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Re: The Hobbit
Sì, sì... ma non tendevo a dare preferenze; anche perché sinceramente fra un bel 2d e un bel 3d io non saprei che scegliere... Sono semplicemente due linguaggi differenti, che il grande PJ sta usando egregiamente. Dico solo che questo, a mio avviso, avrà più senso in 3d... pur dovendo ammettere che difficilmente perderà (o perderà molto) in 2d...
Ogni volta che si usa una tecnica al meglio delle sue forze, si fa sempre qualcosa di buono, valido e duraturo; pensando a ISdA, ancora non avevamo visto tutto quel ch'era possibile tirar fuori dal 2d, dunque resteranno tre pietre miliari per ricordarcelo ab eterno... Ora PJ con quel giocattolino s'è stancato, e passa a quello che utilizza un'autentica profondità... Di questo passo s'andrà a finire all'ologramma!
Un esempio di quel che voglio dire: un film molto controverso, molto censurato, e che ancora oggi incute molto timore, uscì nel 1922, col titolo Haxan, la stregoneria attraverso i secoli... Beh, a distanza di tempo io lo considero davvero l'horror più azzardoso di sempre, con sequenze che davvero risultano inquietanti.
E' costato moltissimo, lo potremmo definire ISdA muto... e ancora oggi la critica fatica a capire come un muto possa essere così 'moderno'. Ad esempio: quel film, è 'pensato' per non avere suono (perderebbe tutto, col suono). Ed è pensato anche per quel tipo di pellicola, più innaturalmente veloce... tanto che i demoni sembrano soggetti ad una gravità propria, che non risponde alle naturali leggi della fisica...
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Danilo Baldoni
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Re: The Hobbit
Sì, questo lo notai subito... fra l'altro con dialoghi del tutto inventati, almeno stando alle informazioni che ad oggi ho su tutto l'apparato tolkieniano...
Non mi risulta che Bilbo desse coraggio a Gandalf (semmai il contrario), né che Galadriel centri alcunché con la prima vicenda... per questo, come specificai, andrebbe preso, oltre che come adattamento de Lo Hobbit, anche come prequel della vicenda SdA. Hanno voluto dare forma a tutto il loro progetto, guardandolo nella sua interezza...
E, sempre come dissi, non è detto che questo possa significare aderenza effettiva con lo spirito della storia.
Comunque, in tal caso, i sospetti sulle 3 storie sono verificati: hanno un po' annacquato il vino... Ora bisogna sapere se bene o male, facendo una cosa giusta o sbagliata, ecc.
Mi sembra comunque che in questi 3 film vi sia un'arbitrarietà maggiore, aldilà del risultato... questo senza dubbio andrà messo agl'atti.
L'unica pecca sarebbe: voler irrobustire una storia che di per sé non ha nessuna voglia di essere robusta... infarcire la torta quando sappiamo bene che è semplice-semplice come una sacher...
Ma chissà che tra un effetto e l'altro non ci facciano piacere anche questo.
In merito al 3d: a mio avviso PJ non si pronuncia proprio per questo, per non ammazzare uno dei due pubblici... ma credo, proprio per questa sua volontà di nascondimento, che avremo molti cinema che lo presentano in 2d.
In merito agli attori: questi ormai sono come fratelli di sangue... impossibile sarebbe stato il non chiamarli. Il punto è: la loro nostalgia, incontrerà la nostra...? Di certo non quella del libro...
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Danilo Baldoni
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Re: The Hobbit
Per prima cosa dobbiamo realizzare che la trama e la storia de Lo Hobbit, immerse in un contesto più ampio che include le appendici di Tolkien, sono preliminari alla Guerra dell’Anello – come raccontato nel Signore degli Anelli (SdA). In altre parole, Sauron (denominato ‘Negromante’ nello Hobbit) e i suoi servi orchi/goblin rappresentano i reali nemici. Smaug il drago non è altro che un nemico secondario, così come Saruman era il nemico principale nei primi due film del Signore degli Anelli, ma il cattivo secondario nella trilogia completa. Ricordiamo, in accordo alle appendici, che l’interesse principale di Gandalf nell’impresa di Thorin era la sua preoccupazione che con Smaug ben accomodato nella Montagna Solitaria, il nord risultasse vulnerabile agli attacchi, e quindi nel caso in cui l’Ombra fosse cresciuta nuovamente fuori da Bosco Atro, le forze del bene sarebbero state aggirate sia da Mordor che dal Nord. Alla luce di ciò, Lo Hobbit si separa naturalmente in tre parti distinte, ognuna con la sua propria struttura narrativa, la sua storia e le evoluzioni dei personaggi, ciascuna delle quali può costituire un film senza rinunciare a nulla, e senza ‘stiracchiare’ la narrazione.
