www.librogame.net/index.php/old … -da-tavola
e
DUNGEONS AND TROLLS - AMMAZZADRAGHI https://www.librogame.net/index.php/old … azzadraghi
Quest'ultimo è proprio quello su cui "mugugnavo", quello di cui riportavo l'esempio, quello che ho impiegato anni a scrivere e quello che, più di tutti, rispondeva al 100% ai canoni del classicissimo librogame.
Per altro, non solo è il più classico dei librigame, ma anche il più classico dei fantasy (che, Tolkien, spostati) e.... ecco... ora che ci penso...
Zakimos ha scritto: Tu scrivi: "ma da una comunità che si fonda su una passione comune, mi sarei aspettato qualche riscontro in più...", partendo quindi dal presupposto che l'interesse sia per la forma librogame in quanto tale.
Ma non è così. Non è mai stato così.
Ebbene: il mio presupposto, e dunque il mio equivoco, era effettivamente questo. E, a questo punto, la tua analisi chiarisce in parte le mie perplessità.
Zakimos ha scritto: Carissimo, come sai io ho apprezzato molto il tuo lavoro sui giochi di dadi, ed è anche l'unica tua opera che ho scaricato, acquistato in cartaceo ed effettivamente letto.
ricordo benissimo che mi avevi aiutato proponendomi addirittura una cosa che andava ben oltre le mie aspettative (anche se non è andata a buon fine). Ricordo anche -cosa che ho apprezzato persino di più- che il tuo supporto era stato lontano dai riflettori, cioè in forma privata e senza farti bello sul forum o sui social...
In effetti io a questo forum -prima che si prenda il mio sfogo per un capriccio fine a se stesso e completamente negativo- devo molto!
Altre persone mi hanno aiutato in effetti in forma privata e discreta: ad esempio il buon Gabriele Simionato, di cui si fa un gran parlare da quando è diventato una cellula impazzita del forum, si era offerto di revisionarmi completamente quel libro lì. Gratuitamente e senza che io gli chiedessi nulla. Purtroppo l'ha poi fatto in minima parte per via di suoi impegni sopraggiunti, ma in quel poco tempo mi ha dato dei consigli e degli aiuti che definire preziosissimi sarebbe riduttivo, e per i quali gli sono tutt'ora grato.
E ancora Kenfalco e Luca Rovelli, che hanno impreziosito, coi loro meravigliosi disegni, le mie operette amatoriali, restituendo loro una veste professionale...
Per non parlare del Patron Di Lazzaro, grazie al quale io ho, letteralmente, reso realtà uno dei miei sogni di gioventù (e cioè pubblicare un libro).
Quindi beh, non volevo parlare male del forum. Anzi! Come mi pare avete ben capito tutti, il mio era solo uno sfogo. E mi pare anche di intendere che è persino condiviso (oltre che senza soluzione).
Zakimos ha scritto: Il tuo ultimo lavoro mi ha certamente incuriosito: l'ho archiviato mentalmente tra le opere da leggere "più avanti", quando "avrò il tempo" per farlo.
fatalità, è uscito proprio ieri in versione cartacea su Lulù.
https://www.librogame.net/index.php/com … ral-galaxy
Non ti chiedo di leggerlo (comprendo perfettamente le motivazioni che hai portato) ma c'è una cosa che voglio che tu sappia (l'avevo già dichiarato ma, nel caso in cui ti fosse sfuggito, te lo ridico) : uno dei personaggi giocabili del libro viene dal pianeta G’uleh, una piccola e inospitale palla di ghiaccio. Ebbene, il nome del pianeta è un omaggio a Thule.
...cioè.... capiamoci: tu hai voluto fare un omaggio a Frank Herbert e io ho voluto fare un omaggio a Marco Zamanni, pensa te quanto ti stimo!
.....
e niente, ok, sfogo finito.
Ora torno in tema di topic e vi do L'IDEA.
L'IDEA CHE RIPORTERA' LGL SULLA CRESTA DELL'ONDA !
Davvero eh.
