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Librogame in versione variant o deluxe: cosa ne pensate?

Qualcuno pensa di partire???

Re: Qualcuno pensa di partire???

Intanto come avevo detto pure Francia e Germania iniziano a tremare, e stendiamo un velo pietoso sul portogallo ...

Insomma l'europa, ora come ora, è come una fogna c'è merda un pò ovunque... Speriamo di non affogarci...

Prodigo pompiere con estintore a benzina :*

purpe
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Re: Qualcuno pensa di partire???

dovevo intervenire già da parecchio, ma per una cosa o per l' altra ho tirato per le lunghe...

e volevo tornare al concetto dell' altro mio intervento: "se hai veramente voglia di sbatterti, è veramente difficile che rimanisenza soldi".

io lavoro su verbania e novara: sicuramente una zona non infelice, ma comunue non èil veneto, non è la brianza, non è milano (dove ci sono aziende di un certo tipo, studi commerciali, notarili e commerciali di n certo tipo, ecc).
beh, NONOSTANTE la crisi, io sono in forte crescita, il mio collega è in forte crescita, il mio capo in forte crescita. i nostri colleghi di altre agenzie sono in crisi.

perchè? non perchè siamo più belli, non perchè abbiamo una zona migliore (l' ho detto prima), non perchè siamo più fortunati... perchè ci facciamo un culo  così, e abbiamo una sana mentalitá imprenditoriale.

ciò vuol dire che alle 18,30 io non vado a casa... passo dall' ufficio a fare 2 conti su come è andata la giornata, e a prepararmi le visite del giorno dopo. in pausa pranzo io non vado a mangiare: resto in ufficio a guardare le statistiche, le proiezioni, a fare analisi dei miei dati. il sabato non vado a sciare: mi vado a rileggere tutte le circolari, a provare tutte le novità, i nuovi prodotti, provo materialmente ad usare io le cose su cui dovrò fare assistenza!
non dico mai "eh, ma io sono il tecnico", quando sono fuori come consulente e c' èmagari da farsi un mazzo così per un problema commerciale, nè rispondo "mi perdoni non lo so: io sono solo il commerciale", quando sono fuori nell' altra veste e c' è da rompersi la testa su un problema tecnico. vengo pagato per UNA sola mansione, ma in realtà è come se facessi 2 lavori, da 6 ore e mezzo al giorno... PER CIASCUNO!

sfruttamento? forse. ingiustizia? magari. troppo sbattimento? sicuramente. però intanto: guadagno di più, fidelizzo di bestia i clienti (che poi un giorno, qualora dovessi presentarmi lì in altre vesti, potrebbero continuare a fidarsi di me, anche in un altro campo), e mi garantisco di non restare mai senza lavoro: alle brutte o faccio una cosa o faccio l' altra, ma sicuramente nn rimango col culo per terra...

cosa intendo per mentalità imprenditoriale? investire (soldi, tempo, tecnoogie, assumere personale) anche quando gli altri riducono e tirano i remi i barca... qnzi, PROPRIO quando gli altri fanno così! correre come un matto dal mattino alla sera per poter, oltre a star dietro alle cose di routine, cercare di imparare nuove cose (non necessariamente di tua competenza. al contrario, crcare di sapere di tutto un po', per essere tu una sorta di "notiziario sulle ultime novità tout court" per i clienti), non aspettare che l' azienda ti dia uno strumento, ma cominciare a comprartelo (o fartelo) da te, se ritieni che sia davvero utile (per esempio l' ipad che mi avete visto a lucca: l' ho vinto, vero, ma l' azienda non li ha ancora consegnati ai vincitori della gara. i miei colleghi sono ancora tutti lì che aspettano che arrivi via corriere, io son già quasi stanco di usarlo, e già proiettato all' ipad3 che dovrà uscire, e che prenderò anche senza sapere se eventualmente lo vincerò di nuovo!)...