Il poeta costruisce castelli in aria; il matto li abita; lo psicologo incassa l'affitto.
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Re: The Hobbit
Beh... è chiaro che io ho letto un altro libro. Io l'ho letti in ordine, e questo risultato ci allontana di molto dallo spirito del libro e anche dalle sue vicende, prettamente fiabesche.
Ne Lo Hobbit non si agita alcun tipo di acqua torbida, ancora... e a mio avviso la sua ricchezza è tutta qui.
I ragionamenti per far quadrare le cose, che Tolkien ha messo per ultimo, sono un 'vestito' per la vicenda nel caso il Lettore si ponga svariati dubbi. E', insomma, un Hobbit 'cosciente', quello che andrò a vedere... cosciente di tutto il grosso della produzione Tolkien.
A mio avviso si potrebbe parlare proprio di due Hobbit: quello 'rivestito' della consapevolezza finale dell'autore, e quello ancora spoglio di tutto ciò... e io preferisco quest'ultimo.
Però, dacché non si fanno i film come se piovesse, capisco pure che se lo fai una volta lo fai per sempre, dunque anche con l'aggiunta di queste appendici, che a mio avviso però da una parte snaturano la storia, dall'altra la arricchiscono di significato, specie volendo vedere il risultato narrativo nella sua interezza.
Il vero Hobbit, non ha guerre rilevanti; Gandalf è qualcuno che aiuta un Hobbit (alias Lettore) ad avere coraggio. La vicenda è magra ma significativa. Andrò dunque a vedere il prequel de ISdA...
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Danilo Baldoni
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Re: The Hobbit
qui sotto metto le trame dei tre film,da leggere solo chi conosce già il libro, dato che descrive i film con dovizia di particolari.
Film Uno. Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato
Il primo film, Un viaggio inaspettato, non solo traccia la formazione della Compagnia dei Nani (tra cui Bilbo e Gandalf) e il loro bizzarro viaggio ricco di eventi attraverso la Terra di Mezzo, ma anche prepara la scena, svelando il contesto storico non solo della ricerca, ma di tutta la guerra dell’Anello. Sappiamo dal trailer, infatti, che il primo film sarà impostato come un ‘flashback’, con lo strumento narrativo del vecchio Bilbo che scrive le sue memorie per Frodo, nel periodo della festa di compleanno nel film la Compagnia dell’Anello (CdA): “Ti ho raccontato le mie avventure, ma potrei non avere detto tutto”. Questo metodo permette alla narrazione della trilogia Hobbit proposta di poter includere ogni evento fino al momento della trilogia SdA, e forse anche di includere eventi contemporanei alla fine del Ritorno del Re (RdR) come ad esempio la battaglia di Dale, come nel libro dove Bilbo comincia a scrivere le sue memorie a Hobbiton e dice a Gandalf di voler ritirarsi a Gran Burrone per finirle. La trama de Lo Hobbit richiede inevitabilmente un numero di estesi ‘flashback’ che dovrebbero naturalmente accadere nella prima parte. Per esempio all’inizio dello Hobbit, quando i Nani sono a casa Baggins, il racconto richiederà i flashback di:
?Gandalf in visita a Dol Guldur e il ritrovamento di Thrain, al fine di spiegare come trovò la chiave e la mappa.
?I giorni sereni del Regno di Erebor e Dale, per mostrare ciò che motiva i Nani a partire nell’impresa, e quale sarà la ricompensa.
?Il successivo attacco di Smaug alla Montagna Solitaria, che portò il Regno al termine mandando Thorin in esilio, in modo da mostrare quali pericoli e ostacoli li attendano, nel caso riuscissero ad arrivare alla montagna.
