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Librogame elettronici: topic unico

Re: Librogame elettronici: topic unico

fare programmi per ereader non so quanto possa essere una via percorribile: la maggior parte sono "chiusi" e basati su standard diversi: kindle e iPad, per dire, non hanno nulla in comune, anche come tecnologia hardware. vedo più percorribile l'idea di lavorare con una base comune, come xhtml, e poi uscire in formati diversi a seconda della device che si vuole raggiungere (che è poi quello che facciamo noi).

fbrzvnrnd
Maestro Ramas
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Re: Librogame elettronici: topic unico

Amici, il mio personale parere è che in fondo tutti i Librogames siano elettronici, in quanto formati da atomi come tutta la massa dell'universo, e quindi formati anche da elettroni, e quindi elettronici!  teach

Risponderete "no" a questa mia domanda?

Cyrax
State leggendo questa frase
Arcimaestro
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Re: Librogame elettronici: topic unico

Dopo questo dotto intervento che ha districato l'apparentemente insolvibile problema del formato dei lg elettronici, propongo di sbarazzarci dell'amico Cyrax condannandolo per direttissima alla sedia elettronica teach

Dirk
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Re: Librogame elettronici: topic unico

Dirk ha scritto:

Dopo questo dotto intervento che ha districato l'apparentemente insolvibile problema del formato dei lg elettronici, propongo di sbarazzarci dell'amico Cyrax condannandolo per direttissima alla sedia elettronica teach

nuclearizziamolo!

Yanez
Chiamami Iena
Cavaliere del Sole
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Re: Librogame elettronici: topic unico

Non sono sicuro che sia sufficiente!  smile2

Dirk
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Re: Librogame elettronici: topic unico

fbrzvnrnd ha scritto:

fare programmi per ereader non so quanto possa essere una via percorribile: la maggior parte sono "chiusi" e basati su standard diversi: kindle e iPad, per dire, non hanno nulla in comune, anche come tecnologia hardware. vedo più percorribile l'idea di lavorare con una base comune, come xhtml, e poi uscire in formati diversi a seconda della device che si vuole raggiungere...

Sullo standard XML (più che XHTML) mi trovi daccordo. Però, da quel che ho letto sul thread, il livello di interattività che i ipotizzava non è raggiungibile con i linguaggi di Markup -- almeno, non ora.

IL nuovo HTML promette un sacco di cose nuove, ma temo non soddisferebbe ancora questo livello di interattività. Java potrebbe invece soddisfarlo senza troppi problemi. Il tutto dipende ovviamente da come si svilupperanno gli ereaders -- al momento non sono "potentissimi", ma in futuro si spera lo saranno. Magari vi sarà una fusione tra quelli che oggi sono considerati palmari, netbooks, ereaders, e la differenza si ridurrà perlopiù alla forma fisica del medium e non ai suoi potenziali software ed hardware (cosa che ritengo molto probabile).

fbrzvnrnd ha scritto:

(che è poi quello che facciamo noi).

Mhhh ... su questo ci sarebbe molto da dire in realtà. Mi pare che l'argomento sia già stato affrontato in altra sede, dove è stato ripreso il discorso sugli automi di Turing.

Questo natale ho acquistato Locusta Temporis. L'ho trovato molto bello da giocare e mi piace il fatto che non si debbano lanciare dadi, ecc., e che mi basti cliccare sulle opzioni presenti sullo schermo per navigare nella storia. Però ... ci sono un sacco di però.

Anzitutto ... il peso! La versione PDF (che avevo acquistato in origine) non gira su nessuno dei miei due ebook reader, entrambi si inchiodano e devo resettarli. 12,000 pagine non è esattamente l'aspettativa media per un eBook -- più grosso della Bibba di Gerusalemme, poco inferiore al Talmud di Babilonia!

Mi è stata sostituita la versione PDF con quella ePub, che gira senza intoppi. La versione ePub, per qualche ragione, è di "sole" 7000 pagine. E' comunque pesante, e l'eReader per accendersi, quando il libro in lettura è Locusta, ci mette circa 4 minuti (contro i 30 secondi abituali).