ma ancora: penso a sto mio collega, che è un ragazzino DEL 1990!!!, ma che fa spavento per come ragiona! non ha fatto l' università perchè ha capito che la fatica investita non viene poi ricompensata con un' adeguata retribuzione dopo, e per essere già a 20 anni sul mondo del lavoro.
si paga DI TASCA SUA una che gli prenda gli appuntamenti, e uno che vada a fare dei giri di routine (poi quando si tratta di incassare ovviamente va lui, ma almeno evita gli qppuntamenti "infruttuosi"; siccome ilsuocapo non usa ancora il gestionale che usiamo noi, è andato lui a cercarsi un mini-crm che gira sull' ipad. addirittura va in giro con una mini stampante così fa l' offerta in diretta davanti al cliente, che pensa di avere davanti a sè un alieno, e non può prendere tempo "per pensarci".
si è rotto una gamba e allora paga un autista che lo porti in giro, non ha pensato manco per un momento "vabbeh, tanto il budget l' ho fatto, son stato bravo, ora mi piglio un po' di riposo"... anzi, metteva fretta a quelli di ortopedia con il gesso, perchè il dott. xxx lo stava aspettando...
pensa continuamente al futuro, di pianificazione, di businnes plan (per la SUA mini-mini-mini aziendina individuale, mica di chissà che realtà!), alla sua morosa parla di come gli piacerebbe aumentare ilfatturato, a come si evolverà il mercato, a quali altre società aprire per diversificare l' offerta...
signori VENTI anni!! io a quell' età era già buona che sapessi come fare a farmi bastare i soldi per la disco, la benza e le siga!!!
(e comunque stiam parlando di uno che a 28 è fuori di casa da 2 anni, ho una + che discreta posizione lavorativa e discrete prospettive... il che fa già di me un "virtuoso", rispetto ai miei coetanei).


onestamente: quanta gente conoscete disposta a fare sti sacrifici? quanti con sta mentalità? io pochi. e son convinto che se ce ne fossero di più la crisi si sentirebbe mooooolto meno.

(prevengo già l' obiezione: "eh, ma se non ti pagano i clienti puoi essere mazinga ma comunque chiudi per forza".... :
"cara azienda x, non ti pagano, è vero: ma di quali strumenti ti sei dotata per tenere sotto controllo i tuoi flussi di cassa? la tua tesoreria? sapresti dirmi ora, in questo istante, quante fatture devi ancora incassare? divise per cliente? sapresti dirmi la tua redditività divisa per cliente? e per macro-settore d' attività? e per micro? VE LO DICO IO: NO NEL 90% DEI CASI, ANCHE IN GRANDI REALTA'
ma soprattutto: prima che venissi qua io a parlarti di tutte queste belle cose, eri conscio del fatto che ti mancava efficienza organizzativa, o eri tutto pieno di te da non pensare di poter migliorare? che tanto le cose andavano bene così? che tanto ho sempre fatto così?

ti è mai capitato di non accettare un' idea, una proposta, solo perchè arrivava dal tuo collega, e quindi per un problema di "politica aziendale" l' hai bocciata anche se utile? quanto investi in formazione?? quanto in ri-ammodernamento??)


potrei andare avanti ancora moltissimo a sciorinare cose che sono emerse parlando con fior di laureati alla bocconi, manager di sta grandissima coppola di m., e che poi uno strunz qualunque come me gli dava idee migliori su come migliorare la propria azienda di quelle che han tirato fuori loro in 10 anni di lavoro, ma non è rilevante... il concetto è: le aziende (e non parliamo del pubblico, che è ancora peggio, e di 3000 volte) hanno dei buchi organizzativi, logistici, DI MENTALITA', paurosi. il problema non è che ora non ci sono più i fondi, le risorse, il problema è che anche quando c' erano non venivano usati per migliorare l' efficienza, la qualità, l' organizzazione, i flussi di lavoro...

questa crisi avrà sicuramente un merito: farà pulizia del vecchio modus operandi, dei vecchi sistemi, delle vecchie mentalità... chi saprà innovarsi e innovare farà i  soldi, gli altri nemmeno sopravviveranno...

tyorl
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Re: Qualcuno pensa di partire???

Tyorl il tuo discorso vale per l' attività che stai facendo.

