Re: CONCORSO I Corti di Librogame's Land - 2nda Edizione
In effetti, sembra che il primo posto sia ormai "prenotato", mentre la battaglia per il secondo/terzo e' ancora da giocare...
In ogni caso devo dire che i lavori di quest'anno sono tutti interessanti e si notano dei segnali di miglioramento, nel senso che ogni racconto presentato presentava almeno un punto forte o un'idea innovativa.
Anzi, addirittura, questo aumento del livello medio ha portato al fenomeno che non basta piu' puntare tutto su "un punto forte" e contentarsi di sbrigare le altri fasi del librogame al meglio.
Ad esempio s'e' notato che molti hanno sottovalutato la revisione del testo, con refusi e frasi incongruenti, ma ormai gli utenti sono diventati esigenti e notano queste cose... come non passano piu' facilmente come una volta le spiegazioni inverosimili o troppo banali nella storia.
Chiaramente il concorso e' sempre aperto anche a chi vuole solo divertisi ma, per garantirsi l'accesso al podio, ormai bisogna curare bene tutto.
Se notate, La notte di Yig, sebbene di ambientazione parecchio "standard" e' praticamente l'unico cui sono stati riconosciuti universalmente DUE componenti di forza: una scrittura eccellente e un meccanismo di gioco ben pensato.
Tutti gli altri racconti sono stati lodati spesso per 1 punto di forza (chi le trovate di gioco, chi l'umorismo o l'atmosfera...) ma sempre con piccole critiche da fare sugli altri aspetti del librogioco... (*)
(*)Preciso che l'ultimo racconto "Beowulf (...lupo beone?)" non l'ho ancora letto, quindi potrebbe non rientrare nelle mie considerazioni.
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Re: CONCORSO I Corti di Librogame's Land - 2nda Edizione
Seven_Legion ha scritto:Anzi, addirittura, questo aumento del livello medio ha portato al fenomeno che non basta piu' puntare tutto su "un punto forte" e contentarsi di sbrigare le altri fasi del librogame al meglio.
Ad esempio s'e' notato che molti hanno sottovalutato la revisione del testo, con refusi e frasi incongruenti, ma ormai gli utenti sono diventati esigenti e notano queste cose... come non passano piu' facilmente come una volta le spiegazioni inverosimili o troppo banali nella storia.
Tutti gli altri racconti sono stati lodati spesso per 1 punto di forza (chi le trovate di gioco, chi l'umorismo o l'atmosfera...) ma sempre con piccole critiche da fare sugli altri aspetti del librogioco...
Io penso invece che una buona scrittura e caratterizzazione dei personaggi possa far piacere anche una storia non molto originale (quante storie originali leggete ogni anno? I romanzi si ripetono, i fumetti si ripetono, i film si ripetono. Eppure Avatar è un buon modo di ripetersi, i film catastrofici e i cinepanettoni no). Per esempio: non voglio fare diffamazione o screditare o offendere qualcuno, ma secondo me l'autore di Faro d'argento si è bruciato un buon racconto e una buona impostazione di gioco con una scrittura e dei dialoghi sgangherati. Nel complesso credo che quel racconto avrebbe ricevuto il mio secondo posto, se fosse stato scritto meglio, perché è il tipo di LG che mi piace giocare.
Io sottolineo gli errori principalmente perché credo che, in vista della raccolta in volume, sia giusto che non rimangano errori di battitura e formattazione; lo stile, chiaramente, rimane quello che è per tutti, e non lo attribuirei alla mancata revisione (anche se è evidente che 8 racconti su 9 non sono stati riletti e corretti a sufficienza; guarda caso, il più curato è anche quello finora più apprezzato).
Credo anche che in un racconto così breve sia difficile non puntare tutto su un unico "punto forte": bilanciando tutte le parti si rischia di accontentare tutti gli aspetti tecnici e di deludere però con la somma delle parti. Insomma, non si può scrivere Il regno di Wyrd o Scontro mortale in 40 paragrafi e 18 pagine. Trovo sensato che quasi tutti gli autori abbiano cercato di trovare un'idea originale e di svilupparci intorno quasi tutto il racconto; ironicamente, però, il racconto ritenuto migliore è anche quello complessivamente meno originale, ma più "classico" e bilanciato. Per questo ritengo che il concorso debba anche vedersi come una carrellata di spunti, di proposte, di deviazione dalla "norma" dei vecchi librogame: ripetere la formula di Lupo Solitario o Dimensione Avventura funziona sempre, e "purtroppo" noi che siamo cresciuti con quelle formule tendiamo ad essere attratti dai racconti che più le imitano. L'originalità, inevitabilmente, si porta dietro tutti i problemi inerenti al battere nuove strade tentando di non allontanarsi troppo da quella vecchia. Penso che la lezione emersa da questo concorso sia questa.