Ho appena avuto un'idea geniale.
Perchè non li vendiamo i LibriNostri?
Recentemente mi sono accorto di una cosa: spesso la gente pensa che un prodotto gratuito sia sinonimo di scarsa qualità, mentre un prodotto che ha un prezzo deve necessariamente avere anche valore. Secondo me tra i LibriNostri ci sono tanti validi prodotti ma la gente preferisce comprarsi su Amazon le peggio cagate convinta che, perchè le ha pagate, siano stupende.
Scommettete che, se si potesse vendere i LibriNostri (anche solo a due lire) ci sarebbero molti più download di ora che sono gratis?
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Budellaro
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Re: Riflessioni sul futuro di LGL
Budellaro ha scritto:Non ti chiedo di leggerlo (comprendo perfettamente le motivazioni che hai portato) ma c'è una cosa che voglio che tu sappia (l'avevo già dichiarato ma, nel caso in cui ti fosse sfuggito, te lo ridico) : uno dei personaggi giocabili del libro viene dal pianeta G’uleh, una piccola e inospitale palla di ghiaccio. Ebbene, il nome del pianeta è un omaggio a Thule.
...cioè.... capiamoci: tu hai voluto fare un omaggio a Frank Herbert e io ho voluto fare un omaggio a Marco Zamanni, pensa te quanto ti stimo!
Mi hai comprato bene! Al prossimo ordine su Lulu sarà mio, anche perché comunque mi incuriosiva davvero. Però adesso ne approfitto anche per metterti di fronte a una cosa che potrebbe fare riflettere tutti noi: come ho scritto prima, in precedenza ho fatto favori a destra e a manca, rigorosamente in privato, per fare una buona impressione sugli altri autori. In parte ci sono riuscito e il tuo omaggio (di cui ti ringrazio) lo dimostra. Allo stesso tempo, la cosa si è trasformata in un vincolo. Ora che so che mi hai omaggiato in questo volume, come potrei non comprarlo? Pur consapevole del fatto che difficilmente lo leggerò mai? Come potrei deludere le tue aspettative, visto che tu hai avuto stima di me e hai comprato i miei libri? È ovvio che a quel punto, anche solo per una questione di mutuo rispetto, ti sosterrò.
Ed è altrettanto ovvio che, se questa cosa succede ogni tanto, non è un problema. Ma prova a pensare a cosa succederebbe se il tutto si moltiplicasse per il numero di aspiranti autori esistenti. Nella migliore delle ipotesi si creerebbe un circolo di persone che si loda e imbroda a vicenda, nella peggiore qualcuno smetterebbe di scrivere agli altri pur di non trovarsi nella difficile situazione di dover dire "guarda, ti ringrazio per tutta la stima che mi mostri, ma a me il tuo lavoro non interessa".
Non è un'ipotesi di scuola: è uno dei motivi per cui ho smesso di scrivere sui social network.
Budellaro ha scritto:Scommettete che, se si potesse vendere i LibriNostri (anche solo a due lire) ci sarebbero molti più download di ora che sono gratis?
Sì, è così. Ma se i LN fossero in vendita, non potrebbero più avere la fascetta Tassinari-Vetta e perderebbero molto del loro appeal; inoltre non sarebbe più possibile tenere a catalogo le traduzioni, che però, va detto, negli ultimi anni sono diminuite molto: i DA sono andati, i lavori legati a Dever cartacei pure, resta solo qualcosa di Morris e poco altro.
Se si rinunciasse alla fascetta storica, non ci sarebbe nulla che potrebbe impedire la vendita dei LN sullo store di Amazon, salvo il problema dei rendiconti. A chi arriverebbero i soldi? A Prodo, sul suo conto corrente. Lui dovrebbe poi dichiarare questi importi al fisco, pagarci le tasse sopra e distribuire gli utili al netto (e parliamo di immagino 20, 30 euro a persona max) ai vari autori.
Mi sembra abbastanza evidente che non sia una strada percorribile.
