Boole ha scritto:

EGO ha scritto:

Se a Mampang visiti la cucina, sei spacciato, perché ti stai perdendo una parte della fortezza da cui devi passare per ottenere informazini vitali.

sicuro?

Ha ragione EGO. Mi permetto di riportare quanto ho scritto a pag. 7:

Heimdall ha scritto:

L'unica via d'uscita dalla cucina porta nel cortile interno in cui troviamo, tra le altre cose, un bazar con qualche oggetto magico; tuttavia questo passaggio in cucina ci fa saltare a piè pari almeno due incontri importantissimi ai fini del gioco: quello coi Samaritani di Schinn (anche se a questa mancanza si può in qualche modo porre rimedio) e quello, fondamentale, con Naggamanteh, il maestro di torture. Quest'ultimo è indispensabile in quanto è lui che ci deve fornire la chiave per superare la terza porta di Throben, quella con l'illusione delle fiamme infernali.

drystan ha scritto:

Charles Petrie-Smith ha scritto:

Se mai Bergonzoni. Capatonda non gioca in quel modo sul linguaggio.

Bergonzoni gioca con le parole per costruire "falsi doppi sensi" e suggerire significati inediti.
Capatonda introduce strafalcioni per deridere il linguaggio finto-intellettuale - che è quello che stava facendo Cyrax, come ad esempio nel TV series "Mario".

Siamo OT, ma non è affatto come dici: l'operazione di Cyrax è proprio bergonzonica, non è la presa in giro del linguaggio "complicato"; al contrario è un'ulteriore complicazione del linguaggio per metterne a nudo le possibilità strutturali.

Amici, se di true patè si può parlare in escembi ed entrambi i casi per DA10 La Creatura Del Mare e SO4 La Ceres Dei Re, secondo voi qual è dei due quello da prendere a perfetto es-Icon es-Empio di truepathismo?

Cyrax ha scritto:

Amici, se di true patè si può parlare in escembi ed entrambi i casi per DA10 La Creatura Del Mare e SO4 La Ceres Dei Re, secondo voi qual è dei due quello da prendere a perfetto es-Icon es-Empio di truepathismo?

Creature of Havoc è true path all'ennesima potenza. Di più: è un monumento alla frustrazione del lettore/giocatore! Addirittura le primissime scelte sono dettate dal caso, perché fin quando non trovi il Vapour che ti conferisce un minimo di raziocinio, non puoi nemmeno decidere da che parte andare! Troppooooo...

Per carità, resta un grande capolavoro, ma solo grazie al fatto che è sorretto da una storia a orologeria, appassionante, ricca di colpi di scena e trovate memorabili, un po' come accade anche per House of Hell.

Anche la Corona dei Re è un arzigogolo, ma sembra governato da un po' più di plausibilità, almeno per come me lo ricordo. Nel senso che qui e lì (anche nei tre libri precedenti) trovi indizi, suggerimenti velati o contesti pertinenti che ti possono indurre a fare la scelta migliore.

Da questo punto di vista è molto più cattivo il secondo volume di Sortilegio, Kharé: Cityport of Traps.

Come al solito scrivo un sacco, poi invio senza farmi un "copia" di tutto, e perdo "chilometri di lettere"
Riscrivo in breve per "frustrazione" da true path.
Anche Michael J Ward, autore dlela trilogia (terzo libro in uscita a breve) di Destiny Quest, è sfavorevole nei confronti di instant death (lui le chiama "fatal end", con leggerezza britannica) e ai true path.
Trovate l'intervento qui. E' del 16 febbraio. Evidentemente legge il forum anche lui
http://www.destiny-quest.com/news/death … gamebooks/

ne avevo tradotto i punti salienti....ma la fretta di inviare il tutto ha fatto perdere il lavoro.