LordAxim ha scritto:

Anche Michael J Ward, autore dlela trilogia (terzo libro in uscita a breve) di Destiny Quest, è sfavorevole nei confronti di instant death (lui le chiama "fatal end", con leggerezza britannica) e ai true path.
Trovate l'intervento qui. E' del 16 febbraio. Evidentemente legge il forum anche lui
http://www.destiny-quest.com/news/death … gamebooks/

Questo passaggio:

It wasn’t until much later that I realised that The Legion of Shadow does have its own version of the fatal end. Throughout your adventure you are building your hero, piecing them together from hundreds of items that you discover over the course of your adventures. Their destiny is in your hands. The game pitches you against harder and harder opponents – to a point where, if you have not been carefully managing your character, you could find yourself at an impasse, a point where you cannot progress because your hero can no longer overcome the opponents matched against them. That is a fatal end of sorts. You won’t see it coming, but instead of missing that one vital object or simply making a wrong decision (because you weren’t second-guessing the writer’s intentions), you have reached that fatal end through a myriad of your own choices that were free to make as you progressed through the story. A more elegant 'fatal end’ in my opinion, than failing a challenge roll and falling into a pit of spikes.

Ma sul serio?

Per seguire la sua analogia, è come dire che dopo 100 ore di un gioco come Skyrim arrivi all'ultimo boss, o all'ultima sezione della storia, e ti rendi conto che con l'equipaggiamento che hai non puoi farcela... e non c'è modo di recuperare oggetti più adatti alla situazione.

No, Michael, non è davvero meglio della buca piena di spuntoni.

Penso che non ci ho capito niente di quello che hai scritto!!

E penso che c'aveva ragione Petrie-Smith: tu non sei Capatonda, sei Bergonzoni all'ennesima ed ebbra potenza!!

Ma di quello che hai scritto... zero carbonella.

Ed è qui che casca a fagiuolo la rievocazione della bellezza de I Sette Serpenti.
Seguendo il QUASI true path per sconfiggere i SEI serpenti (uno è già stato eliminato a nostra insaputa) si ha il massimo dei vantaggi nel prossimo libro. Ciò non toglie che il lettore possa aver deviato ed aver mancato a sconfiggerne uno o più, non per questo il libro lo castiga con una instant death: più semplicemente, la ricompensa diminuisce. E' una sorta di "gradazione" di vittoria, che va da Epic Win fino a Barely Survived.
Il pipino non muore, e si è invogliati a far di meglio.