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Re: CONCORSO I Corti di Librogame's Land - 2nda Edizione
Squeck! ...ma quindi "La notte di Yig" l'hai interpretato come un racconto che ricalca i classici andando quindi sul "sicuro" mentre gli altri hanno preso strade piu' sperimentali beccandosi le conseguenze?
Non ho abbastanza conoscenza in materia per potermi esprimere con sicurezza, comunque a me sembrava che gli altri racconti hanno peccato su aspetti che non c'entrano molto sulla questione -solidita' VS innovazione- (che pure e' un argomento degno di approfondimento).
Semplicemente hanno buttato li certe cose sottovalutando che la sfida si sarebbe decisa "ai punti" e su tutti gli aspetti del libro.
Magari ho una storia buonissima, poi pero' ti metto il classico Zombi che ti attacca "perche' e' uno Zombi", mentre oggi la gente comincia a chiedersi "ma che c'entra uno Zombi in questo posto"?
Siamo abbastanza concordi, comunque, quando entrambi diciamo:
Seven ha scritto:sono diventati esigenti e notano queste cose... come non passano piu' facilmente le spiegazioni inverosimili o troppo banali nella storia.
Ego ha scritto:Faro d'argento si è bruciato (...) con una scrittura e dei dialoghi sgangherati.
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Re: CONCORSO I Corti di Librogame's Land - 2nda Edizione
Seven_Legion ha scritto:Blurb... ma quindi "La notte di Yig" l'hai interpretato come un racconto che ricalca i classici andando quindi sul "sicuro" mentre gli altri hanno preso strade piu' sperimentali beccandosi le conseguenze?
Non ho abbastanza conoscenza in materia per potermi esprimere con sicurezza, comunque a me sembrava che gli altri racconti hanno peccato su aspetti che non c'entrano molto sulla questione -solidita' VS innovazione- (che pure e' un argomento degno di approfondimento).
Semplicemente hanno buttato li certe cose sottovalutando che la sfida si sarebbe decisa "ai punti" e su tutti gli aspetti del libro.
Magari ho una storia buonissima, poi pero' ti metto il classico Zombi che ti attacca "perche' e' uno Zombi", mentre oggi la gente comincia a chiedersi "ma che c'entra uno Zombi in questo posto"?
Ma non vedo nessun racconto che sia arrivato a questi estremi di gratuità. Dietro a tutti i racconti c'è una logica e una coerenza interna; semplicemente alcuni autori sapevano abbastanza come muoversi all'interno della loro idea, mentre altri per "rimpolparla" sono ricorsi a dei cliché di trama, di dialogo e di descrizione che non hanno saputo adattare al proprio stile e ai propri scopi (il cattivone che fa "Aaaaaahahahahahaha", per esempio). Quello che dici tu è del tipo: "L'avventura si svolge in un vecchio castello, quindi DEVE esserci un vampiro". Ma in questo concorso mi pare che nessuno abbia ragionato così; semmai, qualcuno ha detto "ora io vorrei mostrare questo, che è tutta farina del mio sacco", ma non gli è venuta nessuna idea personale su COME mostrare quella cosa e allora ha ricalcato schemi "topici" di dialogo, ecc.
