Re: [Retrospect] Oberon il giovane mago
EGO ha scritto:Non credo che abbiano una "canonicità".
[...]
Ma non per questo le loro soluzioni sono state vagliate o approvate agli autori.
Uh, se le cose stanno così allora è diverso. Stante la stretta connessione di Joe Dever con PAon ho sempre mosso le mie osservazioni nel fermo convincimento che si trattasse di un sito contenente versioni redatte o quantomeno accettate dagli autori.
Allora restano valide le osservazioni fatte da EGO qualche pagina fa: Page avrebbe dovuto creare un combattimento con regole 'speciali' invece di ricorrere alla formattazione consueta tanto amata dai giocatori perché così come è nel libro, la soluzione è tutt'altro che intuitiva.
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Heimdall di Bifrost
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Re: [Retrospect] Oberon il giovane mago
Heimdall di Bifrost ha scritto:In alternativa, e in assenza di più precise indicazioni in tal senso, ho pensato che un possibile compromesso possa consistere nell'utilizzare un seme per ciascun punto impiegato in combattimento. Sarebbe comunque un utilizzo onesto e non sbilancerebbe certo il gioco.
Anche io ho sempre fatto così come dici tu, sebbene la tentazione dell'interpretazione letterale ce l'ho avuta con un paio di nemici particolarmente tosti.
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Re: [Retrospect] Oberon il giovane mago
Anche la questione "puoi moltiplicare la Res persa dal nemico per un fattore pari ai punti di Volontà che decidi di usare", di per sé, ha poco senso.
Da una prospettiva "realistica", penso che qualunque creatura colpita da un lampo di un'Asta Magica morirebbe all'istante, a prescindere dall'intensità del lampo.
Esattamente come la questione della Resistenza... nella realtà, non esistono ferite da 1,2,5, 10 "punti di vita". Se 1 è una coltellata di striscio che ti fa sanguinare, 5 sarebbe già una lama che affonda nell'addome, e col cavolo che continui a combattere alla pari con un guerriero armato se ti becchi una coltellata all'addome (o due, o tre). 10 sarebbe praticamente la perdita di un arto; di più, è la decapitazione. La serie Robin Hood, e in diverso modo quella dei Messagers du Temp, hanno cercato un approccio più realistico su questa falsariga. In Messagers du Temp, nell'ultimo volume, se vieni colpito da un'arma da fuoco muori immediatamente. Idem dovrebbe essere per un'arma descritta come l'Asta Magica.
Ma poiché siamo in un gioco, dobbiamo vedere le cose dalla prospettiva del gioco e dei punteggi. Ergo, secondo me non ha senso che Oberon abbia tecnicamente il potere di "oneshottare" pressoché qualsiasi avversario, usando 10 punti di Volontà o un Seme di Tarama: è previsto che il combattimento si svolga con una successione di scambi di colpi (come in LS, Dimensione Avventura e qualsiasi altro regolamento da GdR). Avversari tipo l'Aquila Gigante sono scenografici: il loro significato è "lettore, sei un pirla, non hai capito l'enigma delle chiavi e mò ti becchi un nemico invincibile, ringrazia ancora che se scendi sotto una certa Res vieni salvato da Tanith". Infatti, il Drago non te lo fa nemmeno affrontare: se lo attacchi, ti incenerisce subito. E anche nel volume 4, il Demone Capo, che è spaventosamente forte, non è previsto che muoia per mano di Oberon: se lo riduci (a fatica) sotto una certa Res, arrivano i Masbatè.
Oberon non è un combattente. Ergo, l'idea che possa usare ad libitum la Volontà come moltiplicatore del danno non ha senso. Per rimediare alla cosa, io mi sono autoimposto (ma fin da ragazzino, non di recente) di non usare mai più di 3 punti di Volontà in un singolo attacco. Se proprio vogliamo razionalizzare la cosa, possiamo notare che quando Oberon spende 4 o più punti di Volontà, in genere, è a causa di un impegno magico eccezionale, di solito legato all'uso del Sortilegio, e conseguente ad una lunga concentrazione, che durante una battaglia è impossibile. 5 punti di Volontà in un colpo solo servono per resistere ad Agarash e chiudere il Portale dei Demoni... mi spiego?