EDIT: ho scaricato Polyhedral Galaxy e l'ho letto al volo in pdf. L'idea di non avere "neanche un finale" è vincente. Stavo girando cliccando a caso nella base e non riuscivo a far progredire la storia. Ho alzato per un attimo il sopracciglio (per due volte: la prima è stata di fronte all'ambientazione technofantasy, perdonami ma sono proprio allergico a certe cose ), poi mi sono detto: sai che c'è? Funziona. Tempo un paio di minuti ero incuriosito. Poi il gioco finale con i dadi è sempre un plus. Parte grafica vincente e convincente. Ottimo lavoro.
Alla fine vedi che l'unico modo per ottenere qualcosa nella vita è lamentarsi? Ma battute a parte, il problema nasce proprio dal fatto che con tutta l'offerta che c'è io, e come me tutti gli altri, non sono stimolato a scaricare il tuo pdf. Perché dovrei farlo, quando sul sito ce ne sono altri venti che non ho scaricato? Lo faccio solo perché è gratis: per i prodotti commerciali mi guardo bene dallo spendere soldi e prendere altri libri che non leggerò.
Bulimia di contenuti, sovrabbondanza di offerta, livello medio basso: sono questi tre problemi, uniti insieme, ad azzoppare ogni velleità artistica.
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Zakimos
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Re: Riflessioni sul futuro di LGL
Budellaro ha scritto:Recentemente mi sono accorto di una cosa: spesso la gente pensa che un prodotto gratuito sia sinonimo di scarsa qualità, mentre un prodotto che ha un prezzo deve necessariamente avere anche valore. Secondo me tra i LibriNostri ci sono tanti validi prodotti ma la gente preferisce comprarsi su Amazon le peggio cagate convinta che, perchè le ha pagate, siano stupende.
Scommettete che, se si potesse vendere i LibriNostri (anche solo a due lire) ci sarebbero molti più download di ora che sono gratis?
Mi permetto di far notare una falla nel tuo ragionamento: se da un lato è vero che istintivamente si tenda a percepire di valore qualcosa che si paghi rispetto a qualcosa che si ottenga gratis, dall'altro le "peggio cagate" sono spesso e volentieri recensite come tali (cioè come cagate) e hanno, di fatto, contribuito ad allontanare il pubblico dalle autoproduzioni.
E qui arriva la seconda doccia fredda: siamo sicuri, sei sicuro, che i LibriNostri, che raramente hanno ricevuto un editing che andasse oltre la correzione dei refusi, siano in grado di collocarsi su Amazon come prodotti di successo e qualità invece di venire considerati delle nuove "cagate"?
Sia chiaro che non faccio di tutta l'erba un fascio e non voglio offendere nessuno, ma la figura dell'editor è ampiamente sottovalutata.
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Re: Riflessioni sul futuro di LGL
Zakimos ha scritto: Mi hai comprato bene!
ahahah!
giuro che non sono così malizioso.
Nel senso: non è che mentre stavo scrivendo il libro, io abbia pensato "adesso faccio questa citazione, così poi Marco è costretto a leggere il mio libro". Il fatto è che quando scrivi è davvero difficile (se non impossibile), metter giù qualcosa di TOTALMENTE originale. Ci Ispiriamo sempre a qualcos'altro secondo me, a volte consapevolmente, altre volte inconsciamente... ma dei riferimenti culturali li abbiamo tutti e, bene o male, vanno a finire nelle nostre pagine.
E quando il processo è consapevole, è ovvio che vai a citare qualcosa che ti piace... nel caso specifico, il mio pianeta di ghiaccio in questione aveva un altro nome, un nome che non ricordo nemmeno più ma che faceva cagare (ma quanto difficile è inventarsi dei nomi che siano belli, credibili e coerenti, vero?)... Poi ho letto Thule e quel mondo di ghiaccio è entrato prepotentemente nel mio immaginario.
...e... ehi un momento, ma il mio pianeta col nome che fa cagare è di ghiaccio anche lui!
Ecco allora come si chiamerà: si chiamerà Thule!
