Mornon ha scritto:

    Ursha ha scritto:
    Non essendoci altri testimoni si può anche decidere di ignorare gli ultimi 10 minuti di gioco dato che  non hanno ancora scatenato nessun nuovo evento e cambiare la reazione del PG a quanto il master le ha fatto capitare, ma gli eventi ormai sono successi, Camelia Farnese non può evitare la sua cattura, quello sì sarebbe barare.

mmmhhh... non mi convince neanche questo.

Beh nei videogiochi di gdr (e non solo) si fanno salvataggi in continuazione (specie prima del boss finale di livello) e nessuno ha nulla da obbiettare al riguardo. Anche nei true path dei librogame alcuni si segnano punti di salvataggio (se ne parla proprio su questo stesso forum in un altro topic), quindi a mio parere ha senso anche per il gdr.

Mornon ha scritto:

Per me è come negli scacchi: ogni volta che muovi un pezzo, l'azione è quella e non può più essere cambiata... anche se sbaglia il master nell'applicazione delle regole...

Ecco in questo non sono d'accordo per tre motivi:
1. la differenza colossale fra scacchi e il gdr è che nel primo si è uno contro l'altro e o si vince o si perde, il gdr invece è un gioco collaborativo dove un gruppo cerca di superare delle difficoltà e il master dovrebbe essere una forza neutrale, non ostile;
2. nei gdr dagli anni settanta fino al D&D 3.5 si è continuato a cambiare le regole quindi nuovamente non è una partita di scacchi;
3. fino a prima delle cretinate new wave era considerata norma l'idea che il buon master deve saper aggiustare gli strani scherzi del caso per non rovinare l'avventura.

Da narratore: sto narrando Eres, un'ambientazione che ho scritto io stesso per GURPS praticamente è un mondo molto particolare con un livello tecnologico rinascimentale, psionica al posto della magia, poco metallo, animali strani ma non troppo implausibili.

Da giocatore: sto giocando un Space parecchio zingara, il mio personaggio è un contrabbandiere spaziale che gira per i pianeti comprando e vendendo sotto banco con dei momenti Ocean 11 notevoli.

kaltorak ha scritto:

Seconda avventura via email di Uno Sguardo nel Buio con Mornon: Il Figlio del Senzanome.

Riuscira` Marina di Ventimiglia, detta la Peste di Cittavecchia, a trovare l'antidoto per il veleno del Figlio del Senzanome prima che le marcisca la mano e poi tutto il corpo?

Effettivamente molto interessante come tema e anche come ambientazione

Io stranamente e sottolineo stranamente, ho ripreso a giocare con un gruppo di addirittura tre persone. Da un certo punto di vista spero che la crisi dei giocatori di Warhammer che sta colpendo il club continui almeno per un po'...
Vedremo come andrà a finire.

Invece Camelia Farnese dopo essersi lasciata sfuggire la sua nova nemica è per ora in pausa in attesa di nuova linfa per le avventure.

Mornon ha scritto:

Le partite a USNB con il Sor Umberto sono fighe.... ne verrebbero fuori degli ottimi librinostri, se solo trovassimo il tempo di buttare giu tutto in forma estesa...

E' proprio quello che stavo pensando, sarebbe bello vedere i resoconti delle partite.

In questo momento, o meglio nello ieri momento, ho avuto l'immenso piacere insieme alla mia fidanzata, di effettuare una trasferta vicino ad Arezzo, e più precisamente a casa del buon gpet, per una sessione di gioco a "La furia di Dracula" http://www.goblins.net/modules.php?name … mp;id=1969
Un gioco simpatico e abbastanza appassionante sullo stile del vecchio Scotland Yard della ravensburger

Gpet interpretava Dracula mentre io e la mia dolce metà animavamo i cacciatori di vampiri. Dopo un avvio un pò lento, causa necessità di assimilare le regole (peraltro piuttosto semplici) e sviluppare una strategia, la partita s'è fatta avvincente e un paio d'ore dopo s'era riusciti a incastrare lo sfuggente Dracula ad Amburgo e gia vibrava nella nostra mano il paletto di frassino; tuttavia con un colpo di culo degno di un abitante di sodoma Gpet ha pescato una carta evasione, e poco dopo ci ha spazzato via a venezia (@#!*).

Un gioco veramente carino nella sua semplicità.