Ci saranno altri flashback necessari nel primo film che non solo estenderanno la storia oltre la principale sequenza narrativa del libro, ma daranno peso drammatico e profondità storica a tutta la trilogia Hobbit, e inoltre serviranno a impostare la tensione successiva e le evoluzioni della storia nel corso dei tre film. Ad esempio, per costruire l’incontro con gli Orchi/Goblin sotto le Montagne Nebbiose, e naturalmente per stabilire il significato della Battaglia dei Cinque Eserciti, l’antagonismo tra i nani e i goblin dovrà essere raccontato in un ‘flashback’. Il posto più logico dove ciò avvenga è a Gran Burrone dopo l’incontro con gli Orchi. Elrond sicuramente chiarirà alla Compagnia l’origine delle spade trovate nel tesoro dei troll. Nel libro egli spiega che sono delle lame famose utilizzate contro i Goblin nei secoli precedenti. Probabilmente in maniera innocente, mettendo in discussione Bilbo come strumento, ci saranno qui dei flashback storici che riveleranno le profondità dell’odio tra i Nani e Goblin, che culmina con l’antica battaglia di Azanulbizar, e il ruolo di Azog l’Orco nello scatenare la guerra. Questo storico ‘flashback’ espositivo accadrebbe in maniera puntuale a Gran Burrone, in quanto aumenterebbe la tensione drammatica proprio prima che la Compagnia incominci l’ascesa nei passaggi delle Montagne Nebbiose, che porterà ovviamente, alla loro cattura da parte dei Goblin.
nsieme a tutto ciò che accade, vi è quindi – considerando i flashback necessari- molta narrazione da attraversare fino alla sequenza delle botti, che sembra [NdT: l’autore del POST non conosceva il nuovo poster] essere la fine del primo film, a giudicare dal poster panoramico rilasciato recentemente.
Per arrivare da Hobbiton alla sequenza delle botti (anche se qui vi è un appunto da fare in quanto un momento migliore per l’ interruzione sarebbe stato l’imprigionamento della Compagnia da parte degli elfi-silvani, in modo da lasciare una sorta di mozzafiato; per di più la pausa tra i primi due film lascerebbe l’impressione che Bilbo abbia trascorso del tempo per familiarizzare con il palazzo elfico e localizzare quindi le celle dei Nani, impostando così la loro fuga all’inizio del secondo film) vi è molta trama semplicemente seguendo il libro: i troll , Gran Burrone, il passo della montagna, la città dei Goblin, gli indovinelli nell’oscurità, i Warg, le aquile, Beorn, Bosco Atro, i ragni, e la foresta degli elfi. Tenete a mente che il primo film dovrà anche rendere conto della storia di Gandalf una volta che egli si separa dalla Compagnia presso i confini di Bosco Atro. Considerato che ciò accadrà piuttosto tardi nel film, egli probabilmente potrà incontrare Radagast a sud, viaggiando con lui per spiare Dol Guldur, e/o incontrarsi con il Bianco Consiglio. I progressi di Gandalf nel primo film probabilmente finiranno con lui che convince il Consiglio ad aggredire Dol Guldur, ma prima che l’assalto inizi effettivamente.
Quindi nel primo film dal titolo ‘Un viaggio inaspettato: l’esule Thorin cerca di unire un gruppo eterogeneo di nani per una missione; Gandalf si rende conto della posta in gioco e convince il Consiglio della necessità di azione;mentre il cuore drammatico sta nel viaggio di Bilbo da casa Baggins a scassinatore, e la sua lotta per ottenere il rispetto dei nani e ‘trovare il suo coraggio’.
Film Due. Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug
Il secondo film, probabilmente rinominato in “La Desolazione di Smaug”, potrebbe quindi iniziare con una sequenza di fuga con le botti dalla foresta degli elfi, e l’arrivo dei Nani a Pontelagoluno. Ciò comporterà l’introduzione di una cultura completamente nuova, come con Rohan in Le Due Torri (LDT) controllata da un sovrano corrotto (Théoden era sotto un incantesimo, il Governatore di Pontelagolungo è semplicemente corrotto), con un giovane protagonista, che si presenta come un emarginato e viene riabilitato fino a diventare un eroe per la fine del film (Eomer in LDT; Bard qui).
