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Disponibile DM Magazine 38!

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COMUNICATO STAMPA 024
DISPONIBILE DM MAGAZINE 38!


Anche in Italia il fenomeno retro prende sempre più piede nel campo del gioco, di ruolo e non, con la pubblicazione nel 2011 di vari prodotti legati direttamente o indirettamente a questo filone ludico. DM Magazine quindi non poteva non occuparsene…

Il numero 38 esordisce con un editoriale del condirettore Daniele Prisco in cui si discute del Rinascimento dei giochi di ruolo Vecchia Scuola e delle loro possibilità di successo; segue una recensione di Ciro Alessandro sul volume Designers & Dragons edito da Mongoose che ripercorre la storia degli editori di giochi di ruolo dal 1974 in poi; la new entry Daniele Pasquini scrive invece una recensione dell’edizione italiana cartacea di Dungeonslayers quarta edizione (a cui la rivista dedica anche la copertina) mentre Giulio Iannarella si occupa de La Marca dell’Est, il secondo gioco retro edito nel 2011 da Red Glove; Gianmatteo Tonci fa invece un balzo molto indietro recensendo lo storico Monsters! Monsters!, il primo gioco di ruolo in cui si potessero impersonare i… diversamente buoni del fantasy; a chiudere (ma solo nella scaletta, non per importanza) l’articolo di Mauro Longo dedicato a Maelstrom, un piccolo gioco di ruolo inglese anjni ’80 nato da una ‘costola’ della celeberrima serie di librogame Fighting Fantasy.

Non poteva mancare un ricordo di Jean Wells, una delle primissime autrici di giochi di ruolo in assoluto, ricordata soprattutto per la versione Arancio del leggendario modulo Il Palazzo della Principessa d’Argento per Dungeons & Dragons Classico.

Il numero 38 di DM Magazine può essere scaricato qui (a partire da questo numero la rivista sarà disponibile solo in formato e-book):

http://www.lulu.com/product/ebook/dm-ma … f/center/1

Il nuovo numero di DM Magazine, il numero 39, sarà disponibile ad aprile 2012.

Ciro Alessandro Sacco
LA GROTTA DI MERLINO
via delle Battaglie 63/A
25122 Brescia (Italy)

Alexander1968
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Re: Disponibile DM Magazine 38!

Preso!!!
Adesso lo divoro. tongue

foreros
Grande Maestro Ramas
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Re: Disponibile DM Magazine 38!

Alexander1968 ha scritto:

ricordata soprattutto per la versione Arancio del leggendario modulo Il Palazzo della Principessa d’Argento per Dungeons & Dragons Classico.

Ho la verde italiana da quando è uscita e l'arancione elettronica dai tempi in cui la wizards metteva ancora alcune chicche disponibili online.
Diciamoci la verità la versione originale della Wells non è un gran che se paragonata alla riedizione verde curata da Moldway.

Ursha
Dott. Ing. Magister Laitiano
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Re: Disponibile DM Magazine 38!

Una breve riflessione sull'editoriale. Io sono cresciuto per quasi tutta la mia vita come master di D&D BEMC e di D&D 3.5. Faccio il giocatore solo in Earhammer fantasy RPG 2.0. Come ho detto più volte anche qui personalmente ho sempre considerato AD&D una versione che complicava D&D senza aggiungere alcun vero beneficio e non ho mai preso la quarta edizione perchè la confezione già parlava di un gioco completamente diverso dallo spirito dei precedenti (due creature che nell'edizione precedente erano una cacciatore e l'altra cibo ora sono spalla a spalla?).

Il problema è che l'OSR avrà successo solo se veramente riesce a vendere non solo ai nostalgici ma anche a qualcuno che prima non conosceva il gioco (io D&D scatola rocca ce l'ho, e non vedo perchè dovrei spedere anche un solo centesimo sulla marca dell'est, per lo stesso motivo per cui non comprerei mai pathfinder.) cosa su cui ho molti dubbi avendo giocato ultimatene con persone che hanno una notevole differenza di età da me.

Borsuk, editor italiano di Labyrinth Lord, in merito all’uscita dell’Advanced companion ha scritto:

Visto che le vendite non sono esaltanti, l’outcome più probabile sarà un print-on-demand con base in Italia, in modo da evitare resi e spese di spedizione stratosferiche delle copie cartacee.

Quando ho suggerito per snellire il gioco di D&D 3.5 di introdurre alcune regole della versione degli anni 80 subito la gente ha storto il naso scettica con un secco no.
Poi sono tornato alla carica alcuni mesi dopo con un regolamento modificato preso da chissà dove (ovvero lo stesso che non si era voluto provare)
Alla prova dei fatti ammettere che effettivamente con una forza 18 un bonus di +3 è più che sufficiente e che togliendo alcuni inutili dettagli al sistema di combattimento si guadagna molto tempo perchè non bisogna preoccuparsi di come si muove e non serve ricordarsi un sacco di nozioni oggettivamente onerose.
Poi è finita con un sittin di protesta per riavere i bonus di affiancamento su cui ho placidamente acconsentito.