Notiamo poi una cosa. Tutte le correzioni effettuate da PA partono dall'idea che il regolamento sia l'unica parte fissa e immutabile dei libri. Quindi nessuno si è sognato di mettere in discussione la possibilità (teorica, non specificata nelle regole) che Oberon possa anche usare 50 punti di Volontà in un singolo attacco. Al contrario, tutti i combattimenti e gli oggetti (come i Semi di Tarama) hanno ricevuto delle postille che servono a renderli "consoni" al regolamento. Ma dalla prospettiva del gioco, è chiaramente assurdo che ad ogni Seme di Tarama corrisponda un combattimento vinto al primo colpo! Basterebbero i Semi trovati nel primo volume per uccidere tutti i nemici obbligatori della serie...
In conclusione: è inutile cercare di rendere Oberon rigoroso al 100% tramite note, postille, aggiustamenti e pezze varie. Non c'è modo di conciliare il regolamento con lo svolgimento degli eventi. Ecco perché le correzioni di PA, alla fine, valgono quanto le mie, quelle di Heimdall di Bifrost e di qualsiasi altro lettore. Possiamo metterci d'accordo, ma dire che che la versione di PA è la vulgata corretta non fa un favore a nessuno.
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EGO
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Re: [Retrospect] Oberon il giovane mago
Complimenti per la risposta, come sempre articolata e argomentata a dovere. Sono sincero: per me, anche quando eventualmente sono in disaccordo con quanto scrivi, è sempre un piacere leggerti.
EGO ha scritto:Possiamo metterci d'accordo, ma dire che che la versione di PA è la vulgata corretta non fa un favore a nessuno.
Come ho scritto anche sopra, faccio ammenda dell'errore che mi ha portato fuori strada: ho discusso dando per scontato che quelle di PAon fossero le versioni ufficiali date dagli autori e non soluzioni proposte da appassionati. Non che le trovassi più o meno sensate: semplicemente alzavo le mani di fronte a quelle che ritenevo le revisioni autentiche, intendendo con questo che gli autori si fossero resi conto delle storture e avessero inteso porvi rimedio ripristinando lo spirito originario che avevano pensato per quelle pagine.
EGO ha scritto:Da una prospettiva "realistica", penso che qualunque creatura colpita da un lampo di un'Asta Magica morirebbe all'istante, a prescindere dall'intensità del lampo.
Esattamente come la questione della Resistenza... nella realtà, non esistono ferite da 1,2,5, 10 "punti di vita". Se 1 è una coltellata di striscio che ti fa sanguinare, 5 sarebbe già una lama che affonda nell'addome, e col cavolo che continui a combattere alla pari con un guerriero armato se ti becchi una coltellata all'addome (o due, o tre).
Per quanto riguarda il resto del discorso, personalmente non vado mai alla ricerca del realismo spinto: è chiaro che dal punto di vista della realtà non esisterebbero i punti ferita ma neppure l'asta magica né i semi per usarla.
Come è logico, quando si tratta di studiare l'impalcatura di un gioco, il punto è centrare un regolamento gestibile che possa produrre un illusionario effetto di verosimiglianza senza togliere la dimensione ludica, narrativa e fantastica, che deve rimanere centrale. Il regolamento di un LG, a mio sommesso avviso, così come quello di un gioco di ruolo, che concettualmente è la cosa che gli si avvicina di più, normalmente si concentra su pochi aspetti, ritenuti essenziali per sfidare la capacità del lettore di gestirli senza privarlo del gusto dell'avventura. In parecchi casi (la stragrande maggioranza dei LG classici della nostra infanzia) questi aspetti sono ridotti all'osso: combattività e resistenza, vale a dire la capacità di portare un attacco o di effettuare un'azione (l'"Abilità" di FF) e quella di resistere ad analoghi attacchi portati da altri verso di noi. Ma nulla toglie che ci si possa concentrare sulla Paura che proviamo in una casa stregata, o sul livello di Allarme che abbiamo suscitato penetrando nella fortezza di un vampiro; oppure sull'Infamia e sull'Onore che portiamo su di noi e che rappresentano il parametro con cui ci giudicano uomini e dèi. Pure a fronte di un regolamento di battaglia ridotto all'osso, come nel caso di Grecia Antica, il gestire pochi parametri non mi ha tolto mai il piacere del gioco o la suspense di un combattimento che volgeva a mio sfavore.