Anche se il film dovrà quindi seguire i Nani nella loro missione alla montagna attraverso le rovine di Dale (il ritrovamento della porta; le interazioni di Bilbo con Smaug, l’incendio della montagna) il suo culmine sarà l’attacco di Pontelagolungo e l’uccisione del Drago da parte di Bard. Così il protagonista principale – a parte Bilbo ovviamente – sarà Bard, e la locazione principale del dramma sarà Pontelagolungo, in quanto il film ripercorrerà il suo carattere fin dall’inizio (la sua corruzione, il suo meschino scetticismo sull’esistenza del drago) – verso la sua finale espiazione simbolica tramite il fuoco, che rappresenta la rivendicazione di Bard, e la sua elevazione agli occhi degli uomini di Esgaroth.
Il secondo film dovrà anche includere altri due archi narrativi: quello dei Nani che culmina ovviamente con la loro uscita dal passaggio segreto verso il Regno ormai disabitato di Erebor, rendendosi conto che il Drago è morto e reclamando la Montagna. Sembrerà la fine della storia, ma sicuramente questo episodio sarà mitigato da presentimenti, suggerendo che la loro pretesa della montagna possa essere di breve durata. L’altro episodio narrativo riguarda Gandalf. E’ probabile che il lento ritmo generale delle scene riguardanti i nani e Bilbo nel secondo film – come il loro recupero a Pontelagolungo, l’avanzata sul monte, la ricerca della porta e anche l’interazione tra Bilbo e Smaug – saranno intramezzati con scene dell’assalto del Bianco Consiglio a Dol Guldur nel sud di Bosco Atro. Sembra plausibile che l’intero attacco e la cacciata di Sauron si svolgerà in questo secondo film. Allo stesso tempo se questa pesante sequenza di azione è in via di risoluzione, l’episodio della Montagna Solitaria diverrà più rapido, con Smaug alla ricerca sul fianco della montagna e il successivo attacco a Pontelagolungo.
Esistono diverse motivazioni per concludere il secondo film con l’uccisione del drago, ma c’è inoltre ricchezza nell’evoluzione della storia e dei personaggi: Thorin, esule arrogante nel primo film, viene un po’ umiliato nel secondo, meno forte ma in ultima analisi, un leader migliore; Bilbo è sbocciato come il vero capo della Compagnia; Gandalf ha agito contro l’Ombra di Bosco Atro sulla scia delle preoccupazioni mostrate nel primo film. Il film è in gran parte incentrato sull’evoluzione del personaggio di Bard come una storia autonoma, in quanto i personaggi di Thorin, Bilbo e Gandalf essenzialmente sono al culmine incontestato dello loro evoluzione, nessuno ha raggiunto una risoluzione, che arriverà nel terzo film.
In breve, iniziando il film con l’arrivo a Pontelagolungo e terminandolo con l’uccisione di Smaug non si avrà un film scarno. “L’espiazione con il fuoco” di Pontelagolungo per i suoi peccati – la corruzione e l’indifferenza- potrebbe in gran parte reggere autonomamente il film trascinandolo in maniera drammatica, nonostante sia il difficile atto centrale di una trilogia.
Film Tre. Lo Hobbit – Andata e ritorno
Il terzo film, che potrà avere il titolo originale dell’ex secondo film “Andata e ritorno”, potrebbe quindi iniziare con il suggerimento che siano trascorse diverse settimane. Questo consentirebbe quattro avvenimenti che altrimenti sarebbero difficili da mostrare in maniera drammatica:
?Il consolidamento dell’autorità di Bard tra i rifugiati di Pontelagolungo.
?L’arrivo degli elfi, che aiutano Pontelagolungo nella ricostruzione, formando un’alleanza con gli uomini di Esgaroth.
?Il viaggio di Gandalf a nord di Dol Guldur per incontrare gli Elfi e gli uomini di Esgaroth ai piedi della montagna.
