Gott ha scritto:

Tuttavia crescendo mi sono disaffezionato sempre di più aOberon, rendendomi conti di quanto a livelli di interazione sia mal strutturato e mal bilanciato: alcuni incantesimi sono quasi del tutto inutili e lo sviluppo della storia si snoda su binari davvero rigidi; la libertà di scelta è un'illusione, in un sordido miscuglio di railroading deveriano e di Truepath Jacksoniano.

Io ho mal sopportato che si conoscessero 5 Poteri su 7 nel primo libro, poi 6 negli altri due libri, e infine apparissero i Poteri Superiori (dal dubbio appeal, imho). Il mio cervello si sente moderatamente a disagio con questa cosa e suggerisce che sarebbe stato meglio conoscere 4 Poteri nel primo libro, per poi guadagnarne uno ogni volta. Se hai letto tutti i libri puoi giocare il quarto con tutti i 7 Poteri, che non è uno scandalo per uno Shanti che vuole eliminare Shazarak.
Comunque mi è piaciuto molto che fra un libro e l'altro aumentasse la padronanza del Potere degli Elementi, uno dei miei preferiti.

gabrieleud ha scritto:

Io ho mal sopportato che si conoscessero 5 Poteri su 7 nel primo libro, poi 6 negli altri due libri, e infine apparissero i Poteri Superiori (dal dubbio appeal, imho). Il mio cervello si sente moderatamente a disagio con questa cosa e suggerisce che sarebbe stato meglio conoscere 4 Poteri nel primo libro, per poi guadagnarne uno ogni volta. Se hai letto tutti i libri puoi giocare il quarto con tutti i 7 Poteri, che non è uno scandalo per uno Shanti che vuole eliminare Shazarak.

col senno di poi mi pare un evidente errore di design

ilsaggio79 ha scritto:

Il personaggio nell'illusione della narrazione dovrebbe comunque aver effettuato il percorso che si riassume nell'incipit del libro e relativo ai capitoli precedenti, quindi ai fini narrativi che importanza dovrebbe avere il fatto che io non li abbia letti? Mettendola su un piano filosofico: non è perchè io entri in una stanza buia che gli oggetti ivi presenti non esistano, solo perchè non so che ci siano, se mi dirigo contro di essi li urterò sia che sapessi della loro esistenza sia che la ignorassi se qualcuno, in una parte precedente della storia, ce li avesse messi!

Anche queste cose che dici, giustissime, si potevano pensare meglio...

ilsaggio79 ha scritto:

Il personaggio nell'illusione della narrazione dovrebbe comunque aver effettuato il percorso che si riassume nell'incipit del libro e relativo ai capitoli precedenti, quindi ai fini narrativi che importanza dovrebbe avere il fatto che io non li abbia letti? Mettendola su un piano filosofico: non è perchè io entri in una stanza buia che gli oggetti ivi presenti non esistano, solo perchè non so che ci siano

Giustissima osservazione. Mi ricordo benissimo quando, giocando per l'ennesima volta LS4 (unico a mia disposizione), avevo maturato lo stesso ragionamento. Ne dedussi che si trattava di una manovra di marketing per indurmi ad acquistare gli altri volumi. Beh, naturalmente a 9 anni non ho usato queste parole, credo di aver pensato "Che ladri b$!%&rdi!" o qualcosa di simile.

A ben pensarci, però, non avrebbe nemmeno senso iniziare a giocare la storia a metà: se tu non hai nulla di Harry Potter e vuoi leggere la saga, il tuo primo pensiero è di procurarti immediatamente il numero 5?

E qui l'handicap per chi non ha giocato i numeri precedenti ha senso: da ragazzi giocavamo con quello che si reperiva nelle bancarelle (anzi, nelle banCHErelle) che si scambiava con gli amici e che si rubava in libreria. Poi doveva essere una corsa a procurarsi anche gli altri numeri, mica si poteva giocare con un'Arte Ramas in meno, no?

EGO ha scritto:

Il bello di esser bambini è anche che è del tutto normale leggere/guardare un fumetto, un libro, una serie TV di cui ti mancano le puntate precedenti e fantasticare su che cosa potrebbero raccontare!

Ragazzi, una vita da fan del Prete Gianni senza occhio della sfinge! Io certo che volevo sapere cosa succedeva nel 2, ma soprattutto volevo poter tirare fuori quell'occhio e salvarmi il c... quando proprio si era messa male!
Che poi me la son cavata e ce la si poteva cavare bene senza, però dici in Egitto ci son stato? Si. Antarsis l'ho trovato? Si. L'occhio me l'ha dato? Si. E ALLORA DOV'E'????????

ilsaggio79 ha scritto:

Il personaggio nell'illusione della narrazione dovrebbe comunque aver effettuato il percorso che si riassume nell'incipit del libro

Credo ci siano dei casi in cui l'autore fa partite il personaggio già potenziato e dotato degli oggetti necessari, come se effettivamente (il lettore) avesse giocato tutti i precedenti volumi.
Tutto ciò è dunque più logico anche se consequenzialità di azioni e crescita del personaggio tipici delle collane LS e Oberon, sono importanti e, non tenendo conto delle possibili motivazioni commerciali (se ci sono state) che hanno motivato tali scelte, si inseriscono nel comparto tecnico ed emotivo del LG.
La scelta della nuova arte (o altro di simile) a inizio libro e la presa di coscienza della propria crescita sono tasselli fondamentali di un LG strutturato in serie.

Un esempio di LG il cui personaggio ha sempre già incluso il percorso precedente (e dunque è già potenziato) credo sia la serie Progetto Mortale.