IL problema è quello delle macchine di Turing: puoi simulare le variabile solo al costo di una vertiginosa moltiplicazione di tutte le pagine che costituiscono il grappolo delle stanze in cui quella variabile può estendere la propria funzionalità. Questo vuol dire che se dovessimo introdurre il controllo incrociato di 4 variabili indipendenti tra loro, per un segmento significativamente lungo della storia, il numero di pagine crescerebbe in maniera esponenziale -- oltre le 100,000 probabilmente.

Gli esempi di libri game elettronici citati miravano appunto alla gestione di variabili indipendenti, senza simili limiti, ossia nel modo classico dei linguaggi di programmazione.

eBook come Locusta, per quanto piacevoli da giocare, credo che si appoggino a un sistema di gestione delle "variabili" che è limitante per l'autore e che produce un numero eccessivo di pagine -- sicuramente eccessivo per lo stato attuale degli eReader che rischiano di non poter gestire documenti così grossi.

Il limite diventa apparente quando si vuole creare una storia a bivi che tenga conto di una scelta inziale che divida la storia in più diramazioni e che poi, in un finale unico, si trovi a dover rivalutare le scelte iniziali per determinare l'esito finale. Questo significherebbe una moltiplicazione spaventosa delle possibili biforcazioni (in termini di pagine spurie).

In Locusta si avverte che in alcune "scene" questo limite è onnipresente, dato che spesso non si può tornare indietro sui propri passi e, come dire, la scena è vincolata a un set di stanze limitato entro cui si consumano le possibilità della variabile simulata tramite l'automa di Turing.

Non credo che questo sistema possa costituire la "soluzione" finale, la norma futura -- è un interessantissimo esperimento in una nuova direzione, ma conviene prendere atto che sfrutta in maniera poco economica le risorse del sistema che lo ospita e che questo comporta dei limiti e dei rischi di peso.

Prima dello sparatutto in prima persona c'era il pensatutto in seconda persona.

Tristano
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Re: Librogame elettronici: topic unico

circa il mistero delle pagine dimezzate nell' epub rispetto al pdf, mi sono accorto che e' perche' nel PDF c'e' una pagina bianca (vuota) dopo ogni pagina di testo. Provare per credere!
Colombini ha provato a spiegarmi il motivo:

L'idea sarebbe che vedendolo in modalita' "pagine affiancate" una delle due e' sicuramente bianca in modo da non mostrare pagine che non c'entrano (ad esempio con Foxit Reader vedo sempre il testo sulla pagina di sinistra.
Leggendo modalita' in "pagina singola", se si scorre si incontra una pagina bianca per segnalare che la pagina di testo e' terminata e occorre tornare indietro. Nella versione epub c'e' invece un orribile accrocchio HTML per inserire dello spazio bianco in modo tale che sia gradito anche ai reader (es. l'orrendo Stanza) che ignorano i comandi di spaziatura verticale e di cambio pagina definiti nello standard. La rappresentazione dei numeri di pagina di un ipertesto e' spesso fantasiosa. L'ultima volta che ho guardato, Adobe Digital Editions e Mobipocket Reader sparavano numeri a caso.

Credo di intuire, quindi, che tutti questi problemi, grandi e piccoli, nascano sempre dal fatto che gli e-reader sono ancora una piattafoma troppo giovane (limiti, incompatibilita' etc...)
D'altra parte, se mi dici che ci vogliono "solo" 30 secondi (!) per aprire un file normale, e' chiaro che siamo lontani dalle prestazioni  cui ci ha abituati un PC da tavolo.
Comunque, l'obiettivo di "quinta di copertina" penso sia stato intanto quello di cogliere l'attimo favorevole per gli e-reader ed iniziare cosi' il discorso.
Al momento questo e' quanto si poteva fare con la situazione esistente; Colombini dice che ha quasi speso piu' tempo a sistemare le cose per i vari formati che a scrivere il libro.
Se poi il discorso continuera' e gli e-reader subiranno una maturazione tecnica, ci sara' sempre  la possibilta' di far meglio...