?La Compagnia di Nani che si stabilisce nelle sale vuote di Erebor, e l’implicazione che il personaggio di Thorin abbia iniziato un cambiamento, con tracce di avarizia, un senso di diritto (e la concomitante mancanza di empatia per gli uomini di Esgaroth nonostante il loro sacrificio) e una convinzione delirante nella forza della posizione contrattuale dei nani, ora che si sono sistemati nei loro corridoi ancestrali.
Il terzo film sarà quindi incentrato sui due personaggi principali, Thorin e Bilbo arrivando al loro scioglimento, tramite un conflitto reciproco. Mentre il primo film è incentrato sui dubbi di Thorin su Bilbo, e il secondo sul trionfo di Bilbo su tale dilemma, questo terzo film potrebbe tracciare come la fede in Bilbo si sia quasi persa a causa dell’orgoglio di Thorin prima della sua caduta, e sulla restaurazione finale di Thorin in letto di morte, un atto che riabilita Bilbo e redime Thorin.
Gandalf otterrà anche la risoluzione del suo reale interesse nell’impresa della Compagnia, cioè la riconquista della Montagna e la frantumazione degli eserciti dei Goblin. Questo in quanto, come già detto, l’interesse di Gandalf nel portare la Montagna Solitaria di nuovo sotto il controllo dei Nani risiede nell’evitare che la Terra di Mezzo mostrasse il fianco a Nord quando sarebbe arrivata la resa dei conti finale con Sauron. Questo terzo film potrebbe pertanto avere tre atti. In primo luogo, vi è la ‘costruzione’, i ‘tamburi di guerra’: macchinazioni politiche, diplomazia fallita, l’ammassarsi di elfi e uomini ai piedi della montagna, il dramma del tradimento di Bilbo, la venuta dei nani dai Colli ferrosi.
C’è poi la scaramuccia tra nani, uomini ed elfi. Ma potrebbero anche esserci segni dell’ammassamento dei Goblin. Infatti, è stato riportato che Benedict Cumberbatch (che darà la voce al Negromante, cioè Sauron) ha anche un ruolo da giocare nella ‘Guerra delle Cinque Legioni’, che suona in malo modo come la Battaglia dei Cinque Eserciti, il che suggerisce che Jackson ha fatto un cambiamento in cui Sauron, forse in una forma ridotta, conduce (o almeno dirige) gli eserciti dei goblin/orchi/warg in battaglia, e forse qualche attenzione sarà rivolta a come Sauron riesca ad accumulare l’esercito per l’assalto alla Montagnia Solitaria.
Il secondo atto è la battaglia stessa, che – come spettacolo visivo – farà probabilmente sembrare nana (scusate il gioco di parole) la battaglia ai Pelennor dal RdR, per un semplice motivo geografico: il Pelennor è una pianura piatta, mentre la Battaglia dei Cinque Eserciti si verifica su tre dimensioni sui fianchi di una possente montagna, in modo che sia qualcosa di completamente diverso da qualsiasi altra battaglia nella trilogia del SdA. Questa battaglia potrebbe facilmente durare un’ora o più sullo schermo, con così molti eserciti coinvolti e tanti alti e bassi: l’arrivo dei Goblin e Warg; l’uscita dai cancelli della Compagnia in armatura completa; i Goblin che scalano la montagna per ottenere un vantaggio; l’arrivo di Beorn e l’uccisione del Grande Goblin; l’ultima resistenza di Fili e Kili, l’arrivo delle aquile. E, naturalmente, ognuno dei Nani principali dovrà avere il suo momento in battaglia.
Il terzo atto è lo strascico, che rischia di essere un caso di “tanti addii”, come nel Ritorno del Re: Bilbo ritrovato sul campo di battaglia; la scena della morte di Thorin, i saluti, il viaggio di ritorno di Bilbo passando per Pontelagolungo (con lo scheletro di Smaug giacente sul letto del lago, chiaramente l’immagine più suggestiva del libro), il viaggio di ritorno tramite – per breve tempo – la foresta degli elfi; la casa di Beorn, Granburrone e infine Hobbiton.
Materiale dalle Appendici del Signore degli Anelli
Ma è abbastanza probabile che un’intera sezione possa essere aggiunta, anche se è altrettanto probabile che possa essere tolta dal taglio cinematografico. Ricordate che il vecchio Bilbo sembra raccontare i film, o per lo meno, la storia dello Hobbit si presenta come una riflessione del Vecchio Bilbo mentre scrive il suo libro in una scena contemporanea all’inizio della CdA.