Se sei in un altro campo puoi metterci tutto l' impegno che ti pare, ma gli sforzi che fai ti permettono di rimanere a galla se il lavoro ce l' hai ancora. ( saltare il pranzo-startene al lavoro 14 ore, ecc)

In un paese normale bisognerebbe lavorare le ore giuste, avere gli straordinari pagati e possibilmente avere una vita personale...
Non è che a tutti piace il lavoro che si fa e molti ce l' hanno solo per riuscire a mantenersi con i soldi che prendono ( e neanche tanti).

Perchè lo stesso discorso che fai non vale per gente come temini imerese che sta attraversando tutt' ora una problematica elevata tanto per farti un esempio.
Vorrei vedere fare questo discorso a uno che dopo 30 anni di lavoro si ritrova di punto e in bianco licenziato e magari con poche possibilità da andare avanti.

Per il tuo collega classe '90... non è che tutti hanno i soldi per pagarsi tizio e altro ( autista ecc). Molti iniziano un attività' come quella e non hanno neanche i soldi per pagarsi un panino.

Gente disposta a fare sacrifici ne ho vista e continuo a vederne parecchio ma proprio non gli danno la possibilità manco di fare gli spazzini...

La crisi ha portato a falcidiare una buona parte di lavoro e non sta certamento facendo bene. Il discorso che fai alla fine mi ricorda quelli che vorrebbero un default controllato dell' Italia senza neache sapere le conseguenze che porterebbe.

In ultima istanza, la laurea giustamente oggi giorno serve a poco visto che l' hanno svalutata parecchio, ma in qualche campo è ancora fondamentale (medicina -ingegneria telecomunicazioni, ecc)

lonewolf79
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Re: Qualcuno pensa di partire???

solo una precisazione al volo, poi al resto rispondo domani...

il ragazzo del 90 NON è ricco di suo, anzi... campa di pure provvigioni (che di per sè sono scandalosamente basse, peraltro, sia in una scala assoluta che relativa con altri settori)... solo che ne fa una marea, perchè ha la testa di uno che nella vita sfonderà di brutto.
e ha deciso di investire: piuttosto ha stretto la cinghia un mese o 2 per ammortizzare le spese dalla tipa che gli prende gli appuntamenti, in vista però di un vantaggio futuro...

quanti avrebbero corso il rischio di privarsi (in maniera certa, perchè a fine mese la tizia la DEVI pagare, a prescindere da come ti andrà) di metà delle proprie entrate per la possibilità (incerta) di un guadagno futuro?? e a 20 anni, per di più???

è questo che intendo per mentalità imprenditoriale vincente...

tyorl
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Re: Qualcuno pensa di partire???

"In un paese normale bisognerebbe lavorare le ore giuste, avere gli straordinari pagati e possibilmente avere una vita personale... "

in un paese normale PRIMA del 2008...

ora si sta tornando al livello dei primissimi anni dopo la II guerra mondiale, quando il lusso era avercelo, il lavoro, e non ci si preoccupava nemmeno di lavorar poco e ben retribuito...

non sto dicendo che sia una bella cosa, beninteso! io stesso vivevo moooooolto meglio quando mi avete conosciuto 4 anni fa, quando ero a casa dalla mattina alla sera a spassarmela al pc e quisul forum, e se potessi lo rifarei.... il problema è che non si può più.

dobbiam proprio metterci in testa tutti che il "tortino di riso...finito!", come dice il comico che parla savonese. certi standard di vita, certe (stupende, per carità! non dico che non fossero cose bellissime, e che a me non manchino) comodità, certe abitudini ce le dobbiam purtroppo dimenticare...

per colpa di altri (e questo fa girare 2 volte di più i maroni, son d' accordo) il vecchio tenore di vita, cui pure ci avevano abituato, è andato... ora a noi tocca rimboccarci le maniche e ripulire per bene tutta la m. che ci han lasciato...

bestemmiando, con la voglia di strozzare i responsabili di questa situazione, rimpiangendo il passato e con una gran voglia di tornare a quei livelli nel futuro, dobbiamo cambiare mentalità e ricominciare da zero (come già fecero i nostri padri/nonni/bisnonni dal 45 a fine anni 50...)

tyorl
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Re: Qualcuno pensa di partire???

