Dopo una qunidicina di giorni dall'inizio della stagione già si possono intuire le prime novità.

Una su tutte New Orleans che con un quintetto composto da almeno 3 out-siders (Paul-Belinelli-Ariza-West-Okafor) sta facendo faville. 7 vittorie 0 sconfitte ad oggi.
L'ottimo Belinelli sembra aver trovato, al quarto anno di presenza, finalmente una squadra che gli conceda spazio giocando 28 minuti di media partita.

Non poteva mancare in questa sintesi Miami che avrebbe dovuto essere la schiacciasassi ed invece è già stata schiacciata tre volte da Boston, New Orleans e proprio stanotte  da Utah in casa (partita finita all'overtime). 5 vittorie 3 sconfitte.
La squadra è stata creata per ottenere un 8-0 che non arrivando ha lasciato dell'amaro in bocca ai suoi fans.

Per chiudere, l'altra vera novità in negativo è Houston. E' vero che negli ultimi anni hanno perso Artest per Ariza e poi hanno ceduto proprio quest'ultimo alla sopra citata New Orleans guadagnandone praticamente nulla ma con un quintetto di tutto rispetto (Brooks-Martin-Battier-Scola-Ming) peraltro impreziosito dall'arrivo di Martin da Sacramento, ci si aspettava decisamente di più.
1 Vittoria 5 Sconfitte.

Chicca di mercato: sembrerebbe che Steve Nash (36 anni) possa lasciare Phoenix dopo anni di più che onorata carriera. Nulla è sicuro dato che i Suns non hanno ancora in cantiere un play che possa sostituirlo degnamente ma le squadre interessate sarebbero Atlanta, Orlando, New York, Oklahoma City e Miami che play di ruolo proprio non ne ha. Quest'ultima possibilità sarebbe da leccarsi i baffi.
Vedremo come andrà a finire prima della Trade Deadline.

Questa la situazione attuale W/L delle squadre di maggiore interesse:
Eastern
Boston          6-2
Miami             5-3
New York       3-4
Toronto         1-6
Western
L.A Lakers      8-0
New Orleans  7-0
San Antonio   5-1
Phoenix         3-4

Lucky ha scritto:

Vedere Iverson con la maglia del BESIKTAS mi ha sconvolto

Anch'io ai tempi di Philadelphia ero un fan del "piccoletto" ma ormai da alcuni anni bazzica franchigie a destra e a manca senza riuscire a combinarne una giusta.

A Denver qualcosina di buono l'aveva anche messa in piedi ma a Detroit, dove era atteso come il salvatore della patria, ha fatto una stagione disastrosa. Certo, forse avrebbe fatto bene a ritirarsi anzichè cercare gloria in Europa.

A 35 anni si può anche mollare senza vergogna.
E poi se si vuole restare nel mondo sportivo ci sono altri ruoli da rivestire oltre a quello del mero giocatore che possono ugualmente dare delle soddisfazioni.

Jordan per esempio era un'altro che non ha mollato fino a 40 anni con il basket, a parte la parentesi baseball. Ora tenta di fare il presidente a Charlotte con risultati mooolto scarsi.
Però lui era MJ, cestisticamente parlando Dio in terra. 

Di seguito la prova della sua appartenenza agli dei...

Grande nottata per gli italiani. Non credo di ricordarmi un'altro caso in cui tutti e tre i rappresentanti del tricolore abbiano raggiunto o superato i 20 punti.
Bargnani, 26 punti contro Houston.
Gallinari, 23 contro Golden State.
Belinelli, 20 punti contro Cleveland.

La cosa più importante è che queste realizzazioni hanno influito sull'esito di tutte le partite in questione regalando tre vittorie.

Ne approfitto per fare un breve e classico sondaggio.
Secondo voi chi è complessivamente il più forte e completo dei tre?

Non voglio influenzare ma anch'io esprimerei il mio voto: Belinelli.

Nuova top 10 dove questa volta si mette in luce quel decrepito di Manu Ginobili, vecchia conoscenza del basket italiano.
Enjoy! 

Piccolo sunto dopo quasi due mesi di attività:
- Miami dopo una partenza in sordina si è ripresa alla grande e vanta una win-streak di 9 partite.
- Stessa cosa vale per New York. Dopo un'inizio vergognoso Mike D'Antoni ha trovato la strada giusta per amalgamare i suoi nuovi atleti ed anche i Knicks vantano ora una serie positiva di 8 gare.
- I Raptors del "mago" invece sono rimasti sulla falsariga della partenza. Nonostante Bargnani stia girando molto bene (41 punti  e record personale NBA solo poche partite fa) il resto della compagine canadese e realmente mediocre e lo sta dimostrando.
- Boston è il solito rullo, nulla da aggiungere. Il trittico di "salme" Garnett- Pierce- Allen fa ancora il proprio dovere aiutato da un cadavere in decomposizione di nome Shaquille O'Neal.
- Chicago è la "sopresa" della eastern conference. Il virgolettato lascia intendere che non è una reale novità dato che ha fatto acquisti del calibro di Boozer ed innesti quali Korver e Brewer. Se ci aggiungiamo che ha mantenuto in rosa Deng, Rose e Noah il piatto e pronto da servire. Un'accozzaglia di buoni elementi non va per forza bene. Per ora girano alla grande e sicuramente non faticheranno a raggiungere i primi posti della conference.
- San Antonio: anche qui agiscono un paio di salme quali Ginobili e Duncan. Quest'anno sembrano girare molto meglio dello scorso anno ed al momento vantano il miglior record con solo 3 sconfitte.
- I Lakers di Kobe e Pau erano partiti alla grande ed ora stanno subendo un brutto calo ma probabilmente si riavranno a breve. La squadra è pressochè la stessa che ha vinto l'anello l'anno precedente e alla fine riusciranno ad arrivare quantomeno secondi in conference.
- New Orleans e Belinelli tornano a vestire i panni che gli competono. Dopo una partenza che ha lasciato tutti allibiti e che li ha portati ad esibire un record di 14 vinte  e 3 perse hanno subito l'inevitabile calo.
Ora sono settimi in conference con un 14-10 e la crisi sembra non essere ancora finita. Chissà.
- Dallas è la vera sorpresa della western e continua ad esserlo. La sconfitta tra le mura amiche contro Milwaukee ha interrotto la serie positiva dei Mavericks che durava da ben 13 partite! A quanto pare Nowitzki e Kidd hanno ancora qualcosa da dire aiutati dalle "bombe" del solito Terry e dall'agilità di Butler.

Per concludere vi lascio con le migliori 5 azioni delle ultime partite.
Guardate alla posizione numero 1 da dove segna allo scadere "King James"!!!