Blood Sword: interpretazione incantesimi Stregone
Salve a tutti!
Dopo tanto tempo, ho ripreso in mano Blood Sword per giocarlo con mia moglie e abbiamo un dubbio piuttosto importante. Uno Stregone può tenere infatti in memoria un numero di incantesimi vario e per ognuno di questi, la sua Energia Mentale scende di un punto. Averlo in memoria serve a poterlo utilizzare immediatamente in combattimento (quindi al Tempo 1) altrimenti, dicono le istruzioni, lo Stregone dovrà impiegare un Tempo completo per portare alla mente l'incantesimo.
Il problema è: se io ho in mente l'incantesimo X e lo utilizzo in combattimento, è necessario riportarlo di nuovo alla mente impiegando un Tempo intero?
La nostra interpretazione è no, perchè altrimenti non si spiegherebbe perchè sia possibile poterlo utilizzare al Tempo successivo con un bonus di +1 nel caso in cui l'esecuzione (2D6 vs Energia Mentale) fallisca.
Siete d'accordo?
Grazie!
Ultima modifica di: Salk Giu-11-12 12:21:48
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Re: Blood Sword: interpretazione incantesimi Stregone
Grazie tyorl!
Figurati che mia moglie è svedese (ma parla italiano meglio di me).
Ho già anche provveduto oggi stesso ad apportare le correzioni al libro 1 della serie trovate nel Topic "Errata" (purtroppo la prima volta non l'avevo notato perchè il sito offre una sezione Errata ma non ha inserito le correzioni de "Il Labirinto di Krarth").
La serie piace anche a me, nonostante la brutta traduzione in Italiano.
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Re: Blood Sword: interpretazione incantesimi Stregone
Salk ha scritto:Il problema è: se io ho in mente l'incantesimo X e lo utilizzo in combattimento, è necessario riportarlo di nuovo alla mente impiegando un Tempo intero?
Io credo che, proprio per la regola che hai citato tu, nello stesso combattimento si possa riutilizzare. Terminato lo scontro va ovviamente richiamato alla mente perché è stato impiegato. L'alternativa sarebbe che puoi tenere a mente lo stesso incantesimo 2 volte, impiegando quindi 2 punti di energia mentale, e che se fallisci il primo incantesimo puoi lanciare il secondo, uguale, che avevi memorizzato. Tieni conto che le regole iniziali di bloodsword sono in più di una circostanza incomplete e sommarie, e quindi soggette a interpretazioni e non chiarissime. Benvenuto su LGL!
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Re: Blood Sword: interpretazione incantesimi Stregone
Ho studiato il caso ed effettivamente questo risulta una sorta di area grigia delle regole. A occhio direi che l'incantesimo lanciato si "cancella dalla mente" dello Stregone, ma meglio aspettare il guru Adriano che dovrebbe avere un'opinione più cogente...
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM http://www.caponatameccanica.com
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Re: Blood Sword: interpretazione incantesimi Stregone
Io l'ho sempre interpretato come Salk, per questo esatto motivo:
Salk ha scritto:perchè altrimenti non si spiegherebbe perchè sia possibile poterlo utilizzare al Tempo successivo con un bonus di +1 nel caso in cui l'esecuzione (2D6 vs Energia Mentale) fallisca.
Si carica l'incantesimo che andrà ad occupare un ipotetico slot in memoria, fruibile senza limitazioni nello scontro in cui si sceglie di farne uso. Concluso il combattimetno dobbiamo ricaricarlo e così via.
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Re: Blood Sword: interpretazione incantesimi Stregone
Grazie per il benvenuto, Prodo (tra l'altro, gran macchina il C64)!
Comunque dopo una riflessione che coinvolge anche il bilanciamento del personaggio, direi che la nostra interpretazione iniziale è quella più logica.
Ma c'è un'altra area "grigia" sempre a proposito dello Stregone: nel libro si dice, parlando del processo in cui lo Stregone può ritentare lo stesso incantesimo fallito con un bonus cumulativo di 1 punto per ogni tempo, che "Se il processo si interrompe (ad esempio, se sei attaccato) poi devi ricominciare da capo."
Questo come lo interpretate voi? Il mio background AD&D mi dice che la parola "attaccato" dovrebbe essere cambiato con "ferito" perchè altrimenti un giocatore singolo che usa uno Stregone non avrà mai la possibilità di beneficiare del progressivo "-1" alla difficoltà perchè sarà sempre in prima fila in mezzo alla battaglia e, quindi, sempre attaccato.