Senza arrivare all'estremo di questo ventenne, la cui povera ragazza starà con le palle ridotte peggio dei miei amici (che almeno possono comprendere il concetto di "evento" e "spettacolo"), incredibilmente gli devo dare ragione.
Continuo a dire che non è "esportando" noi stessi che migliorerà qualcosa, ma semmai importando idee.
Nel mio caso, passo giornate e nottate a mandare e-mail a tutti i ristoranti di Roma, andiamo personalmente in giro per locali a trattare, incontriamo non poche difficoltà di ostracismo, ma anche segnali buoni: sono così disperatamente a corto di soldi per aprire ufficialmente la cooperativa, che dovrebbe permettermi di fare pubblicità, da essere costretta a breve a lavorare (oltre che da venditrice di cosmetici) anche la mattina nel primo posto che può darmi un briciolo di fisso a orario comodo. Me ne vado? A fare lo stesso, probabilmente, nel mio caso, visto che non penso che con l'attuale situazione stanno ad aspettare me con gli assegni in mano per finanziarmi le idee... credo di averne qualcuna buona, sto facendo i miracoli per realizzarle, ma se vanno avranno un target che la crisi toccherà poco, esattamente come capitava in guerra.
E ho notato la stessa cosa: quando si tratta di venire "chiamati" a lavorare corrono tutti. Quando si tratta di farsi il culo a strisce per organizzare, creare occasioni, sbattersi per trovare finanziamenti o investire per crearsi il lavoro (una cooperativa costa in totale circa 2000 euro, tra notai e cavoli vari... già in 5 è abbordabile: pensate che li abbia trovati?), passare le nottate a fare il lavoro di 4 persone... oh improvvisamente hanno tutti da fare.
Lavoro non ce n'è, ma hanno tutti "troppo da fare per prendere l'impegno". Salvo qualcuno, che giustamente vuol restare libero per potersi muovere (come se qualcuno glielo impedisse, da quando non ci si può "licenziare" se si trova di meglio?), per favore...

Poi, per carità, non voglio dire che non sia giusto garantire un lavoro a tutti, perchè c'è anche chi vuol lavorare per vivere o non ha passione per quel che fa, ma deve campare... qui però si parla di iniziativa e sviluppo: dal punto di vista dell'iniziativa, non sono solo i fondi statali a mancare. Quando la crisi iniziò molto tempo fa, feci lo stesso discorso con mia madre e le dissi: ma', la storia insegna anche che nelle più grosse crisi sono emersi quelli con le idee migliori". E questo è un dato. Le crisi si possono subire o cercare di "sfruttare". Continuare però SOLO a lamentarsi di non avere più un fisso è inutile, purtroppo è così o per la maggior parte è così. In ogni caso, vorrei sottolineare che il fisso c'è, ma MOLTO lavoro fisso è di genere "umile", quindi (checché se ne dica), snobbato: quanti di voi andrebbero a fare le pulizie in un condominio per pagarsi l'attività? Non dite tutti "io sì", non ci credo, vedo attorno che così non è e lo devo rimproverare anche a me stessa, per quanto non snobbo più assolutamente nulla o quasi. Troppi ne conosco che dicono "ma io sono laureato/a, allora che mi sono laureato/a a fare?": faccio presente che i migliori cervelli del mondo hanno finanziato le proprie attività con lavori assolutamente indegni dei loro studi. E, comunque, ho un'amica che ha la terza media e ai laureati potrebbe correggergli le tesi, parla 3 lingue e insegna teatro... ha fatto tutto da sola, quindi non è che a nessuno COL CERVELLO e non solo con la laurea piaccia. Non piace nemmeno a me, che ho solo il liceo e devo inorridire ogni giorno di fronte agli sfondoni grammaticali dei laureati in facebook oltre a dargli le piste quanto a esperienza dei settori più svariati.
Questa mentalità è molto più "estera" che italiana, dove si vuole subito il lavoro adeguato alla carta, se no ci si lamenta che "non c'è".

Detto ciò, mi preoccupa moltissimo il botto che stiamo per fare con l'euro e speriamo non tocchi i risparmi, perchè non sarebbe giusto vedere quelle poche cose che molti hanno comprato dopo una vita di lavoro di colpo svalutate o perdute. Però, qui, credo che per salvarsi bisognerebbe emigrarie in Finlandia o in Australia, a 'sto punto.