Seven_Legion
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Re: Librogame elettronici: topic unico

30 secondi perchè si accenda l'eReader da spento (in realtà, da modalità standby). Se però il libro che era in fase di lettura al tempo di spegnimento è Locusta, il tempi si allungano (come nel caso si cercasse di aprirlo dopo aver letto un altro libro). Questo credo sia dovuto al fatto che l'eReader deve reimpaginare l'eBook (per via dello zoom che lo rende leggibile).

Sì, questa cosa delle pagine bianche è vera ed anche importante.

Anzi, colgo l'occasione per segnalare a Fabrizio che, causa zoom personalizzato, alcune pagine in realtà sbordavano di una o due righe in una seconda pagina. Solo che questo a volte non era percepibile quando il voltapagina capitava tra una frase completata e un'altra -- e mi è capitato di non leggere fino in fondo una pagina intera con tutte le sue opzioni.

Sarebbe utile a tal fine, magari, inserire qualche asterisco al fondo di ogni pagina, di modo che si capisca di sicuro che la pagina è finita. Esempio:

                  * * * * *

Non è molto estetico ma evita situazioni come quella in cui sono incappato (in cui non riuscivo a risolvere una scena solo perchè non mi rendevo conto che dovevo voltare pagina).

Mi pare di capire che ogni eReader reimpagini a modo suo, per cui non è molto prevedibile come sarà visualizzata una pagina su ogni eReader -- questo non solo con i formati "liquidi" come ePub, ma anche con il PDF che, in teoria, dovrebbe essere già un formato di impaginazione finale e immutabile.

Prima dello sparatutto in prima persona c'era il pensatutto in seconda persona.

Tristano
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Re: Librogame elettronici: topic unico

Alcune cose al volo: oggi il formato per pubblicare e leggere ebook è rudimentale. Non solo per fare libri elettronici "nativi digitali", come quelli che facciamo noi, ma anche per fare copie digitali di libri tradizionali. Pochi gli strumenti, sparsa la qualità dei programmi di lettura, deboli gli standard.
Con le polistorie abbiamo forzato lo strumento a fare quello che volevamo fare noi, in attesa che ci siano strumenti che ci permettano di farlo in maniera più naturale: devo anche dire che lavorare con questi vincoli è anche divertente e creativo perché ti mette davanti a problemi che devi risolvere con pochi strumenti e tanta tanta creatività. Quello che ha fatto Colombini è un lavoro eccezionale, ma se si considerano gli strumenti con cui lo ha fatto, ha del miracoloso.
Ci sono aluni side effect, che variano da lettore a lettore: sugli altri lettori su cui l'ho provato l'apertura di Locusta varia, ma con tempi notevolmente minori di quelli che hai supportato tu. Su kindle è sotto i due o tre secondi, su cybook non mi pare che superasse i 30, e così anche su iPhone. Evidentemente il tuo lettore impiega molto per reimpaginare il testo. Il numero non dovrebbe in realtà essere un problema perché fisicamente (diciamo così) ogni pagina è un file separato di pochissimi k che viene caricato e impaginato solo nel momento in cui si finisce in quella pagina. Evidentemente c'è qualche problema di giovinezza nel software dei diversi lettori.  E continuerei ma devo scappare a prendere i figli, tornerò a leggervi più tardi. Un saluto.

fbrzvnrnd
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Re: Librogame elettronici: topic unico

fbrzvnrnd ha scritto:

Alcune cose al volo: oggi il formato per pubblicare e leggere ebook è rudimentale. Non solo per fare libri elettronici "nativi digitali", come quelli che facciamo noi, ma anche per fare copie digitali di libri tradizionali. Pochi gli strumenti, sparsa la qualità dei programmi di lettura, deboli gli standard.