Personalmente mi sono sempre divertito a giocare al vecchio D&D, così povero ed essenziale nelle sue regole, piuttosto che alle innumerevoli ed "avanzate" versioni successive. Il primo ha sempre permesso a me e ai miei amici di godere appieno il fluire dell'avventura e le discussioni sulla fattibilità o meno di determinate azioni sono sempre state risolte con un minimo di esperienza o di buonsenso; tutte le altre versioni mi hanno presto annoiato. Non è stato così per tutti, chiaramente: alcuni amici e, ne sono certo, parecchie altre persone, si sono appassionati a studiare nel dettaglio le innumerevoli possibilità offerte da regolamenti sempre più perfezionati; io no.
È per questo che non trovo nulla di male nel cercare di dare un'aggiustatina in corsa alle regole: non per renderle più verosimili ma per renderle se non altro più coerenti. Va da sé che probabilmente neppure una coperta fatta di mille aggiustamenti potrebbe coprire esaustivamente la questione "Krimmer", però, ad esempio il tuo discorso sull'impiego di max tre PV come fattore di moltiplicazione è estremamente sensato e del tutto in linea con il dispendio di Volontà così come viene quantificato nel resto della serie.
È chiaro che si tratta di divertissements tra di noi, ma nulla ci vieta di tenerne conto e di rigiocare i libri con queste modifiche ed eventualmente di proporle ad amici che ancora non avessero affrontato la lettura. 
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Re: [Retrospect] Oberon il giovane mago
Un altra cosa che non ha tantissimo senso, ed andrebbe chiarita in regolamento, è la Volontà. Mentre Combattività e Resistenza sono "cappati", cioè hanno un massimo, ed ha senso (da un punto di vista di regolamento, meno da quello cronologico) che ad ogni librogame si azzerino e si riparta con il massimo, la volontà pare rappresentare il mana che ha a disposizione il protagonista in quel momento. Quindi, in Oberon 2, dopo che l'autore volutamente azzera i tuoi punti volontà alla fine del primo (non si capisce bene nemmeno il perché!) con un colpo obbligatorio contro le mantidi, con quanta volontà si riparte? Valore iniziale + 10? Semplicemente 10 (opzione che non ha molto senso: si sarebbe avvantaggiati giocando il 2 senza aver giocato l'1, cosa che in genere è punente, non premiante)? I semi di tamara, sono buggatissimi. Andrebbero spiegati molto meglio. IMHO, se usati in combattimento corrispondono semplicemente ad un punto di volontà. Di più non avrebbe senso: ho concluso il primo libro con 7 semi, più che sufficienti a concludere 2, 3 e 4 senza sprecare un punto volontà contro i big boss...
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Re: [Retrospect] Oberon il giovane mago
Anima di Lupo ha scritto:Oggi Joe Dever ha annunciato su fb che si è accordato con Ian Page per la riedizione di Oberon.
Mi sembrava eccessivo aprire un thread nuovo quindi ho scritto qua la notizia. Se i Signori Moderatori lo desiderano possono spostare il post. 
Link, per favore?
Una riedizione di Oberon è un'avventura editoriale abbastanza limitata da indurmi a comprarla.
Certo, sarebbe interessante, a questo punto, poter contattare Page per un'intervista in merito... e magari chiedergli due o tre cose riguardo al Krimmer e ad altri combattimenti impossibili... 
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EGO
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