A head full of dreams

Aloona
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Re: Qualcuno pensa di partire???

l ragazzo del 90 NON è ricco di suo, anzi... campa di pure provvigioni (che di per sè sono scandalosamente basse, peraltro, sia in una scala assoluta che relativa con altri settori)... solo che ne fa una marea, perchè ha la testa di uno che nella vita sfonderà di brutto.
e ha deciso di investire: piuttosto ha stretto la cinghia un mese o 2 per ammortizzare le spese dalla tipa che gli prende gli appuntamenti, in vista però di un vantaggio futuro...

quanti avrebbero corso il rischio di privarsi (in maniera certa, perchè a fine mese la tizia la DEVI pagare, a prescindere da come ti andrà) di metà delle proprie entrate per la possibilità (incerta) di un guadagno futuro?? e a 20 anni, per di più???

è questo che intendo per mentalità imprenditoriale vincente...

vincente lo si saprà solo alla fine. Una mia amica ha lavorato 3 anni cosi' per essere mandata via per esubero di personale...(secondo loro..). Quindi giusta la sua mentalità ma non è detto che paghi alla fine...

"In un paese normale bisognerebbe lavorare le ore giuste, avere gli straordinari pagati e possibilmente avere una vita personale... "

in un paese normale PRIMA del 2008...

ora si sta tornando al livello dei primissimi anni dopo la II guerra mondiale, quando il lusso era avercelo, il lavoro, e non ci si preoccupava nemmeno di lavorar poco e ben retribuito...

non sto dicendo che sia una bella cosa, beninteso! io stesso vivevo moooooolto meglio quando mi avete conosciuto 4 anni fa, quando ero a casa dalla mattina alla sera a spassarmela al pc e quisul forum, e se potessi lo rifarei.... il problema è che non si può più.

dobbiam proprio metterci in testa tutti che il "tortino di riso...finito!", come dice il comico che parla savonese. certi standard di vita, certe (stupende, per carità! non dico che non fossero cose bellissime, e che a me non manchino) comodità, certe abitudini ce le dobbiam purtroppo dimenticare...

per colpa di altri (e questo fa girare 2 volte di più i maroni, son d' accordo) il vecchio tenore di vita, cui pure ci avevano abituato, è andato... ora a noi tocca rimboccarci le maniche e ripulire per bene tutta la m. che ci han lasciato...

bestemmiando, con la voglia di strozzare i responsabili di questa situazione, rimpiangendo il passato e con una gran voglia di tornare a quei livelli nel futuro, dobbiamo cambiare mentalità e ricominciare da zero (come già fecero i nostri padri/nonni/bisnonni dal 45 a fine anni 50...)

Beh direi a partire dal 2005 all' incirca.Il tenore di vita è già cambiato ovviamente, ma ti posso assicurare che per chi c' è già passato ( esperienza mia familiare) nel contesto in cui pur indebitandosi la gente prende i-pod i-ped ecc... non si ha ancora la coscienza diretta di quello che sta succedendo.
Concordo con il tuo punto di vista di rimboccarsi le maniche, ma il punto da domandarsi è il seguente: dove ci porterà questo paese? La visione globale del futuro non c' è piu...


Senza arrivare all'estremo di questo ventenne, la cui povera ragazza starà con le palle ridotte peggio dei miei amici (che almeno possono comprendere il concetto di "evento" e "spettacolo"), incredibilmente gli devo dare ragione.
Continuo a dire che non è "esportando" noi stessi che migliorerà qualcosa, ma semmai importando idee.

Si importando idee. Devi ammettere pero' che siamo in una bella società aperta eh? ( ovviamente ironico)

Nel mio caso, passo giornate e nottate a mandare e-mail a tutti i ristoranti di Roma, andiamo personalmente in giro per locali a trattare, incontriamo non poche difficoltà di ostracismo, ma anche segnali buoni: sono così disperatamente a corto di soldi per aprire ufficialmente la cooperativa, che dovrebbe permettermi di fare pubblicità, da essere costretta a breve a lavorare (oltre che da venditrice di cosmetici) anche la mattina nel primo posto che può darmi un briciolo di fisso a orario comodo.

mi auguro che trovi qualcosa. Sempre a Roma cerchi?

