il tuo libro sta nei librinostri ? (che giro di parole!)  come si chiama semmai?

Per quanto riguarda la forma della scrittura (non necessariamente interattiva) i consigli che do sono gli stessi ripetuti "ad nauseam" dal Duca Carraronan e da Gamberetta nei rispettivi blog (ovvero Baionette Librarie e Gamberi Fantasy: scrivi ciò che conosci e mostra invece di raccontare.
Io ad esempio nello scrivere l'incipit di RV8 mi sono più volte fermato per chiedere consiglio a un mio amico che conosce abbastanza bene il mondo dei Vichinghi. Questo perché, pur presentando elementi dichiaratamente fantasy, la storia si svolge in Svezia tra l'ottavo e il decimo secolo. Quando poi mi trovo a descrivere qualcosa (sia un combattimento o un personaggio) cerco sempre di dare al lettore elementi concreti piuttosto che giudizi apodittici.

Per quanto riguarda la sostanza io trovo fondamentalmente fastidiosi sia i librigioco con il true path, sia quelli a mappa. Nei primi è frustrante essere costretti a immaginare quello che l'autore (spesso in maniera alquanto arbitraria) ha deciso essere necessario per la riuscita ottimale della missione; i secondi indicano generalmente scars(issim)o impegno a curare una trama coerente. Insomma, se non fosse chiaro vi dico io che Livingstone e Brennan mi stanno abbastanza antipatici sotto questo aspetto.
Invece apprezzo molto i librigioco che possono essere terminati senza passaggi obbligati, a meno che ovviamente non si crepi per strada. Come compromesso mi pare ottima l'idea di finali multipli dipendenti da scelte del giocatore o da avvenimenti nel corso della narrazione (tipo RV4 e soprattutto RV5). Per quanto riguarda gli oggetti e le parole d'ordine cerco sempre di mettere più di un utilizzo possibile per ciascuno di essi, con esiti più o meno felici.

Concludo, mio fedele editor, ripromettendomi di leggere al più presto la tua storia. Se pensavi di essere stato severo tu con me, preparati a ricrederti.
Buonanotte!

Anche io ho vissuto la scoperta di Baionette e Gamberi fantasy come un epifania. Leggere i commenti e gli articoli su quei due siti mi ha rivelato quanto male scrivessi e quali errori grossolani commettessi ogni volta che mi mettevo alla tastiera.
Questo non vuol certo dire che ora non commetto più questi errori. Spesso, anche dopo numerose riletture, scopro di aver perseverato nella strada della cattiva scrittura. Questo mi porta alla riflessione che, se a valle deve esserci la volontà di migliorarsi e l'umiltà di capire le proprie deficenze, a monte deve esserci una carogna col dente avvelenato (editor o playtester, chiamatelo come volete) che deve smembrare la tua creatura senza aver paura di farle male.

P.S. perchè non copincolli qui le considerazioni fatte da Seven e dal sottoscritto nel thread di mizar relative alla scrittura?

P.P.S. più che parlare di scrittura in generale (per quello ci sono altri siti) io preferirei discutere di scrittura a bivi o interattiva. Infatti ritengo che non tutte le regole valide per la letteratura classica siano anche necessariamente valide una volta trasposte in quella a bivi.

gpet74 ha scritto:

P.S. perchè non copincolli qui le considerazioni fatte da Seven e dal sottoscritto nel thread di mizar relative alla scrittura?

Non ho capito cosa intendi. Stiamo parlando di queste e seguenti, giusto? Cioè, le devo inserire nel primo post? O semplicemente fare un post aggiuntivo nel corpo del thread?
Te lo chiedo solo perché, nel secondo caso, potrebbe farlo chiunque e non solo l'iniziatore della discussione AKA il sottoscritto!

Rygar ha scritto:

Concludo, mio fedele editor, ripromettendomi di leggere al più presto la tua storia. Se pensavi di essere stato severo tu con me, preparati a ricrederti.
Buonanotte!

Non aspetto altro, davvero! Critiche, domande e tutto quel che vi passa in testa! Ci vediamo qui!

Il libro di Andrea Angiolino "Costruire i libri-gioco" è utile a riguardo? Qualcuno l'ha letto?