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Re: L'Eretico. The making of
Ho letto la tua introduzione, e devo dire che mi è piaciuta molto. Lo stile è asciutto, chiaro: non ci sono fronzoli ma la narrazione è serrata e coinvolgente. Mi ricorda un po' il Jackson di Sorcery! e questa è un'ottima cosa, apprezzo i libri-gioco dinamici e non eccessivamente narrativi. Attento a qualche ripetizione di troppo: per dire nella parte introduttiva quando descrivi la situazione dei vari regni c'è questa frase (pag. 18): "Fra i tanti, i più potenti sono la Repubblica di Huary, potente stato che ha fatto
...". Insomma utilizzare il termine potente ogni 4 parole suona male; ho notato che tendi un po' all'impiego delle medesime parole di tanto in tanto, è un piccolo difetto che puoi correggere con la rilettura.
Anche il regolamento si applica con una certa semplicità: dalla mia analisi iniziale dello stesso temevo si sarebbe rivelato troppo complesso, ma i primi approcci non lo sono stati. Soprattutto le prove sulle varie caratteristiche sono immediate e non ostiche da gestire.
Ovviamente per dire con attendibilità se il sistema regolamentare funziona bisognerà testarlo più a lungo: ci vuole insomma un intero volume .
Tra i vari percorsi disponibili quello che ho apprezzato di più è la strada del Monaco: avvincente il preambolo (il fatto che tu abbia fallito nella prova che ti avrebbe fatto diventare la figura più importante del tuo tempio è atipico, gli eroi "perdenti" sono rari nei libri-gioco), ottima l'idea di testare subito le tue abilità attraverso un test di predicazione. Si evita la banalità del combattimento e aiuta a entrare di più nelle corde del personaggio.
Più che altro mi chiedo: non è un tantino troppo penalizzante inserire da subito un check che, se fallito, conduce immediatamente alla sconfitta e alla fine della lettura? Tieni conto che se non si prendono le decisioni giuste (e quindi si arriva allo scontro con l'altro predicatore senza bonus) la possibilità di proseguire con la nostra missione dipende da un confronto tra due lanci di dadi. Insomma il rischio eliminazione è forte, e trattandosi dei primi paragrafi forse si potrebbe ammorbidire.
Vedi tu, anche lasciando la situazione invariata la lettura è comunque molto coinvolgente e invoglia a cimentarsi con il proseguio della storia.
Le premesse per un ottimo libro ci sono tutte, complimenti!
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Re: L'Eretico. The making of
Prodo, la narrazione merita sicuramente qualche limatura, soprattutto nella fluidità e nelle ripetizioni (mannaggia a mia moglie che mi aveva promesso la revisione tre mesi fa).
Per quanto riguarda la difficoltà del tutorial, trovo che sia in effetti ostico, ma non solo per il monaco, anche gli altri personaggi non hanno vita facile. Ho scelto questa strada per saltare subito nel pieno dell'azione, ed ho cercato di stereotipare al massimo i personaggi (nei limiti del possibile di un librogame). Per cui il guerriero è uno spaccone, il ladro è una canaglia dei bassifondi, con sempre qualche segreto da tenere nascosto, il mago è più impegnato a mantenere buone relazioni, che ad agire...
La scelta del personaggio perdente è anche coerente con l'idea che se quando avevo 15 anni era giusto e legittimo pensare ad un mondo di paladini senza macchia, a 30 ( e rotti ) ci si rende conto che gli eroi perfetti non esistono, e nel corso della serie non poche saranno le sconfitte per il personaggio. Ciononostante egli si toglierà non poche soddisfazioni.
Anche io non sono un fan dei combattimenti, che spesso riducono il librogame ad interminabili lanci di dadi. Pur ricalcando a grandi linee le regole di Dimensione Avventura, i combattimenti in questa serie si possono concludere in pochi scambi, lasciando molto più spazio alle scelte strategiche, che mi interessano di gran lunga di più.
Mi preme sottolineare che il primo volume della serie, Il Mondo Perduto, è un libro che ha un fondo di ingenuità e semplicità, per via di una gestazione particolarmente lunga, nonostante le numerose revisioni. Al contrario, il secondo volume, I Congiurati (già completo) e gli ultimi due hanno una complessità narrativa sicuramente superiore, e una storia più matura.
Per questo motivo, invito tutti i futuri beta tester (ai quali richiedo ancora di farsi avanti) di completare la valutazione solo dopo una lettura di entrambi i volumi già scritti...
Quando hai poche carte è importante sapere in che modo ed in quale istante giocarle...