Me ne vado? A fare lo stesso, probabilmente, nel mio caso, visto che non penso che con l'attuale situazione stanno ad aspettare me con gli assegni in mano per finanziarmi le idee... credo di averne qualcuna buona, sto facendo i miracoli per realizzarle, ma se vanno avranno un target che la crisi toccherà poco, esattamente come capitava in guerra.
E ho notato la stessa cosa: quando si tratta di venire "chiamati" a lavorare corrono tutti. Quando si tratta di farsi il culo a strisce per organizzare, creare occasioni, sbattersi per trovare finanziamenti o investire per crearsi il lavoro (una cooperativa costa in totale circa 2000 euro, tra notai e cavoli vari... già in 5 è abbordabile: pensate che li abbia trovati?), passare le nottate a fare il lavoro di 4 persone... oh improvvisamente hanno tutti da fare.

Tieni conto che ci sono persone che non se la sentono di rischiare ( legittimo) o d' investire in qualcosa che non puo' dare alcuna certezza di ritorno soprattutto in questo periodo.



Lavoro non ce n'è, ma hanno tutti "troppo da fare per prendere l'impegno". Salvo qualcuno, che giustamente vuol restare libero per potersi muovere (come se qualcuno glielo impedisse, da quando non ci si può "licenziare" se si trova di meglio?), per favore...

Poi, per carità, non voglio dire che non sia giusto garantire un lavoro a tutti, perchè c'è anche chi vuol lavorare per vivere o non ha passione per quel che fa, ma deve campare... qui però si parla di iniziativa e sviluppo: dal punto di vista dell'iniziativa, non sono solo i fondi statali a mancare. Quando la crisi iniziò molto tempo fa, feci lo stesso discorso con mia madre e le dissi: ma', la storia insegna anche che nelle più grosse crisi sono emersi quelli con le idee migliori". E questo è un dato.

Ad esempio? chi intendi che dalle grosse crisi è emerso?


Continuare però SOLO a lamentarsi di non avere più un fisso è inutile, purtroppo è così o per la maggior parte è così. In ogni caso, vorrei sottolineare che il fisso c'è, ma MOLTO lavoro fisso è di genere "umile", quindi (checché se ne dica), snobbato: quanti di voi andrebbero a fare le pulizie in un condominio per pagarsi l'attività? Non dite tutti "io sì", non ci credo, vedo attorno che così non è e lo devo rimproverare anche a me stessa, per quanto non snobbo più assolutamente nulla o quasi.

Credici o non credici, ma essendo passato quando ero adolescente a problemi familiari di natura economica ( e per mia fortuna non mi è mancato niente) dovuti a mio nonno che si era sputtanato 300 milioni di lire al casino lasciando abbastanza guai, se dovessi fare le pulizie in futuro, per me è un modo di guadagnare come un altro.  E conosco tanta gente che si è messa a fare lavori fregandosene del concetto di posto fisso o del fatto di essere laureato.


Troppi ne conosco che dicono "ma io sono laureato/a, allora che mi sono laureato/a a fare?": faccio presente che i migliori cervelli del mondo hanno finanziato le proprie attività con lavori assolutamente indegni dei loro studi. E, comunque, ho un'amica che ha la terza media e ai laureati potrebbe correggergli le tesi, parla 3 lingue e insegna teatro... ha fatto tutto da sola, quindi non è che a nessuno COL CERVELLO e non solo con la laurea piaccia. Non piace nemmeno a me, che ho solo il liceo e devo inorridire ogni giorno di fronte agli sfondoni grammaticali dei laureati in facebook oltre a dargli le piste quanto a esperienza dei settori più svariati.

Laurea oggi giorno non è sinonimo di intelligenza. Anzi molti sono i cosidetti ignoranti di ritorno che hanno perso abitudini di studio e uso grammaticale.
Anche io ho una amica che è laureata ma siccome la sua famiglia è altolocata pensa che non deve accettare lavori comuni...pensa un po'...