Mentre continua a terminare il libro a Gran Burrone, è quindi possibile inserire nella storia alcuni eventi che riguardano la trilogia del SdA, e in tal modo “collegare” le due trilogie in modo più esplicito. Così la trilogia Hobbit potrebbe finire con Bilbo che chiude il suo libro, e la consegna a Frodo a Gran Burrone, nel viaggio di ritorno di Frodo verso Hobbiton dopo il viaggio a Monte Fato del RdR. Alla luce di questo mezzo narrativo, gli eventi che potrebbero essere visualizzati comprendono:
?Balin, membro della Compagnia, decenni dopo in viaggio per Moria (introdotta nello Hobbit come abbandonata dopo la battaglia di Azanulbizar) per creare una nuova colonia. Nella CdA, la Compagnia naturalmente scopre la tomba di Balin, dove poi combatteranno il troll di caverna.
?Gollum che lascia le montagne nebbiose dopo alcuni anni, arrivando a suo modo a Mordor, dove viene catturato da Sauron e torturato. Questo conduce infine ai Cavalieri Neri che cercano la Contea, come mostrato nella CdA. Dato che è possibile che il vecchio Bilbo concluda la sua narrazione a Gran Burrone, e dopo che l’anello è stato gettato nel Monte Fato, Gollum potrebbe anche essere mostrato, in seguito alla sua fuga da(rilascio di) Sauron, nel trovare un modo per attraversare le montagne nebbiose e quindi l’Anello, e nell’imbattersi nella compagnia di Balin durante il loro tentativo di ricolonizzare Moria. Per collegare abilmente la narrazione, Gollum potrebbe anche essere presentato come un testimone della morte di Balin a Dimrill Dale, un atto che precipita la distruzione della colonia dagli orchi che invadono Moria. Ciò dovrebbe avere due risultati: spiegare come la colonia di Balin a Moria sia stata rasa al suolo e a Balin data la sua tomba; e spiegare come Gollum arrivi a Moria, che è dove appare per la prima volta nella CdA durante l’inseguimento della Compagnia. (Nel libro, Gollum inizia l’inseguimento della Compagnia a Moria, visto che le porte da cui entrano non si possono aprire dall’interno, e quindi è li che poteva arrivare nel suo attraversamento di Moria alla ricerca dei ‘Baggins’. Si deve essere nascosto lì, da solo nel buio nella estremità orientale di Moria, per un tempo non specificato fino al momento in cui Gandalf ha aperto le porte dicendo la parola elfica per ‘amico’).
?Una narrazione della ‘guerra nel nord’ – la battaglia di Dale, che Tolkien menziona nelle appendici. Questa battaglia è accaduta a nord, allo stesso tempo della battaglia ai Pelennor nel RdR. Dare dettagli di questa battaglia è rilevante per la storia, in quanto naturalmente Gandalf si interessò alla ricerca di Thorin, in primo luogo perché voleva rinforzare il Nord contro eventuali attacchi futuri. Mostrare la Battaglia di Dale confermerebbe come la ricerca di Gandalf non sia stata vana, e anche fornire un collegamento con la trilogia. E’ anche possibile visualizzare ciò come narrato dal Vecchio Bilbo nello Hobbit, e quindi egli poteva scrivere della battaglia di Dale, e raccontarla come una sorta di coda, per assicurare che la conclusione della trilogia dello Hobbit si combini perfettamente con l’inizio della CdA, ma anche si allinei alla conclusione del RdR. Vale la pena notare che Peter Jackson ha detto che “c’è un sacco di roba nelle appendici che vogliamo mettere nei film”, ma se si guarda alle appendici, le parti più cinematografiche sono la storica battaglia di Azanulbizar e la Battaglia di Dale del periodo del RdR.
