Anche io non ho grosse lamentele... il più grande cruccio è sapere se, a furia di votare per 'scomparto', non si finisca poi per non valutare l'insieme; e magari penalizzare il Corto che evita il regolamento di gioco semplicemente perché non c'è, aldilà che sia supplito da altro o meno.
Se questa è una mia fantasia, allora a posto; si fa così per parlarne, ed è il periodo e il thred giusto per farlo...

Si potrebbe anticipare il lancio del nuovo concorso da gennaio 2013 a settembre/ottobre 2012, così da uscire con i corti entro i primi mesi del nuovo anno. Certo questo comporterebbe una pronta organizzazione interna durante il periodo estivo, fra successione di giudici e revisione del regolamento. Per quanto mi riguarda, l'attuale svolgimento - affinato e smussato nel corso degli anni - pur restando perfettibile svolge egregiamente lo scopo prefisso. Ad eccezione del trito discorso:

kingfede ha scritto:

Riprendo qua i commenti di Lamello e Dies Irae per proseguire la discussione in un thread più consono, così lo riportiamo anche in prima pagina ora che il momento è opportuno:

Dies Irae ha scritto:

   

Lamello ha scritto:

E' anche vero Dies, che se il voto dei giudici contasse come quello di ogni singolo utente che senso ha che esistano?

E' la medesima cosa che mi chiedo da almeno due concorsi a quest'oggi. Perchè questo perverso andazzo dei giudici?.. Non basta un super partes che si limita alla pubblicazione degli scritti? Mettiamo dentro anche un garante, entrambi privi di incidenza nel voto. Una conclusione one-man=one-vote? Un giudizio finalmente coerente a se stesso e privo della misura che decide oltre, sopra tutti gli altri. Come detto, ne riparleremo a data da destinarsi. Non vorrei che quella dei tre giudici sia data come regola scontata e obbligata, ecco.. Le alternative sono molteplici.

Secondo me è e rimane comunque la più funzionale. Ricordiamoci che il concorso non vive solo dello spoglio e della valutazione dei racconti, ma anche di fasi complesse e delicatissime come la stesura del regolamento, il controllo preliminare per l'ammissibilità dei racconti stessi, la stilatura delle classifiche ecc. Insomma, comporta un certo onere, che una persona sola, in veste di giudice imparziale, farebbe fatica a sobbarcarsi. Sarebbe bello credere che i regolamenti ad esempio si possano decidere democraticamente, tutti insieme appassionatamente, ma questa formula a mio avviso creerebbe una miriade di problemi.

I giudici (anche se io li chiamerei organizzatori) hanno senso nel momento in cui sussiste un regolamento. Sacrosanto e necessario che tre utenti - ma forse ne basterebbero due, di cui uno garante - raccolgano i corti e vadano a presentarli secondo i tempi del forum. Ed è giusto che qualcuno si assuma l'onere di una gestione comunque impegnativa, di questo tutti sono finora stati grati ai precedenti giudici. Ciò che contesto è il potere che viene loro concesso in fase di valutazione; incidenza che li pone al di sopra degli altri, pesano laddove dovrebbero professare discrezione.