Forse ti sfugge che la maggior parte dei Librogame "classici" altro non sono che mini-giochi di ruolo da giocare in solitario. Dal gioco di ruolo prendono la creazione la gestione del personaggio attraverso caratteristiche numeriche (resistenza a zero = morto), la gestione del personaggio e dell'equipaggiamento attraverso il foglio del personaggio e il sistema di combattimento con i dadi. Questo spiega anche perchè il fantasy sia il genere principale, visto che il gioco di ruolo nasce nel fantasy per poi abbracciare mille altri generi.

Sono mini-giochi di ruolo con il regolamento ridotto all'osso, super-semplificato.
Nella prima edizione italiana di D&D base addirittura per spiegare il gioco viene usata una mini-avventura in solitario che è strutturata esattamente come un Librogame, con i paragrafi relativi alle varie scelte e un foglio del personaggio con le caratteristiche e l'equipaggiamento. Tu mi dirai "ma allora che differenza c'è  con un gioco di ruolo"? Prima di tutto in un Librogame non c'è quello che oggi si chiama "free-roaming", il percorso del personaggio e lo sviluppo della storia sono legati al testo e infine il regolamento e la gestione non solo del personaggio ma anche dei combattimenti, per esempio, è molto più complessa e prevede un maggior numero di tiri di dadi.

Detto questo, non vuol dire che i Librogame debbano essere per forza strutturati in questo modo, avere un personaggio con certe caratteristiche, combattimenti e dadi, però diciamo che "storicamente" questo è stato un po' il filone principale del genere, di sicuro quello che ha avuto più successo. Si possono scrivere anche storie a bivi con un unico finale o storie a bivi con diversi finali senza alcun regolamento.

Al tempo su questo forum proposi una definizione di Librogame diversa da quello di Storie a Bivi (come SLTA), cioè consideravo un "Librogame" solo un libro a bivi che avesse sistema di gioco e di gestione del personaggio derivato da GdR.

Benvenuti tra di noi riivaa e Denethor !

Mimimmi ha scritto:

Tu mi dirai "ma allora che differenza c'è  con un gioco di ruolo"?/quote]

No, no, vai tra', non te lo dico :-).

Mimimmi ha scritto:

Prima di tutto in un Librogame non c'è quello che oggi si chiama "free-roaming"

Per free-roaming intendi un meccanismo simili a Fabled Lands dove il giocatore va "dove vuole" in base alla mappa?

Free roaming è una terminologia dei videogiochi, vuol dire che il giocatore e libero di girare per tutta la mappa del gioco e compiere qualsivoglia azione (vedi GTA, il videogioco che ha fatto del "free roaming" il suo punto di forza).

Calato nel nostro discorso il giocatore di ruolo è molto più libero di un giocatore di Librogame, di fronte ad una porta chiusa in un Librogame hai poche scelte dettate in modo dittatoriale dal testo (per esempio, hai la chiave o provi a sfondarla), il giocatore di ruolo invece può muoversi molto più liberamente e potrebbe per esempio decidere di recidere un tronco d'albero per sfondarla, oppure girare intorno alla casa per cercare un altra entrata, se ha una corda può provare ad entrare dal comignolo sul tetto, eccetera eccetera...

Comunque capisco la tua posizione, non la condivido, ma hai ragione nel dire che, per quanto poi i singoli regolamenti dei Librogame siano diversi, hanno tutti più o meno la stessa logica di gioco. Però è anche vero che ci sono stati tentativi di cambiare le logiche di gioco, ma non sempre hanno avuto successo. Ti cito, per esempio, la serie Faccia a Faccia che era strutturata per giocare in coppia o Blood Sword da giocare in gruppo (e qui lo stampo gioco ruolistico è molto forte).

Mimimmi ha scritto:

Free roaming è una terminologia dei videogiochi, vuol dire che il giocatore e libero di girare per tutta la mappa del gioco e compiere qualsivoglia azione (vedi GTA, il videogioco che ha fatto del "free roaming" il suo punto di forza).

Grazie per la precisazione. Allora avevo capito bene, anche in questo caso ci sono stati forti tentativi di calare questo nei librogame. Il più avanzato è proprio Fabled Lands del solito Morris.

Mimimmi ha scritto:

Calato nel nostro discorso il giocatore di ruolo è molto più libero di un giocatore di Librogame, di fronte ad una porta chiusa in un Librogame hai poche scelte dettate in modo dittatoriale dal testo (per esempio, hai la chiave o provi a sfondarla), il giocatore di ruolo invece può muoversi molto più liberamente e potrebbe per esempio decidere di recidere un tronco d'albero per sfondarla, oppure girare intorno alla casa per cercare un altra entrata, se ha una corda può provare ad entrare dal comignolo sul tetto, eccetera eccetera...

Beh, lo stesso limite c'è anche nei giochi per computer. L'unico modo per superarlo è avere a che fare con un giocatore umano che è in grado di rispondere a ogni evenienza. Questo fatto è talmente intrinseco del giocare contro un umano che si prende com'è. Il trucco dovrebbe essere nel fornirti il giusto numero di scelte da farti "sembrare" più libero di quello che in realtà non sei.
Non dimentichiamoci che i librogame sono per un target di ragazzi, all'epoca ci sembravano molto più vasti di quanto non siano in realtà. Credo che questo sia un concetto chiave da tenere bene a mente anche per il futuro.

Mimimmi ha scritto:

Comunque capisco la tua posizione, non la condivido, ma hai ragione nel dire che, per quanto poi i singoli regolamenti dei Librogame siano diversi, hanno tutti più o meno la stessa logica di gioco. Però è anche vero che ci sono stati tentativi di cambiare le logiche di gioco, ma non sempre hanno avuto successo. Ti cito, per esempio, la serie Faccia a Faccia che era strutturata per giocare in coppia o Blood Sword da giocare in gruppo (e qui lo stampo gioco ruolistico è molto forte).

Ma in nessun caso ci si lascia dietro quel "essere un derivato dei gdr" che, giustamente, hai indicato tu prima.
In pratica stiamo parlando di un prodotto anni '80 che ne emula uno anni '70...