Inoltre quel "ricominciare da capo" è ambiguo: si intende richiamare l'incantesimo alla mente di nuovo impiegando un Tempo (e questo sarebbe solo accettabile se la parola "attaccato" viene cambiata con "ferito") oppure il processo di facilitazione della pronuncia dell'incantesimo?
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Re: Blood Sword: interpretazione incantesimi Stregone
Il problema è: se io ho in mente l'incantesimo X e lo utilizzo in combattimento, è necessario riportarlo di nuovo alla mente impiegando un Tempo intero?
La nostra interpretazione è no, perchè altrimenti non si spiegherebbe perchè sia possibile poterlo utilizzare al Tempo successivo con un bonus di +1 nel caso in cui l'esecuzione (2D6 vs Energia Mentale) fallisca.
Il regolamento non dice che l'incantesimo si cancella dalla mente e che deve essere ricaricato, parla solo del secondo passaggio cioè il "pronunciamento" dell'incantesimo, che avviene dopo averlo richiamato alla mente.
Neanche la versione originale dice che l'incantesimo si toglie dalla mente anche se pronunciato.
Quindi direi che un incantesimo rimane in mente per tutta la durata del combattimento, anche se riesci a farlo funzionare, e non serve riportarlo di nuovo alla mente.
Ma c'è un'altra area "grigia" sempre a proposito dello Stregone: nel libro si dice, parlando del processo in cui lo Stregone può ritentare lo stesso incantesimo fallito con un bonus cumulativo di 1 punto per ogni tempo, che "Se il processo si interrompe (ad esempio, se sei attaccato) poi devi ricominciare da capo."
Questo come lo interpretate voi? Il mio background AD&D mi dice che la parola "attaccato" dovrebbe essere cambiato con "ferito" perchè altrimenti un giocatore singolo che usa uno Stregone non avrà mai la possibilità di beneficiare del progressivo "-1" alla difficoltà perchè sarà sempre in prima fila in mezzo alla battaglia e, quindi, sempre attaccato.
Inoltre quel "ricominciare da capo" è ambiguo: si intende richiamare l'incantesimo alla mente di nuovo impiegando un Tempo (e questo sarebbe solo accettabile se la parola "attaccato" viene cambiata con "ferito") oppure il processo di facilitazione della pronuncia dell'incantesimo?
L'errore secondo me sta nella parte tra parentesi: il libro da solo un esempio senza specificare gli altri casi in cui il processo si interrompe. A logica, un altro esempio è la riuscita di un incantesimo.
In entrambi i casi comunque (ferita o riuscita dell'incantesimo) il processo si interrompe.
In ogni caso, "Attaccato" non dovrebbe essere interpretato come "ricevere un attacco", ma come "essere colpiti da un attacco". Cioè, quando il personaggio è colpito da un attacco il processo si interrompe.
La versione originale dice:
"If the spellcasting process is interrupted (for example, you take a round out to dodge or fight) then you have to go back to stage one".
Tutto sta ad interpretare "out to dodge or fight": dodge significa schivare, scansare. Il corsivo è per entrambe le parole, sembra che dodge or fight sia inteso come difendersi o combattere a mani nude.
Infatti, al punto successivo, è scritto: "If Ragnarok has stopped trying to cast the spell in order to fight, and then started trying again the Round after that, he would have had to start with a two Dice+4 roll again".
Cioè interrompere il processo è da intendersi come "fare qualsiasi altra cosa invece che concentrarsi sull'incantesimo" (tipo difendersi, lottare a mani nude, ma anche essere colpiti).
Ricominciare da capo significa ricominciare senza il -1 di bonus. Ad esempio:
- pronunci un incantesimo, lanci 2D ma fallisci. Non vieni colpito.
- pronunci nuovamente l'incantesimo, lanci 2D-1 ma fallisci. Non vieni colpito.
- pronunci nuovamente l'incantesimo, lanci 2D-2 ma fallisci. Non vieni colpito.
- pronunci nuovamente l'incantesimo, lanci 2D-3 ma fallisci. Vieni colpito.
- pronunci nuovamente l'incantesimo, ora devi lanciare nuovamente 2D per farlo funzionare.
Quindi iniziare da capo è relativo al processo di facilitazione.
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Re: Blood Sword: interpretazione incantesimi Stregone
mi pare filare tutto...
addirittura mi pare il caso che
Adriano ha scritto:Cioè interrompere il processo è da intendersi come "fare qualsiasi altra cosa invece che concentrarsi sull'incantesimo" (tipo difendersi, lottare a mani nude, ma anche essere colpiti).
sia finanche esagerato (nel senso buono). Se il testo originale non lo prevede, io direi che anche essere colpiti non vale a far perdere la concentrazione, ma solo "aver fatto un'altra azione" nel turno di gioco.
che ne dite?
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