Qualcosa del genere l'aveva già scritta Umberto Eco.

Posso approfittare del topic per porre un dubbio che ho sempre avuto e che ho riesumato ieri mentre tentavo di scrivere il mio primo Librogame? Si tratta della virgola PRIMA della congiunzione "e".
E' capitato più volte che mi sembrasse quasi d'obbligo, probabilmente perchè penso al testo direttamente come ad un parlato. Quindi l'uso della virgola diventa una vera e propria pausa nel tono e la "e", invece, contribuisce ad unire due frasi in un unico periodo. In teoria però anche la virgola basterebbe a svolgere lo stesso scopo, giusto? Ma non c'è niente da fare, a volte non riesco a farne a meno.

Credo sia chiaro che non sono uno scrittore professionista, probabilmente avrò dimenticato qualche nozione imparata ormai secoli fa a scuola. Quindi vi chiedo di risolvermi questo dilemma una volta per tutte

ci sta

bene, mi fa piacere sapere che non devo più preoccuparmene

Rispondo in ritardo di rito.
Personalmente la congiunzione dopo la virgola proprio non piace. Cerco di eliminarla ogni volta che me ne scappa una e la cosidero, nell'80% dei casi, un errore.
La tollero quando è posta dopo una virgola che chiude un inciso.
Esempio1: Gionni andò al mare, e si fece un bagno.
Orrore e raccapriccio! o la virgola o la "e" ma tutte e due sono un cazzotto in pancia.
Esempio 2: Gionni andò al mare, da solo visto che laura gli aveva dato buca, e si fece il bagno.
Qui invece la congiunzione non mi infastidisce molto, anzi.