Ma poi ho pensato che chiamarlo ESATTAMENTE così, sarebbe stato troppo e mi avrebbe vincolato narrativamente a un mondo che era diverso da quello che voleva raccontare io. Tutto qui.
Insomma non mi devi niente :-) neanche moralmente :-)
Tra l'altro tutti i miei libri sono pieni zeppi di citazioni. Ma pieni pieni pieni."L'ammazzadraghi" ad esempio è un'unica grande rivisitazione dello "Squalo" di Spielberg e del "Moby Dick" di Melville. Ho sempre adorato il concetto dell'ossessione totale per l'oggetto dell'odio che finisce per diventare ragione di vita, così come quello della lotta totale tra l'uomo e la natura che, alla fine, ci porta a chiederci chi tra i due è davvero il mostro... nel mio librogame la parte dell'animale oggetto dell'ossessione, la assumeva il drago... Ci sono interi pezzi in cui copio tali e quali pezzi del libro o dialoghi del film e li adatto... ma insomma non è che adesso Spielberg è costretto a leggere il mio libro.
Al massimo può denunciarmi ahahah
Zakimos ha scritto:EDIT: ho scaricato Polyhedral Galaxy e l'ho letto al volo in pdf. L'idea di non avere "neanche un finale" è vincente. Stavo girando cliccando a caso nella base e non riuscivo a far progredire la storia. Ho alzato per un attimo il sopracciglio (per due volte: la prima è stata di fronte all'ambientazione technofantasy, perdonami ma sono proprio allergico a certe cose ), poi mi sono detto: sai che c'è? Funziona. Tempo un paio di minuti ero incuriosito. Poi il gioco finale con i dadi è sempre un plus. Parte grafica vincente e convincente. Ottimo lavoro.
questo invece mi fa estremamente piacere
Zakimos ha scritto:Alla fine vedi che l'unico modo per ottenere qualcosa nella vita è lamentarsi?
ahahah vero. Alla fine ho ottenuto quello che volevo.La malizia era più qui che non nella citazione (quella è stata davvero spontanea e disinteressata).
quanto al fatto dell'idea di vendere i librinostri
@Zakimos
@HarlockHrk e
@ gpet74
sì, avete sicuramente ragione. Ho fatto una boutade un po' troppo affrettata e approssimativa senza pensare alle giuste osservazioni con cui mi avete risposto.
gpet74 ha scritto:@Tutti. Ho aperto un topic di lettura/recensione su Polyhedral Galaxy. Lo trovate qui: https://www.librogame.net/index.php/forum/topic?id=6238
Non si tratta di un atto di piaggeria o di un tentativo di vincolare Budellaro a leggere la mia roba. Prendetelo come un esperimento.
Alla fine ho ottenuto molto di più quello che volevo ehehe...
e sono a dir poco onorato di questa cosa.
Adesso però mi devi dire chi sei tu e quali sono i tuoi librinostri che posso trovare sul forum!
ok, mi sta bene che non sono "vincolato" a farlo, ma a questo punto HO VOGLIA di farlo!
GRAZIE !
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Budellaro
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Maestro Ramas
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Re: Riflessioni sul futuro di LGL
Budellaro ha scritto:Adesso però mi devi dire chi sei tu e quali sono i tuoi librinostri che posso trovare sul forum!
ok, mi sta bene che non sono "vincolato" a farlo, ma a questo punto HO VOGLIA di farlo!
GRAZIE !
https://www.librogame.net/index.php/enc … mp;aid=309
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Re: Riflessioni sul futuro di LGL
I discorsi che state facendo sono intimamente legati a ciò che LGL ha rappresentato nel corso degli anni.
