mike all angel ha scritto:

Molto interessante soprattutto la disamina dei titoli non anglofoni, di cui in Italia sappiamo sempre molto poco.

Mi hai rubato le parole di bocca.
Molto interessante anche l'annotazione su Keep of the Lich Lord. FL 3 era previsto per settembre-ottobre, invece Morris e Thomson hanno virato netti su quello. Ho l'impressione che megara chieda un po' troppi soldini per le sue applicazioni, a fronte di una qualità non eccelsa, a quel che vedevo sul forum qualche mese addietro, quindi sarà interessante quanto renderà una applicazione a sé stante e magari un po' meno costosa...

E' anche vero che l'invenzione librogame deve conoscere i suoi sviluppi: la macchina non è rimasta agl'anni trenta, s'è evoluta... Se in Italia si preferisce la videoavventura, non credo che sia miopia italiana: da un certo punto di vista è sinonimo del fatto che si ami un'autentica novità -le videoavventure, in fondo, cos'hanno fatto se non prendere un librogame e fornire l'avventura con colori, interazione e sensazione virtuale...? Questo è molto di più, potremmo dire.
Vado molto più fiero del fatto che, anche in Italia, il fenomeno abbia voglia di emergere sotto nuove forme, come vedo confermato dal forum che elenca alcune novità del mondo interattivo: questo è sinonimo di coraggio e vera volontà di dire che i pc non possono trattare la materia 'narrativa' con la stessa efficacia.
Anche a me piacerebbe rivedere le mille serie LG, ma questo succederà quando si comprenderà che la Narrativa Interattiva è un universio misterioso, affascinante e immenso... Soprattutto, un universo Narrativo -ed è bene specificarlo. Il LG deve evolversi e maturare, e le nostre curiosità dovrebbero essere in questo mancato coraggio: anzitutto editoriale... Perché v'assicuro che molte cose sono state taciute per il semplice fatto che 'il target è questo punto e basta'. Solo Jackson ha avuto il coraggio d'osare, ma se lo poteva permettere perché era il padre fondatore stesso della serie e dell'invenzione LG. Oltre al sogno borgesiano di fare d'una narrazione un labirinto, miriadi d'invenzioni aspettano dei coraggiosi di turno: che vogliono guardare in faccia, non un lato della Narrativa, ma la Narrativa stessa, nel suo naturale evolversi.
Non mi stancherò mai di ripetere che il personaggio è morto.

In merito all'estero, sarei curioso delle novità.
Quel che intendo è che un libro-gioco è più in generale un libro che 'mi stimola' e non mi tiene lì come un pupazzo, uno spettatore passivo; non so: un libro che mi parla d'una foresta, ad esempio, indicandomela semplicemente come 'foresta', e poi mi dice, a fine paragrafo: come l'hai immaginata?
1- Una selva dantesca.
2- Una jungla.
3- Un ridente bosco di campagna.,
e le scelte successive fossero condizionate da questo approccio iniziale, suppongo che mi potrebbe indurre all'acquisto più d'un Lg, di cui conosco pregi e difetti. Questa assodata invenzione potrebbe stupirmi solo se portata all'eccesso, ma operazioni superiori a Sortilegio!, la vedo dura; il rimpianto più grande che ho è quello di non aver mai letto 'La Creatura del Male', il più bello a detta di molti.
In S. Jackson troviamo la formula LG slegata dal concetto 'prodotto per bambini', ed è di certo l'autore più grande che ci sia... Dovrebbe tornare a scrivere; lo convinciamo tutti insieme, facendogli sentire la nostra voce da qui...? :-)

Purtroppo è verissimissimo: come a dire che ogni volta che si sceglie nella vita, stiamo giocando... :-)
Che la vita è anche un gioco, è vero, che lo è sempre, è falso. E poi, lo stesso intreccio tanto decantato nell''800, non è forse un modo di crear bivi alla storia, un modo per giocare con essa e il lettore...?
E' ridicolo che tutto questo sia svilito quando entra in gioco il Lettore in vece del pg.
Basta, vado a protestare a Palazzo Chigi...!