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Re: Domanda ai biologi del forum
Ursha ha scritto:Se non ci sono variazioni stagionali questo significa che i poli resteranno come solo salvo che uno ha molto buoio e l'altro molta luce. Per il resto un emisfero sarà tutto l'anno in estate l'altro in inverno mentre l'equatore sarà circa come il nostro.
'Spetta non è che magari mi sono spiegato male? Non ho detto che sono frenate le maree ho detto che l'asse di rotazione a 2° toglie gli effetti stagionali che significa che:
Ai poli il sole è sempre all'orizonte (con variazioni minime), non c'è escursione termica durante il corso dell'anno. All'equatore fa sempre caldo, in prossimità dei poli sempre freddo, il sole raggiunge (circa la stessa altezza) durante tutto il corso dell'anno.
Un giorno da 42 ore significa una maggiore escursione termica, la vegetazione quindi dovrebbe essere adatta a subire sbalzi un po' maggiori di quelli del nostro pianeta.
Quindi tutta roba tipo aghifoglie, cactus e via dicendo.
A memoria mi verrebbe da dire che le piogge veramente frequenti si possono avere solo nella parte centrale del pianeta dove le masse di aria calda di un polo si scontrano con quelle fredde dell'altro.
In linea di massima poive più spesso vicino alle grandi masse d'acqua.
Vegetazione stepposa monsonica? Se ppo' ffa.
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Re: Domanda ai biologi del forum
Si può dire che la clorofilla delle nostre piante è verde proprio perchè adatta ad assorbire i fotoni rossi e blu emanati dal sole e che passano nella nostra atmosfera. Quindi è basato sul fatto (valido per tutto ciò che vediamo) che il colore che riconosciamo è il colore che non viene assorbito, nell'esempio sopra il verde appunto. Credo tu possa fare qualche ricerca nella fisica ottica e perchè no in qualche sito che tratta di Esobiologia. Ammetto che la domanda mi mette in difficoltà, toccherebbe rifletterci un pò su quanto hai detto dato che la radiazione infrarossa non è visibile. Per fare un esempio il vetro assorbe sia l'infrarosso che l'ultravioletto e lascia passare tutto il resto, quindi una foglia potrebbe essere diafana? Magari come l'ala di un insetto proprio. L'ho buttata lì. Ma è chiaro che un organismo si evolve selezionando i caratteri più vantaggiosi. Quindi immagino che se fosse disponibile una radiazione più vantaggiosa, sarebbe quella utilizzata. Inoltre, di contro, si può dire che tutti i corpi al di sopra dello zero assoluto (quindi praticamente tutto) in realtà sprigionano radiazione infrarossa. Ma potrebbe esistere una foglia capace di sfruttare questa radiazione presente ovunque?
Sul nostro pianeta è presente e come, eppure le piante hanno selezionato altri caratteri di assorbimento più vantaggiosi. Ma boh, trattandosi di immaginare altre forme di vita, voterei per piante con foglie diafane a mo di ali d'insetto, direi che è molto aliena come cosa.
Per via delle frequenti tempeste, se sono violente, immagino che la struttura delle piante sia molto elastica, come l'erba, per resistere ai forti venti, e gli alberi siano ben piazzati e con radici profonde, con chiome e rami strutturati in modo da offrire la minor resistenza possibile al vento, altrimenti verrebbero sradicati. Ma potrebbero esistere anche specie che sfruttano questo disboscamento "naturale" proprio come fanno alcune nostre specie con il fuoco (eh si per alcune specie sono essenziali). Basta immaginare come, e qui possiamo spararne tantissime con un pò di immaginazione credo. Già una specie anemofila che sfrutta il vento per spargere i pollini coprirebbe aree vastissime per dirne una, e magari avrebbero la meglio su quelle che sfruttano l'impollinazione con insetti (che da noi invece sono specie ALTAMENTE specializzate).
Se non ci sono stagioni probabilmente la differenza di temperatura sarà solo data dalla differenza di latitudine, e quindi le associazioni arboree potrebbero essere ben sviluppate senza pause stagionali, come per l'equatore da noi, la vegetazione è quella e ci resta per tutto l'anno.
Ci sono miliardi di considerazioni da fare insomma, sono solo idee buttate li, ma sono pochissime! Ti aspetta un lavorone 
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Re: Domanda ai biologi del forum
ilsaggio79 ha scritto:Che cosa intendi un pò più spostata verso l'infrarosso? voglio dire: quanto più spostata? se decisamente andiamo verso l'infrarosso i vegetali avranno sviluppato molecole diverse dalle clorofille, più vicine ai carotenoidi, di conseguenza avranno una colorazione più tendente al giallo arancio o addirittura al rosso (se molto nell'infrarosso).
