Avendolo betatestato posso dire che Marco esagera un pochino.

E' vero che ha un punto di vista diverso, è vero che non è molto rigiocabile ed è vero che l'uso delle scelte e degli oggetti è un po' particolare e spesso non intuitivo nel risultato, ma posso dire in tutta onestà che il gioco è diventato grazie a questo un true path interessante, con finali molto interessanti e una storia estremamente interessante. Il ritmo è molto elevato e non mi capitava da anni di empatizzare così tanto con i protagonisti. Spesso, ho notato che la parte libro nei librogame viene sottovalutata e relegata a un collante descrittivo per l'azione, ma qui mi sono addirittura emozionato un paio di volte, cosa che in un horror trovo fondamentale.  Il gameplay deve essere ancora raffinato senza dubbio, ma non è un libro che mi lascerei scappare senza averlo provato a leggere, ecco.