Anni fa, in prestito come al solito, mi capitò di sfogliare alcuni numeri cartacei di KAOS storica rivista di GdR:

http://www.kaosonline.it/

i primi 40 erano fantastici,
quelli tra il 40 e il 50 leggibili,
gli altri bruttini (entropia non era malaccio come idea ma ripescava le parti migliori dai numeri vecchi).

In generale dopo il 40 KAOS prendeva una piega caciarona & cazzara che secondo me rispecchia l'evoluzione del mondo del GdR in Italia per cui ormai: si parla più sopra, sotto, attorno e dietro al GdR che del GdR per cui se all'inizio c'erano tante belle avventure, regole opzionali ed espansioni, dopo aumentano dapprima le pagine di saggistica e poi le pagine dedicate alle recensioni.
Altra cosa bella di KAOS è che proponeva modi nuovi di sfruttare materiali molto poveri: tipo usare BD&D per fare i gialli, giocare l'antico egitto, il noire, o i viaggi nel tempo, dava idee su come sfruttare in modo nuovo ma elegante il materiale vecchio, su come improvvisare: oggi come oggi quest'intuizione, a mio avviso geniale, è passata di moda da un pezzo.



Secondo me è un mondo che avrà avuto tutti i difetti che mente umana può concepire (regola zero compresa) ma che almeno aveva davvero voglia di fare e sperimentare, oggi come oggi sembra di stare in un forte al confine del deserto dei Kazzàri ad aspettare non si sa bene cosa, dovevano essere bei tempi quelli di Kaos 1-40: in cui compravi una rivista di giochi di ruolo e ci trovavi materiale utilizzabile e una bella grafica.
Io ormai sono fermamente deciso a chiudere coi GdR finita la mia avventura di Mage (una decina di sessioni, o anche meno, cioé a settembre, si arriva al gran finale) però non mi spiacerebbe affatto che saltassero fuori gli autori e le idee del bel tempo andato e ormai quasi mitologico.