Detto ciò, mi preoccupa moltissimo il botto che stiamo per fare con l'euro e speriamo non tocchi i risparmi, perchè non sarebbe giusto vedere quelle poche cose che molti hanno comprato dopo una vita di lavoro di colpo svalutate o perdute. Però, qui, credo che per salvarsi bisognerebbe emigrarie in Finlandia o in Australia, a 'sto punto.

mi auguro di no...

lonewolf79
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Re: Qualcuno pensa di partire???

lonewolf79 ha scritto:


Senza arrivare all'estremo di questo ventenne, la cui povera ragazza starà con le palle ridotte peggio dei miei amici (che almeno possono comprendere il concetto di "evento" e "spettacolo"), incredibilmente gli devo dare ragione.
Continuo a dire che non è "esportando" noi stessi che migliorerà qualcosa, ma semmai importando idee.

Si importando idee. Devi ammettere pero' che siamo in una bella società aperta eh? ( ovviamente ironico)

Ho già fatto esempi di apertura. Non è una società tra LE PIU' aperte, ma molte cose stanno passando anche da noi. "Io" oggi posso andare in giro a dire tranquillamente che nel tempo libero faccio "burlesque" e nessuno, nemmeno il capoufficio, se ne scandalizza. Te lo garantisco. Ci siamo arrivati tardi, ma ci siamo arrivati. Io oggi posso andare in giro a dire che frequento "Ritual"...in questo caso, magari, non al capo, ma agli amici e ai conoscenti e non chiamano un esorcista per questo: anzi, te posso garanti' che girano inviti in merito da locali grossi e noti, che sono sempre più una moda e che il Vaticano non ha minimamente influito nella cosa. Oggi posso trovare addirittura "sputtanati" posti come il Gloss o il Gay Village. E tutto ciò, anche se in altri paesi era la norma da prima, non è poco.

lonewolf79 ha scritto:


Nel mio caso, passo giornate e nottate a mandare e-mail a tutti i ristoranti di Roma, andiamo personalmente in giro per locali a trattare, incontriamo non poche difficoltà di ostracismo, ma anche segnali buoni: sono così disperatamente a corto di soldi per aprire ufficialmente la cooperativa, che dovrebbe permettermi di fare pubblicità, da essere costretta a breve a lavorare (oltre che da venditrice di cosmetici) anche la mattina nel primo posto che può darmi un briciolo di fisso a orario comodo.

mi auguro che trovi qualcosa. Sempre a Roma cerchi?

Anche fuori Roma, alcuni agriturismi mi rispondono dall'Umbria o dalle Marche e Toscana. Sono interessatissimi. Il murder party va molto di moda e le aziende comprano volentieri.

lonewolf79 ha scritto:


Me ne vado? A fare lo stesso, probabilmente, nel mio caso, visto che non penso che con l'attuale situazione stanno ad aspettare me con gli assegni in mano per finanziarmi le idee... credo di averne qualcuna buona, sto facendo i miracoli per realizzarle, ma se vanno avranno un target che la crisi toccherà poco, esattamente come capitava in guerra.
E ho notato la stessa cosa: quando si tratta di venire "chiamati" a lavorare corrono tutti. Quando si tratta di farsi il culo a strisce per organizzare, creare occasioni, sbattersi per trovare finanziamenti o investire per crearsi il lavoro (una cooperativa costa in totale circa 2000 euro, tra notai e cavoli vari... già in 5 è abbordabile: pensate che li abbia trovati?), passare le nottate a fare il lavoro di 4 persone... oh improvvisamente hanno tutti da fare.

Tieni conto che ci sono persone che non se la sentono di rischiare ( legittimo) o d' investire in qualcosa che non puo' dare alcuna certezza di ritorno soprattutto in questo periodo.

Eh ok, ma a un certo punto: chi non risica non rosica. E non è questione di "carattere", anche io sono una paurosa insicura, che ha dovuto trovare il coraggio di accollarsi responsabilità e impresa... ma o così o finisci a sbandare lo stesso nell'insicurezza, diventando isterico appresso a invii infruttuosi di curriculum per delle briciole incerte. A 'sto punto, mi sono detta, impazzisco per le MIE cose.

lonewolf79 ha scritto:


Lavoro non ce n'è, ma hanno tutti "troppo da fare per prendere l'impegno". Salvo qualcuno, che giustamente vuol restare libero per potersi muovere (come se qualcuno glielo impedisse, da quando non ci si può "licenziare" se si trova di meglio?), per favore...