Non di tantissimo considerando che il grosso dell'illuminazione lo fornisce una stella arancione poco più piccola e luminosa del sole, il fatto è che la stella ha anche una compagna rossa.
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Re: Domanda ai biologi del forum
Seven_Legion ha scritto:Puo' non essere cosi' ovvio che le piante avrebbero un colore diverso.
Scendendo nel mare, l'acqua filtra nettamente le frequenze basse della luce (cioe' i rossi) lasciando solo la componente azzurra. Cio' nonostante le alghe sono prevalentemente verdi come le piante terrestri.
Per una volta facciamole arancioni.
La piantina del pianeta l'ho scopiazzata da Horizon ma ho cambiato :
i nomi
i parametri orbitali
Per ora è così:
Tipo: Pianeta Terrestre.
Diametro: 12690
Densità: 5.6.
Gravità: 1G.
Composizione: ferrosilicea (ad alto tenore di metalli).
Tipo di terreno: montuoso.
Tipo d’atmosfera: respirabile.
Pressione atmosferica: 1000 millibar.
Composizione atmosferica:
Azoto 78,08%; Ossigeno: 20,95%; Argon 0,93%; Vapore acqueo 0,33%; Altro 0,29%.
Clima: Temperato.
Acqua in superficie: 70%.
Giaccio in superficie: 15%.
Inclinazione assiale: 2° gradi.
Semiasse maggiore: 421700 Km.
Periodo orbitale di Coribya: 42.3806 ore.
Periodo di rivoluzione di Saekiura
attorno a Perra e Sul: 382.627 giorni.
Satelliti: attorno a Coribya orbitano numerosi satelliti artificiali e la Kamikawa una città spaziale umana da 100.000 abitanti.
Attorno a Saekiura orbitano 5 satelliti naturali ma possono essere osservati solo dall'emisfero orientale di Corybia.
Tipo: Terrestre.
Coribya è un geoide ferro siliceo in orbita attorno a un gigante gassoso che gira attorno a due soli. Coribya è avvolto da un atmosfera ossigeno azoto identica a quella terrestre. Anche se Coribya è più piccolo rispetto al pianeta Terra ha una composizione diversa: ha nucleo leggermente più caldo e ricco di elementi fissili e una crosta terrestre leggermente più ricca di metalli pesanti.
Terreno: Montuoso. Coribya è ricco di montagne e vulcani attivi soprattutto nelle isole dell'emisfero occidentale. Tutta Coribya è interessata da una leggera ma continua attività sismica, gli edifici tendono ad essere piccoli, leggeri, flessibili e facili da ricostruire, l’arredamento tende ad essere minimale.
Biomi prevalenti: Praterie.
Nelle regioni costiere e nei pressi delle coste prevalgono i biomi boschivi e forestali mentre l’entroterra è un mosaico di steppe e deserti punteggiato da oasi. Nell’entroterra montuoso si trovano un’infinità di vulcani attivi, si tratta di deserti aridi e inospitali poveri di acqua potabile (ci sono molte fonti contaminate da metalli e solfati e vere e proprie sorgenti d’acido solforico) l’aria in alcune vallate ricche di fumarole è contaminata da solfati e anidride carbonica.
Clima: Temperato.
Su Coribya un anno dura circa 383 giorni. Gli effetti stagionali sono molto ridotti perché Saekiura ha un'inclinazione assiale di 2° gradi e Coribya un'inclinazione assiale di 2° gradi. Attorno ai poli c'è sempre freddo, all'equatore sempre caldo, ai poli il sole è sempre all'orizzonte. Le lunghe giornate di 21 ore producono una forte escursione termica. La presenza del secondo sole (che crea punti caldi nell’atmosfera) e la forza mareale di Saekiura rende il clima più ventoso di quello terrestre con tempeste molto violente soprattutto nell'emisfero occidentale e sulle coste del continente.
Gravità: Standard.
La gravità di Coribya è un 1G come sulla Terra.
Atmosfera: respirabile.
L’atmosfera di Coribya ha una combinazione di ossigeno, azoto e altri gas adatta a supportare umani e le specie simili possano respirare senza bisogno di aiuti.
Idrosfera: l’acqua degli Oceani di Coribya è leggermente meno salmastra rispetto a quella terrestre.
Acqua in superficie 70%
Ghiaccio in superficie 10%.
Spazioporti: in ogni nazione c’è un grande spazioporto, Coribya è il pianeta più ospitale e stabile di tutto il quadrante ed è al centro degli interessi di tutte le popolazioni che abitano il quadrante.
Funzione: Mondo Madre. Coribya è il mondo natale dei N. ma ospita anche altre razze senzienti non autoctone.
Coribya è un pianeta in cui abitano quattro diverse razze umanoidi non autoctone.