Il vero problema è che per vendere un gioco bisogna prima di tutto farlo conoscere e per conoscerlo bisogna giocarlo. Per giocarlo bisogna avere tempo e io sono passato dal giocare 1 volta alla settimana a 3 al mese a 2 al mese a 1 al mense. Ora è per un puro caso di stratificazione demografica creatasi nel corso degli ultimi 15 anni fra i giocatori che hanno ruotato al mio tavolo che ora ognuno ha 3-4 anni di differenza dall'altro e l'ultimo ha tirato dentro un amico delle superiori.

Ora questo nuovo entrante la prima cosa che vuole sapere è quali build e talenti sono disponibili perchè ha in mente una certa idea di PG che possa fare certe cose. Proporgli un sistema dove si genera un personaggio a casaccio e viene fuori quello che viene fuori non credo che lo soddisferebbe. Dopo un paio di sessioni di prova lui ha detto che i suoi coetanei non hanno un modo di giocare così serio e coinvolto nel personaggio che giocano. Uno stile che gli è piaciuto molto, ma lo ha lasciato all'inizio un po' spiazzato poiché era abituato ad un approccio molto più distaccato da gioco.
Io per primo sono rimasto sorpreso e ho compreso che in realtà neppure so come giocano le nuove generazioni, figurati come posso spiegargli cosa trovare di buono in un gioco che sotto molti aspetto ora ritengo anch'io comunque superato visto che uso nelle partite una edizione successiva anche se invecchiata.

Inoltre bisognerà vedere anche la produzione di supplementi (si compra un solo manuale, mentre è diverso per le avventure e le espansioni) la cui qualità fino ad ora non mi ha mai soddisfatto, considerandoli troppo abbondanti di elementi pseudocasuali e sostanzialmente mancanti della vera buona vecchia fuffa, che onestamente è onerosa da produrre in termini di spremimento di meningi.

Sono molto più propenso onestamente a puntare su una soluzione stile Dark Heresy in cui riprendo un vecchio sistema di regole e gli faccio un lifting pesante a livello di meccaniche. Ancora rimango sbalordito che la FFG abbia invece adottato un sistema più stile boargame per WFRP 3.0.

Ursha
Dott. Ing. Magister Laitiano
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Re: Disponibile DM Magazine 38!

Ursha ha scritto:

Diciamoci la verità la versione originale della Wells non è un gran che se paragonata alla riedizione verde curata da Moldway.

Straquoto.

ORCO NON LASCIARE CHE IL SOLE TRAMONTI SU DI TE DA QUESTE PARTI.
-Scritta in elfico incisa su un tronco d'albero in una foresta incantata

Conigliomannaro
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Re: Disponibile DM Magazine 38!

Ursha ha scritto:

Una breve riflessione sull'editoriale.

(...)

Sono molto più propenso onestamente a puntare su una soluzione stile Dark Heresy in cui riprendo un vecchio sistema di regole e gli faccio un lifting pesante a livello di meccaniche. Ancora rimango sbalordito che la FFG abbia invece adottato un sistema più stile boargame per WFRP 3.0.

Sono abbastanza d'accordo con te su tutta la questione... io alla fine pure parlo parlo e poi non gioco mai, tanto che i miei interessi si stanno spostando gradatamente, giocoforza, verso la narrativa piuttosto che la ludica (vedi il blog...).
Per molte cose io sono un populista convinto. Se c'è una massa di persone che vuole una cosa, quella massa ha diritto di averla e di essere considerata target principale, anche se poi ci sono frange (diciamo di giocatori) più vecchi, più raffinati, piu esperti, piu fighi, piu grognard, piu quello che vuoi...
Se un milione di persone gioca a D&D 4 edizione e 20.000 al gioco piu bello del mondo, vince D&D 4 edizione e il gioco piu bello del mondo è un gioco di cui si può benissimo fare a meno...
Detto questo, finché c'è gente che gioca e si diverte, vale tutto. Il cuore della cosa è sempre il tavolo di legno attorno a cui ci si siede con 4 amici veri e in carne e ossa, si apre lo scatolone (o il libro) e si comincia a sparare ca**ate, mangiare patatine e frullare orchi... io ancora gioco a Risiko per dire con i soliti 4 coattoni di vent'anni fa  e certe volte mi diverto molto di piu di quando gioco ai piu raffinati scenari di ruolo con i più fighi dei miei amici...

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
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