Non è del tutto vero che il forum non ha mai riguardato altri LG oltre a quelli EL. Il fatto è che, quando il forum nacque, il librogame era morto, eccezion fatta per le riedizioni di Fighting Fantasy all'estero e per qualche rara opera, sempre immancabilmente estera, di cui era improbabile avere esperienza diretta. Anche perché i librogame magari erano ancora in vendita, ma in mercati e in lingue lontanissimi dal 99,9% di noi. Dunque, LGL (e l'altro sito/forum italiano su cui scrivevo, Il Mondo dei Librogame) nacquero come community dedicate a un prodotto non più in commercio, che aveva avuto il suo momento di gloria 15-20 anni prima, e che praticamente tutti gli utenti avevano conosciuto nel periodo della loro infanzia. Le prospettive di espandere la discussione oltre quei limiti erano scarsissime, e dunque non venivano considerate come il presupposto della community e del forum. È anche per questo che i LibriNostri, inizialmente, suscitarono un certo interesse... MA è anche vero che i LibriNostri erano prodotti dagli stessi utenti di questa community, e il cameratismo tra utenti fu un elemento essenziale nel fomentare l'entusiasmo. Oltre all'idea di stare facendo qualcosa per resuscitare il genere.
Se, oggi, su LGL la discussione latita e non si discutono approfonditamente le nuove uscite, ci sono motivi semplici da individuare:
- la community del forum non si è espansa. Vuoi per il format che non attira le persone più giovani degli utenti storici; vuoi per il fatto che gli stessi utenti storici, ai tempi, erano molto sdegnosi e diffidenti nei confronti di qualsiasi cosa non venisse dal catalogo EL storico, oppure dagli utenti del forum stesso attraverso i LN. Ricordate lo sdegno, l'orrore, lo scherno nei confronti di un libro a bivi come il famigerato È un gioco da ragazze? Eppure quello era un libro maturo, per utenti indiscutibilmente adulti, e se uscisse oggi, magari per mano di un'autrice italiana, scommetterei che sarebbe finalista in qualsiasi premio per LG che si possa organizzare;
- i librogame rimangono un genere di nicchia, peraltro molto frammentato nell'offerta, nelle tirature, nei formati, nel genere di pubblico che intende attrarre. Un forum sui videogiochi, sui film, su un genere musicale preciso, anche su un genere letterario ben definito (che so: horror), può facilmente arrivare ad avere centinaia, migliaia di utenti, con una quantità infinita di materiale da discutere, e anche un thread su un prodotto molto piccolo potrebbe far nascere una discussione, per quanto breve. Ma i librogame? Chi è che è FANATICO dei librogame, oggi? Chi è che consuma ossessivamente e religiosamente librogame come un sacco di gente invece consuma ossessivamente serie TV, canzoni metal, libri di Stephen King, manga, anime, fumetti Marvel?
In poche parole:
- abbiamo troppi pochi utenti, non esattamente giovani;
- c'è un'offerta, sebbene non enorme, comunque oggi troppo vasta perché pochi utenti non esattamente giovani possano discuterne a lungo e approfonditamente;
- per quanto l'offerta sia relativamente vasta per il suo genere, il genere resta comunque di nicchia e ben difficilmente può costituire l'hobby principale di qualcuno.
La conclusione è che LGL nacque con le migliori intenzioni... per quello che era il librogame all'epoca. Poi il forum e i suoi maggiori contribuenti sono riusciti a essere la rampa di lancio per una rinascita del genere, ma la rinascita del genere non faceva parte dello "statuto" originario del forum. Ciò che il forum nasceva per essere, lo è stato, ma ha fatto il suo tempo. Cambiando lo scenario, ma restando il sito lo stesso, sono mancate le condizioni per un'evoluzione del sito parallela all'evoluzione del settore librogame.
Secondo me non manca interesse per il librogame: manca, piuttosto, l'interesse per condividere quell'interesse tramite la piattaforma che è LGL. Manca, però, anche un'altra piattaforma che possa aggregare tutto ciò che ruota intorno al librogame (notizie, discussioni, link, aggiornamenti, ecc) come seppe fare LGL ai suoi tempi. E manca - comprensibilmente, secondo me - l'interesse a crearla. Perché c'è molto più interesse a creare LG, al momento, che a discuterne. La produzione attuale è straordinaria, vista nell'ottica di chi conosce LGL dalla fondazione, e possiamo solo esserne contenti.
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