Concordo appieno. E' per questo che dico che è presto per dire come andranno le cose con queste nuove tecnologie. Dobbiamo aspettare e vedere come andrà a finire questa "fusione degli standard" (non solo a livello di software ma anche hardware).

fbrzvnrnd ha scritto:

Con le polistorie abbiamo forzato lo strumento a fare quello che volevamo fare noi, in attesa che ci siano strumenti che ci permettano di farlo in maniera più naturale: devo anche dire che lavorare con questi vincoli è anche divertente e creativo perché ti mette davanti a problemi che devi risolvere con pochi strumenti e tanta tanta creatività. Quello che ha fatto Colombini è un lavoro eccezionale, ma se si considerano gli strumenti con cui lo ha fatto, ha del miracoloso.

Anche qui mi trovi daccordissimo, specie sull'aspetto miracoloso -- Locusta è stata come "una rivelazione". All'inizio, con il demo gratuito,non l'avevo colto subito, ma poi ritornandoci sopra -- in seguito a delle considerazioni scambiate con Seven Legion -- mi sono reso conto che era davvero qualcosa di nuovo (almeno, per me lo è stato) e potente. Poi, comprando la versione integrale ho potuto apprezzare appieno il potere interattivo del libro/gioco.

Poi, ripeto, è una cosa molto soggettiva: a me non piace tirare i dadi con i libri-game, e spesso non li uso e baro. ;-)

fbrzvnrnd ha scritto:

Ci sono aluni side effect, che variano da lettore a lettore: sugli altri lettori su cui l'ho provato l'apertura di Locusta varia, ma con tempi notevolmente minori di quelli che hai supportato tu. Su kindle è sotto i due o tre secondi, su cybook non mi pare che superasse i 30, e così anche su iPhone. Evidentemente il tuo lettore impiega molto per reimpaginare il testo. Il numero non dovrebbe in realtà essere un problema perché fisicamente (diciamo così) ogni pagina è un file separato di pochissimi k che viene caricato e impaginato solo nel momento in cui si finisce in quella pagina. Evidentemente c'è qualche problema di giovinezza nel software dei diversi lettori.

Il mio è un Sony PRS350 -- di potenza inferiore al Kindle o ad altri lettori più economici, ma di prezzo già medio-alto per via della marca. Quello della mia compagna è più potente (non ricordo il modello) e su quello ci sono tempi di risposta più veloci. Ma con il PDF si inciuccano entrambi. Ovviamente il PDF è un formato molto più pesante (al di là del numero di pagine) per via di tutti i tag interni di formattazione che sono molto ridondanti -- ePub è più pulito grazie ai fogli di stile.

Di sicuro, ogni eReader ha i suoi canoni per gestire i formati -- siamo tornati alla situazione della "guerra dei browser" agli albori di Internet (sito x Netscape o x Explorer)!

E, come per la rete, ci troviamo di fronte a due possibilità: o l'evoluzione degli standard verrà dettata "dall'alto" (dalla casa software) o dal "basso" (dagli utenti e le loro esigenze). Purtroppo, credo che i librigame restano una nicchia troppo piccola a livello globale perchè possano dettare come prenderanno piega gli standard. Perciò, o uscirà uno standard consono a gestire librigioco più evoluti (variabili, condizioni, ecc) oppure finirà che si crearanno dei software appositi che alla fine si intrecceranno tra le varie piattaforme creando un nuovo standard.

Quest'ultima ipotesi non è così assurda. Ho visto che ci sono motori per creare videogiochi che, alla fine, possono esportare il gioco per PlayStation, X-Box e anche Wii (si scrive così?) -- investendo energia si può fare tutto, basta che il gioco valga la candela. Se lo sforzo nasce nell'open source, la cosa è ancora più fattibile.

Credo che per le avventure testuali questo tipo di evoluzione sia più facile perchè la maggior parte degli sviluppatori di AT sono al contempo programmatori. Nel mondo dei librigioco mi pare di capire che la maggior parte dei creativi siano scrittori. Quindi, o si mettono in gioco una serie di programmatori motivati, o la risposta dovrà venire dal settore commerciale.

Prima dello sparatutto in prima persona c'era il pensatutto in seconda persona.

Tristano
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