Poi, per carità, non voglio dire che non sia giusto garantire un lavoro a tutti, perchè c'è anche chi vuol lavorare per vivere o non ha passione per quel che fa, ma deve campare... qui però si parla di iniziativa e sviluppo: dal punto di vista dell'iniziativa, non sono solo i fondi statali a mancare. Quando la crisi iniziò molto tempo fa, feci lo stesso discorso con mia madre e le dissi: ma', la storia insegna anche che nelle più grosse crisi sono emersi quelli con le idee migliori". E questo è un dato.

Ad esempio? chi intendi che dalle grosse crisi è emerso?

Esempio illustre: la crisi del '500. Vennero fuori i migliori imprenditori mercantili del tempo e si arricchirono come porci, perchè in un momento di enormi problemi tirarono fuori idee rivolte a chi comunque può sempre permetterselo, sfruttando la minor concorrenza.

lonewolf79 ha scritto:


Continuare però SOLO a lamentarsi di non avere più un fisso è inutile, purtroppo è così o per la maggior parte è così. In ogni caso, vorrei sottolineare che il fisso c'è, ma MOLTO lavoro fisso è di genere "umile", quindi (checché se ne dica), snobbato: quanti di voi andrebbero a fare le pulizie in un condominio per pagarsi l'attività? Non dite tutti "io sì", non ci credo, vedo attorno che così non è e lo devo rimproverare anche a me stessa, per quanto non snobbo più assolutamente nulla o quasi.

Credici o non credici, ma essendo passato quando ero adolescente a problemi familiari di natura economica ( e per mia fortuna non mi è mancato niente) dovuti a mio nonno che si era sputtanato 300 milioni di lire al casino lasciando abbastanza guai, se dovessi fare le pulizie in futuro, per me è un modo di guadagnare come un altro.  E conosco tanta gente che si è messa a fare lavori fregandosene del concetto di posto fisso o del fatto di essere laureato.

Io così tanta non ne conosco, anche se certamente è più di prima, per ovvie ragioni. Me compresa: mi ha sempre depresso l'idea, perchè non è certo "giusto" che una persona con un certo cervello o doti intellettuali debba ripiegare su qualcosa di così poco consono, ma l'importante è che non serva solo a "sopravvivere". Il giorno che deciderò di mollare tutto, allora ce l'ho già l'ideale di vita alternativa: vado a fare lavori agricoli in un bell'agriturismo ai piedi delle montagne, con i cavalli. Resto qui ad accettare anche questo per comodità, se occorre, finchè occorre per finanziare la mia futura agenzia. E in questo penso centri poco l'Italia: ho sentito racconti esteri molto simili. AMMETTO, per giustizia, che in molti altri paesi contano su una maggior meritocrazia, ma non tutto è perduto nemmeno qui, nel settore privato.

lonewolf79 ha scritto:


Detto ciò, mi preoccupa moltissimo il botto che stiamo per fare con l'euro e speriamo non tocchi i risparmi, perchè non sarebbe giusto vedere quelle poche cose che molti hanno comprato dopo una vita di lavoro di colpo svalutate o perdute. Però, qui, credo che per salvarsi bisognerebbe emigrarie in Finlandia o in Australia, a 'sto punto.

mi auguro di no...

Eh ma c'hai poco da partire altrove, visto che chi sta facendo il botto non è l'Italia, ma l'EUROPA. Se decidi di partire ti conviene cambiare continente.
E poi... perchè no? L'Australia è un sogno. 1000 euro per lavorare mezza giornata in un bar sulla spiaggia e il resto a surf. Se proprio devo... io vado in Canada invece. A fare IL BOSCAIOLO!

A head full of dreams

Aloona
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Re: Qualcuno pensa di partire???

Ora non ho voglia di leggere tutto, ma, il sacro dogma è:

Lavorare per Vivere
non
Vivere per Lavorare



Poi leggerò tutti i vostri post con calma.

Prodigo pompiere con estintore a benzina :*

purpe
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Re: Qualcuno pensa di partire???

purpe ci sei ancora?
Nel tempo della tua risposta hanno approvato la manovra "tante tasse"  smile2

lonewolf79
The Black Swordsman
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