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Re: L'Eretico. The making of
babacampione ha scritto:La scelta del personaggio perdente è anche coerente con l'idea che se quando avevo 15 anni era giusto e legittimo pensare ad un mondo di paladini senza macchia, a 30 ( e rotti ) ci si rende conto che gli eroi perfetti non esistono, e nel corso della serie non poche saranno le sconfitte per il personaggio.
Sono perfettamente d'accordo. E' un modo di pensare più maturo e complesso, sicuramente più adatto al lettore medio di librogame di questi anni, che non è più adolescente, ma uomo fatto e in cerca di dinamiche più elaborate rispetto a quelle dirette e un po' manicheiste a cui eravamo abituati 20 anni fa.
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Re: L'Eretico. The making of
Allora, ho letto il regolamento e giocato un tutorial con tre personaggi (nell’ordine Demone, Monaco e Guerriero). Partendo da considerazioni di carattere generale, direi che le impressioni che mi aveva suscitato la sezione di regolamento vengono confermate: la base è solida e la storia invitante, la cura certosina nel costruire un’ambientazione per niente anonima si notano tutte e non si possono non apprezzare. Tuttavia, c’è ancora molto da lavorare per limare il testo, affinché alcune ingenuità scompaiano e non castrino la lettura.
Esempio: paragrafo 27: “L'uomo che ti ha ingaggiato è il capitano della nave Andromeda, un MAGO, che ti assicura di praticare la magia bianca, quindi sei sicuro che non farà una brutta fine a causa della tua vendetta”. Eeeeeh? Ok abbiamo capito che il demone cova rancore ecc ecc, ma questo suona piuttosto insensato in qualsiasi tono lo si voglia intendere (serio o comico che sia, insomma). Alcune scene sono un pelo troppo stereotipate, ad esempio, sempre rimanendo sul demone, il par. 77 è sì ben giocato in confronto agli altri omologhi quanto a focalizzazione (diverso personaggio, diversa percezione dei compagni di viaggio), ma andrebbe comunque sfrondato un pelo per non sembrare uscito dalla Commedia dell’Arte, cosa che invece non vale per gli altri due paragrafi “cugini”. Qualche piccolo pezzo andrebbe forse rivisto per giocarsi meglio informazioni nuove e note. Mi viene in mente un brano al par. 11: “Infatti perdendo il combattimento che ti avrebbe permesso di diventare Grande Guardiano, la più alta carica che avresti potuto raggiungere, hai preferito allontanarti per preparare la tua lunga vendetta nei confronti di Iosan, il nuovo Grande Guardiano, che si è servito della Magia Nera per sconfiggerti durante il combattimento decisivo.” A mio avviso questo pezzetto non funziona molto, andrebbe quasi girato al contrario, dicendo prima cosa è successo e poi l’effetto che ha provocato, ma magari è solo gusto personale.
Nel complesso, il tutorial dei tre personaggi quanto ad impostazione mi è sembrato soddisfacente, un buon gioco di tradizione e innovazione (la scena con la prostituta non è niente male). Mi ero appuntato solo due cosucce: al par. 54 forse sarebbe il caso di invocare l’uso dell’ABILITÀ più che della MENTE, che già si può usare nella fase precedente, e di conseguenza ricalibrare il check, e sposterei l’informazione finale del par. 31 al check del 70, dicendo di sottrarre 1 al lancio di dadi se al par. precedente ci si è presi una sbornia, perché così com’è rovina un po’ le attese.
Altra questione. Guardando un po’ meglio la sezione iniziale e come viene applicato il regolamento mi sono venuti alcuni dubbi e/o osservazioni alla rinfusa:
1) Se sono un Demone, alla scelta dell’arma posso prendere una daga o una mazza. Per quale ragione dovrei preferire un’arma che non dà vantaggi a una che ne dà?
2) Il malus sullo spadone forse va riformulato.
3) Il registro va ridisegnato su due pagine, per lasciare una sezione con le caratteristiche speciali, che al momento non c’è.
4) Non capisco se a non occupare nessun posto nello zaino siano solo torcia e acciarino o anche il medical herb.
Ecco, questo è tutto. E direte anche, alla buon’ora! Rinnovo il mio in bocca al lupo per la revisione e sistemazione dell’opera, che ha tutti i crismi per essere una autentica chicca per i LibriNostri: spero trovi presto uno o più beta tester affidabili che ti aiutino a portare a compimento il lavoro, mi offrirei io stesso se non fossi oberato di lavori… In ogni caso, seguirò l’evoluzione dell’opera qua sul thread e se potrò rendermi utile lo farò.
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kingfede
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