Fauna: i fondali dell’emisfero ovest sono profondi, ricchissimi di faglie, fratture e fumarole attorno a cui s’affollanno colonie molto complesse di organismi chemiosintetici che hanno letteralmente incrostato gran parte dell’emisfero ovest e hanno fondato piccole colonie persino sui fondali di quello est. Queste colonie fissano e consumano gran parte dei gas vulcanici emessi dai vulcani.
Flora: Coribya dopo i cataclismi ospita una flora aliena, molte piante aliene sono morte ma altre sono riuscite a colonizzare valli e altri microclimi stabili. Su Coribya esistono piante capaci di effettuare una fotosintesi notturna più lenta utilizzando la luce di Sakiura nell’emisfero ovest o la luce della luna nell’emisfero est. Le piante locali al posto della clorofilla hanno dei pigmenti arancioni simili ai carotenoidi con colori tendenti al giallo arancio e al rosso, la maggior parte delle piante di Coribya sono anemofile e sfruttano il vento per spargere il polline su aree vastissime. Siccome non esistono né stagioni né pause stagionali la vegetazione di Coribya rimane identica per tutto il corso dell’annno. Per resistere ai venti e alle tempeste che si scatenano regolarmente molte piante sono piccole e flessibili, c’è una grande varietà di piante erbacee. Gli alberi sono bassi, tozzi, con radici molto profonde e rami strutturati in modo da offrire poca resistenza al vento. Nei deserti ci sono piccole e tenaci piante simili a cactus.
Nota: l'emisfero ovest è illuminato dal riflesso dell'atmosfera del gigante gassoso, in posizione favorevole ha una luminosità pari a 150 volte quella della luna. Direi che nell'emisfero ovest sarebbe vantaggioso che i predatori notturni (terrestri) usino la vista crepuscolare o notturna e le prede il mimetismo. L'unico neo sarebbe che sull'emisfero ovest c'è poca terra emersa con molti vulcani quindi non ci vedo tanti animali grandi perché mi pare di aver letto che
più un animale è piccolo più aumenta la superficie da cui può cavare fuori cibo
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Re: Domanda ai biologi del forum
Seven_Legion ha scritto:Puo' non essere cosi' ovvio che le piante avrebbero un colore diverso.
Scendendo nel mare, l'acqua filtra nettamente le frequenze basse della luce (cioe' i rossi) lasciando solo la componente azzurra. Cio' nonostante le alghe sono prevalentemente verdi come le piante terrestri.
Beh non proprio, a dimostrazione di ciò ci sono proprio le alghe brune, che sono brune proprio perchè assorbono uno spettro di luce che manca delle prime radiazioni assorbite (le infrarosse sono tra le prime ad essere assorbite appunto) e sono capaci di vivere a profondità diverse da quelle verdi. Oppure i coralli che vivono in profondità, senza luce, che sono bianchi e non rossi, e sempre non a caso il colore del corallo è legato alla presenza delle zooxantelle, simbionti all'interno dei coralli che sfruttano la luce (e quindi il colore) ed hanno funzione fotosintetica. Insomma il colore importa molto e ogni colore ha un suo perchè.
Il discorso è sempre il solito, abbiamo diverse varietà di clorofille e/o altri pigmenti, poi va per la maggiore quello che meglio si adatta. Quindi se un colore diverso risulta vantaggioso, allora potrebbe espandersi quella specie di colore X invece che verde. Che con uno spettro simile o vicino a quello del Sole esista qualcosa di simile alla clorofilla è plausibilissimo, ma le vie evolutive permettono diverse strade a seconda dei casi. Per quanto riguarda la mia personalissima opinione il colore conta e come visto che il colore delle piante e alghe terrestri rispecchia ampiamente quanto spiegato dall'assorbimento della luce nella fisica ottica. Ma è la mia personalissima opinione, pianta=verde potrebbe valere solo qui sulla terra o su un pianeta gemello al limite (con una stella gemella anche), in altre situazioni (fosse soltanto per un cambiamento nelle percentuali dei composti atmosferici o che ne so che altro) non credo che questa equazione sia così valida a prescindere. E' il contesto che fa l'organismo volendo semplificare insomma Purtroppo non ho ancora scoperto nessuna specie aliena presunta vegetale per avvalorare il tutto
Una volta lessi una cosa a riguardo di piante fantasiose su un pianeta con una stella con luce debolissima, potrebbero essere totalmente nere per catturare ogni fotone possibile visto che il nero assorbe tutta la luce. Comunque è un discorso complesso, potrebbero non usare la fotosintesi affatto ad esempio per dirne una a caso :S
In finale direi creati qualsiasi cosa sia plausibile come base e gioca un pò di fantasia, tutto è possibile.
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