Coerentemente con tutto quello che sappiamo su questi film, dalla stima sul regista, sul team di sceneggiatura e sul materiale originale di Tolkien stesso, la proposta di Jackson di una trilogia Hobbit ha perfettamente senso, ma solo quando la vediamo come parte di un più ampio progetto capace di rendere maggior giustizia al mondo di Tolkien. Alla luce di ciò, ho anche il sospetto che i realizzatori possano cogliere l’occasione per girare alcune scene che utilizzino i set e gli attori a disposizione durante le riprese de Lo Hobbit, e che possano essere integrate in una super edizione estesa della CdA in futuro.
Queste includono:
?L’inseguimento di Gollum e gli interrogatori di Gandalf, includendo la prigionia nella foresta degli elfi (per motivi pratici, il ruolo di Aragorn nella sua cattura potrebbe essere lasciato fuori del tutto senza intaccare la narrazione, anche se il suo inserimento – forse giusto con un cameo – senza dubbio sarebbe gradito dagli appassionati di Tolkien). Ciò sarebbe possibile grazie alla disponibilità del set sulla foresta elfica. Questo flashback potrebbe essere integrato con grande successo nella scena della CdA in cui Gandalf ragguaglia Frodo nella Contea sulla natura dell’anello e la gravità della minaccia. Questa scena, come esiste attualmente nella CdA, è chiaramente l’anello più debole del film, perché essendo la scena che spinge Frodo alla partenza risulta troppo abbreviata, e la sua partenza da Hobbiton sembra quindi quasi affrettata e impetuosa. In effetti, la sezione di Gollum dal prologo della CdA potrebbe essere spostata e integrata in questa sequenza di flashback. Vale anche la pena notare che, dato il suggerimento di cui sopra in merito a un flashback nel terzo film Hobbit su come Gollum sia arrivato a Moria, in una futura versione della CdA, Jackson probabilmente potrebbe anche rimontare la CGI per Gollum a Moria, e forse anche aggiungere alcuni scorci in cui lui segue la Compagnia nelle ombre, prima che Frodo lo noti. Dare a Gollum una introduzione un po’ meno lontana nella CdA risulta quasi obbligatorio ora che l’Hobbit è stato girato, come se i sei film siano guardati in sequenza. Egli è un personaggio ben stabilito nella CdA e dovrebbe avere un trattamento più sfumato con la sua reintroduzione in Moria. Per di più, il resto del prologo nella CdA, che definisce la storia dell’anello, potrebbe essere spostato al suo giusto posto, come nel libro, a Casa Baggins con la spiegazione di Gandalf a Frodo sulla natura dell’Unico Anello, dopo che lo si estrae dal fuoco e si vedono i segni. Sarebbe possibile estendere e filmare dei nuovi dialoghi per la discussione tra Frodo e Gandalf a Casa Baggins avendo entrambi gli attori ripreso i loro ruoli nello Hobbit, e il set di Casa Baggins essendo disponibile. Questa ristrutturazione consentirebbe alla CdA di ricominciare con precisione da dove la trilogia Hobbit avrebbe lasciato, ed entrambe inizierebbero e finirebbero con la voce narrante del ‘vecchio Bilbo’ mentre scrive il suo libro prima della festa di compleanno. La CdA dovrebbe quindi iniziare – come lo fa subito dopo il prologo nella Extended Edition – con Bilbo nella stessa scena che racconta degli hobbit.
?Il retroscena di Gimli, da integrare nell’eccessivamente troncato Consiglio di Elrond nella CdA. Il ‘flashback’che avrebbero potuto filmare durante le riprese dello Hobbit sarebbe quello di un emissario di Mordor che arrivato alla Montagna Solitaria cerca un ‘Baggins’, causando il viaggio successivo di Gimli verso Gran Burrone alla ricerca di aiuto durante il Consiglio di Elrond (Gimli è senza dubbio nei film, come Rhys Davies stesso ha praticamente ammesso, ed è stato filmato sul set a ‘visitare’ il cast). E’ possibile che Jackson stia approfittando della disponibilità di Rhys Davies, del set di Gran Burrone e del nuovo set di Erebor per girare questa scena, l’ultimo dei quali non era disponibile quando hanno girato la CdA.
?Un retroscena di Legolas, anche esso per essere integrato nel Consiglio di Elrond. Questo potrebbe includere la fuga di Gollum dalla foresta degli elfi. Filmare tale flashback è possibile grazie alla disponibilità di Orlando Bloom e del set della foresta durante le riprese de Lo Hobbit che insieme non erano disponibili quando è stato girato la CdA.
