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40 Anni di Lupo Solitario in Italia: quale, tra i volumi della serie Ramas (Kai), è il tuo preferito?

I Signori delle Tenebre - 18.1%
Traversata Infernale - 32.7%
Negli Abissi di Kaltenland - 17.1%
L'Altare del Sacrificio - 9%
Ombre sulla Sabbia - 12.1%
Non so/Non riesco a scegliere - 11.1%

Voti totali: 199

dettaglio libro

titolo La Leggenda del Lago Verde
volume 9
titolo originale La Leggenda del Lago Verde
serie Dedalo Vincent Books
autore/i Fabio Micconi
Marco Bratovich
illustratore/i Francesco Mattioli
Marco Bratovich
traduttore/i
paragrafi 202
genere Mistery/Horror
protagonista/i Un campeggiatore sul Lago Verde
trama Un weekend di campeggio in una nebbiosa pineta senza conoscere nessuno, sarà probabilmente una noia mortale. A meno che un mistero non aleggi sulle acque immobili del Lago Verde. Una Mano - si sussurra - si aggira nella notte in cerca di un corpo. Se senti un formicolio alle spalle è segno che sarà il tuo turno, ti agguanterà e farai una brutta fine. Ma è solo una leggenda, no? Una scusa per aggirarsi nei dintorni e ficcanasare. Eppure, tu sai bene che a volte le leggende possono nascondere misteriosi e arcani poteri... Solo se sarai pronto a tutto potrai scoprire cosa si nasconde dietro la Leggenda del Lago Verde!
note In appendice il racconto-game "Toy Gun Wars" di Adriano Donato La Vitola!
Edizioni
Vincent Books2024
media voto
7.5
Per questo libro é presente 1 recensione (leggi recensione)

commenti
anonimo
8
2024-12-26 11:44:52
Ottimo titolo
Ben scritto e ben strutturato. La storia prende ed è tutt'altro che "per bambini" nonostante la giovane età del protagonista. Tanti e sensati i possibili finali. Davvero un bel librogame!
Anima di Lupo
7
2025-06-11 14:14:34
Opera ben progettata
I libri della collana Dedalo sono tutti volutamente semplici, con regolamenti scarni e talvolta assenti ma questo nono volume va un poco controcorrente e punta su un uso ampio di oggetti e un utilizzo frequente dei vari registri di gioco. Ciò nonostante alcuni punti appaiono poco sfruttati. La trama è intrigante e il suo aspetto nostalgico colpisce. Anch’io, come scrive gpet nella sua dettagliata recensione, ho molto apprezzato il fatto che gli autori abbiano lasciato campo aperto al lettore sulla questione della magia di Scott: cioè che essa possa essere allo stesso tempo una vera magia e un’espansione della sua immaginazione (e dunque la magia non esisterebbe in questo caso). Questa non solo è una finezza a favore del lettore ma è anche un richiamo alla nostra adolescenza quando “ci credevamo davvero” in certe magie.
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