Nel frattempo mi sono letto tutta l'altra discussione e la mia curiosità ha raggiunto livelli impensabili!

Volume arrivato ieri pomeriggio. Per il momento l'ho solo sfogliato e ho letto regolamento e prologo. Che dire, si prospetta un'avventura entusiasmante anche stavolta, le premesse ci sono tutte. La trama che ho riportato nel primo post riassume un po' quel che accade nel prologo, e di lì in poi sarà interessante vedere come si evolvono le vicende.

Finora mi ha positivamente colpito la capacità di innestare una nuova storia nell'universo già conosciuto: l'atmosfera è la stessa, l'ambientazione anche (già nel prologo si parla di luoghi come Tithebury, già visitata nell'Act 1 di The Legion of Shadow) e, per quel che si può intuire, vi è anche un retroterra di storia comune, rappresentato da una serie di personaggi (Avian Dale, Eldias Falks, l'Inquisizione ecc). Al tempo stesso, tuttavia, il taglio "filosofico" è nuovo, così come diverso è il personaggio: non un guerriero, ma quello che finora pare una persona comune, sola e abbandonata da tutto e tutti perché maledetta dal potere di prevedere il futuro.

Quanto al regolamento, l'impianto è esattamente identico al volume 1. Le caratteristiche sono le solite cinque (Speed, Brawn, Magic, Armour e Health), i percorsi tre (Guerriero, Mago e Rogue), le regole di combattimento sono le medesime e lo stesso dicasi per l'equipaggiamento. I tre Act sono divisi in varie quest graduate per difficoltà (verde = facile, arancio = media, blu = difficile, rosso = molto difficile), e ad esse si aggiungono una serie di sub-quest marginali, ovvero i legendary monsters (simbolo del ragno) e, novità del volume, le team battles, in cui il nostro eroe di DQ 2 dovrà combattere a fianco del nostro vecchio eroe di DQ 1! Ovviamente per chi non avesse giocato DQ 1, o non avesse più a disposizione la sua vecchia scheda, è disponibile un personaggio precompilato di tutto rispetto. A chiudere il tutto c'è l'incontro coi boss degli Act, che costituisce un po' il livello finale di ogni sezione dell'avventura.

Peccato che sia oberato di impegni in questo periodo e non ci possa dedicare più di tanto tempo, perché la voglia di tuffarcisi dentro c'è ed è tanta! 

Le Team Battles, per l'appunto. Pensavo di averlo detto invece mi sono dimenticato, che pirla...

kingfede ha scritto:

Le Team Battles, per l'appunto. Pensavo di averlo detto invece mi sono dimenticato, che pirla...

Grazie, provvederò ad acquistarlo quanto prima e poi posterò le mie impressioni.

Torno online dopo qualche giorno di assenza causa rottura pc (di nuovo l'alimentatore come qualche anno fa, sono perseguitato!). Nell'attesa ho avuto il tempo di andare un bel po' avanti con DQ 2, completando l'Act 1 e iniziando un po' l'Act 2 e vi posso postare un po' di impressioni un po' più sostanziose.

I lati positivi sono molteplici. Rispetto al primo volume si mantiene costante l'ottima cura dell'ambientazione e dello stile di scrittura, che per me da sempre sono variabili fondamentali e in cui già DQ 1 eccelleva (salvo qualche particolare). Dal punto di vista del gioco si nota un miglioramento soprattutto nel fatto che non tutte le quest sono solo duelli, duelli e ancora duelli: la trama interviene in modo più deciso, e questo fa sì che vi siano anche più diramazioni nelle singole missioni, pregio non da poco. Un punto a sfavore secondo me è invece il fatto che, se ho ben capito (e credo di aver ben capito) la "scelta delle scelte" su cui è incentrata buona parte del futuro del nostro personaggio in realtà è guidata da vicissitudini non immediatamente prevedibili; in poche parole, ci si trova ad imboccare una delle due strade senza nemmeno accorgersi di averla scelta, e senza possibilità di appello. Una discreta seccatura, ma prima di esprimermi con certezza a riguardo dovrei rigiocare l'Act 1 per essere certo di non sbagliarmi, io però al primo tentativo l'ho vissuta un po' così. Altro difetto che rimane è un po' la presa per i fondelli della libertà di esplorazione, che rimane abbastanza sulla carta visto che le quest hanno un ordine implicito ben definito e in un paio di casi diviene addirittura esplicito, perché per motivi di trama non possiamo affrontare una determinata missione senza averne portata a termine un'altra.

L'opera finora merita comunque ampiamente la lettura, la storia è intrigante forse anche più di quella del primo numero, e me la gusterò passo passo...