Riguardo a La notte di Yig, penso sempre che l'autore abbia trattato qualcosa che gli piace e che non sia andato "sul sicuro" perché pensava che così sarebbe andato incontro ai gusti del pubblico. Ma è anche vero che, insieme a Faro d'argento, è il racconto con regolamento e struttura più vicini ai librogame "classici" (Beowulf ci si avvicina ma usa un approccio più personale). E sono convinto che questo abbia fatto appello all'esperienza di molti lettori in materia di librogame: vedi per esempio le preferenze di quasi tutti per un tipo di regolamento che prevedesse di aggiornare dei punteggi o di tirare almeno un dado, mentre l'approccio "a Settimana Enigmistica" o addirittura a bivi liberi non ha riscontrato grande successo. Mi chiedo quali sarebbero invece le preferenze di un lettore completamente "vergine" riguardo al genere dei libri-gioco (anche se ho paura ma anche molti motivi di pensare che, in un'ipotetica votazione di "niubbi" totali e di giovane età, avrebbe vinto Io sto in crisi )
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EGO
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Re: CONCORSO I Corti di Librogame's Land - 2nda Edizione
Ci stavo riflettendo anche io su come La Notte di Yig è forse il racconto meno "sperimentale" a livello di intenzioni (che poi sia realizzato benone, siamo tutti d'accordo). Negli altri racconti, ci sono molti aspetti decisamente inusitati nel "canone EL":
Golem: il doppio personaggio, la mitologia ebraica, la struttura quasi da gioco da tavolo
Faro d'Argento: una struttura fortemente narrato-centrica, l'ambientazione scolastico-fantascientifica
Collector's Item: struttura libera a bivi, diceless, "pencil-less", i numeri dei paragrafi giustificati narrativamente
La Lettera: struttura a mappa, unità di luogo, gameplay "myst-ico", diceless, "fightless", l'uso del narratore inaffidabile e delle pagine di diario
Beowulf: diceless, flashback giocabile, un combattimento scriptato di 20 paragrafi.
Forse la Notte di Yig è il racconto meglio recepito in quanto non s'è avventurato in "terreni perigliosi e sconosciuti" al lettore. Poi, personalmente, non ho visto tanta differenza di qualità fra questo e La Lettera o Collector's Item ad esempio... (il tiro di dadi finale di Yig ancora non mi va giù per niente).
(fermor estando che La Trappola di Mornon rimane il raccontogame più bello apparso in entrambe le manifestazioni... univa la sperimentazione spinta (il riutilizzo dei paragrafi) con una cura della forma davvero imperfettibile)
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Re: CONCORSO I Corti di Librogame's Land - 2nda Edizione
in ogni caso sono felice che le raffiche di critiche reciproche ci spingano tutti verso l'eccellenza..
se dovessi ripartecipare farei di tutto per evitare un refuso o un'incongruenza.. anche solo per evitare i soliti criticoni (come me)..
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM http://www.caponatameccanica.com
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Re: CONCORSO I Corti di Librogame's Land - 2nda Edizione
Jegriva ha scritto:Credo che il genere fantascientifico e quello steampunk in particolre abbiano un problema: richiedono spiegazioni. Richiedono taaante spiegazioni e, qualora anche il povero scrittore si smazza a rendere il tutto consistente e plausibile, probabilmente ha già ammazzato il ritmo...
Mah, non direi. I librogame del mondo di Asimov, durante l'avventura, in realtà hanno di fantascientifico soltanto la presenza di astronavi, computer e la classica roba tecnologica che ti aspetti nella sci-fi. Se non ci fossero antefatti e background, anch'essi sarebbero una fantascienza "all'acqua di rose", di cui dici che è fantascienza solo perché viaggiano nello spazio: sui vari pianeti persistono abbigliamenti e usanze persino medievali. Anche per questo non ho premuto troppo sull'ambientazione nel valutare i racconti, compresi quelli sci-fi: è fantascienza per la presenza di quegli elementi ipertecnologici e probabilmente irrealizzabili. Poi siamo anche in un'epoca in cui si taccia Avatar di essere fantascienza cattiva o banale perché i protagonisti alieni sono umanoidi; ho però il sospetto che, se in uno dei Corti ci fosse stato un alieno con quattro braccia e sei occhi, qualcuno avrebbe detto che è banale.
Quindi ritengo che la mancanza di dettagli nelle ambientazioni sia quasi ovvia, visto lo spazio limitato e il fatto che lo scopo non era creare universi asimoviani o tolkeniani, ma dei racconti-gioco riconducibili ad un genere letterario imposto dall'alto.
Lo steampunk lo ritengo troppo legato all'impatto visivo per potersela cavare così facilmente, a meno di non riempire i paragrafi delle parole "leva", "tubo", "valvola" e "vapore". Ma visto che non ho letto libri steampunk ma solo visto film e videogiochi, potrei anche sbagliarmi.
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