Vorrei quindi sostenere che nel girare una trilogia Hobbit, Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens non stiano solo facendo un ‘prequel’ nel senso tradizionale, con la fine del racconto prequel che si incastra con la CdA. Quello che sembra stiano facendo è di rimpinguare il mondo intero del SdA, in parte dando un cruciale retroscena in maniera drammatica narrando la storia del libro Hobbit, ma anche rimpolpando l’ampio mondo del SdA oltre le evoluzioni dei personaggi dei nove membri della compagnia, che è stato il punto chiave della trilogia originale.
In conclusione …
Se questo è ciò che stanno progettando, sarebbe senza precedenti nella storia del cinema: la trasposizione di un mondo attraverso delle trilogie che non sono solo sequenziali ma anche complementari e parallele. Questi film saranno in 3D non solo visivamente, ma anche in termini della narrazione: entrambe le trilogie vedono un angolo dello stesso mondo. Se si guardano entrambe, ciascuna presentato dal punto di vista dei diversi protagonisti e distinte linee narrative, rimane in memoria una immagine ’3D ‘di un intero mondo. Che è ciò che Tolkien ha creato: un mondo che è quasi reale nei suoi dettagli, livelli, complessità e interezza.
Penso che sia ciò che si sta cercando di raggiungere nel proporre una trilogia Hobbit, e il mezzo del vecchio Bilbo come narratore permette loro di coprire la storia dal passato, dalla battaglia di Azanulbizar alla più recente battaglia di Dale.
Il punto cruciale è quello di non pensare che il cattivo principale dell’Hobbit sia Smaug. Egli è l’antagonista principale del secondo film e l’obiettivo principale per i Nani stessi nel contesto della ricerca attraverso i film uno e due. Ma dal punto di vista più ampio di Gandalf e Bilbo e in una visione più ampia della Terra di Mezzo, il principale antagonista della trilogia Hobbit è in realtà Sauron, che emerge – attraverso gli Orchi nella Battaglia dei Cinque Eserciti – come principale nemico nel film tre, per non parlare della sua presenza peculiare anche nei film uno e due. In altre parole, Smaug è per la trilogia Hobbit, ciò che Saruman era nel Signore degli Anelli: l’antagonista principale dei film uno e due, ma il cattivo secondario nella più ampia trilogia. Saruman nella trilogia del SdA era un cattivo secondario che, attraverso la propria vanità e gli schemi che ne conseguono, poteva tuttavia far naufragare le speranze dei popoli liberi della Terra di Mezzo. Smaug nella trilogia Hobbit è un cattivo secondario che con la sua avidità e avarizia, potrebbe anche mandare in fumo le speranze dei popoli liberi della Terra di Mezzo. Cioè, le strutture narrative del SdA e della probabile trilogia Hobbit sono quasi identiche, con evoluzioni dei personaggi, simili ritmi narrativi e simili antagonisti secondari (e lo stesso antagonista primario).?Lo Hobbit in definitiva funge da “impostazione della scacchiera” per il SdA, in cui, per citare Gandalf stesso, “i pezzi sono in movimento”. Lo Hobbit comincia la narrazione del popolo hobbit e dell’Anello, ed i sei film insieme formano la terza era della Terra di Mezzo, mentre la prima e la seconda era – ‘storia antica e una lunga storia’ – non sono soggette ad essere filmate al di là di alcune sequenze di flashback, essenzialmente limitate al prologo della CdA.
In termini di esperienza cinematografica, la trilogia Hobbit è probabile quindi che sia più divertente, più ricca nella trama e avventurosa, e con più tempo per sviluppare i personaggi che nel SdA. In breve, e prima ancora di prendere in considerazione i migliori effetti speciali, il bilancio più grande, una maggiore libertà creativa, i 48 fps e il 3D, questa trilogia sembra essere molto più divertente e fedele rispetto alla trilogia precedente. E quanti Oscar essa ha già fatto vincere? Lungi dal denigrare l’idea di una trilogia Hobbit, dovremmo tutti avere l’acquolina in bocca all’idea
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