Non ci siamo capiti. Se domani vado su un autobus e piglio uno a caso e gli chiedo: sai chi è Lara Croft? Quello MI RISPONDE.
Quelle che mi citi non le conosce sicuro, salvo non sia un buon appassionato. Più chiaro?
Ok, sono ignorante e parlo a sproposito, allora torniamo al discorso "storia" e neutro, meglio.

Aloona ha scritto:

Non ci siamo capiti. Se domani vado su un autobus e piglio uno a caso e gli chiedo: sai chi è Lara Croft? Quello MI RISPONDE.
Quelle che mi citi non le conosce sicuro, salvo non sia un buon appassionato. Più chiaro?

Ma chi è costei?  Quelle di Jegriva le conosco!

Trattare il tema videogiochi non ha senso. Il videogioco è un medium per maschi e usa i personaggi femminili nell'ottica del maschio, a prescindere da ciò che essi fanno. La serie Dead or Alive è naturalmente l'esempio principe, un picchiaduro con delle gnoccolone mostruose che tra l'altro Tecmo ha poi usato per farci dei veri e propri "servizi fotografici" (la stessa idea che Squaresoft ebbe con la loro Aki Ross, però naufragata insieme al film di Final Fantasy), nonché un gioco di beach volley che è praticamente soft porno digitale. Samus Aran non è un esempio: la sua identità femminile nacque più che altro come una sorpresa finale per chi completava Metroid rapidamente, e comunque è sempre mascherata sotto una machissima supertuta spaziale. Samus gode di rispetto da parte del giocatore, ma non ha un vero carattere: l'unico gioco in cui hanno cercato di svilupparne il carattere, guarda caso, è un gioco fallimentare e ha una trama banalissima.

In tutta la mia esperienza di videogiochi ho sempre visto i personaggi femminili inquadrati in ottica maschile: o proprio stereotipati, come nota Aloona (poco importa che Garnet e Yuna siano ben caratterizzate: sono delle bamboline sottomesse, com'è costume della tradizione giapponese), oppure comunque destinate ad un'utenza quasi totalmente maschile, e quindi inquadrate di conseguenza. Perché non importa che Jade di Beyond good and evil sia una donna ben caratterizzata e non stereotipata: è un avatar per giocatori maschi, lei e altre video-donne non sono pensate per l'immedesimazione di un giocatore donna. Anzi, la visione stessa del videogioco è talmente incentrata sul maschio, che la maggior parte dei giochi "pensati per le donne" sono imbarazzanti sotto quasi tutti i punti di vista; gli sviluppatori sono maschi e creano giochi che SECONDO LORO possono piacere alle donne, e di solito dimostrano di non averci capito niente

Il grande paradosso di Lara Croft è che sia stata usata come icona del Girl Power quando, in realtà, è solo l'ennesimo esempio di sfruttamento del corpo femminile: le sue tette sono servite da richiamo per i giocatori maschi, che comprando in massa il gioco hanno contribuito a renderla famosa. Se fosse stato per le donne, Lara Croft sarebbe rimasta nell'oblio dedicato alla maggior parte dei personaggi dei videogiochi

Aloona, che ne pensi dei personaggi femminili degli anime di Miyazaki? Ci tengo a sapere il punto di vista di una donna.

Se vuoi ti mando il racconto di cui ti parlavo, così mi dici che ne pensi. Non aspettarti granché, sono un mero principiante!