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Librogame in versione variant o deluxe: cosa ne pensate?

Che ne pensate dei True Path

Re: Che ne pensate dei True Path

ilsaggio79 ha scritto:

[...] semplicemente mi domando: resta divertente?

Chiaramente ci si guasta qualcosa. Siccome non ho più dodici anni di solito, quando leggo un LG, tendo a non imbrogliare, nemmeno sui minimi dettagli, sennò tanto vale: intendevo dire che, a un certo punto, mi sono semplicemente scocciato di tirare i dadi per fare i combattimenti perché sono veramente tanti, troppi. La mia era una critica a questo aspetto di un libro per altri aspetti geniale.
Anche se poi, in realtà, vorrei davvero sapere se tutti quelli che l'hanno affrontato hanno ricominciato dall'inizio in tutti i casi, ripetendo sempre tutti i combattimenti. wink

hdibifrost
Langravio di Analand
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Re: Che ne pensate dei True Path

Io non l'ho letto; l'avevo iniziato (parlo di DA10) qualche settimana fa, ma mi sono dovuto fermare dopo un paio di paragrafi e poi non l'ho più ripreso. per ora il più ostico affrontato è stato DA15, dove a parte il true path ci sono un paio di check veramente insuperabili.

ilsaggio79
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Re: Che ne pensate dei True Path

Odio i truepath. Sul serio.
L'idea che un libro di centinaia di paragrafi possa portare alla fine prematura discostandosi da un percorso di poche decine di essi è irritante. A meno di non iniziare la lettura con lo stesso spirito di un risolutore da Settimana Enigmistica, ho sempre considerato le scelte che portano inevitabilmente a un'instant death come uno spreco di carta e inchiostro.
Non dubito che ci sia soddisfazione intellettuale nell'arrivare in fondo a librogame così complessi (che poi sono quelli di Jackson&Livingstone); ma perdere tutto semplicemente perché sei andato a destra invece che a sinistra mina il piacere della lettura e del gioco, e porta semplicemente a segnarsi il percorso paragrafo per paragrafo. Il che non dovrebbe essere esattamente lo scopo di un librogame.

D'altra parte, librogame come gli ultimi di Joe Dever presentano una narrazione "one path only", dove ogni scelta è assai poco rilevante nello svolgimento di una trama già prestabilita e immutabile.

Onestamente, preferisco di gran lunga le opere di Dave Morris, costellate di opzioni e di percorsi alternativi, che sono più o meno vantaggiosi a seconda delle abilità del proprio personaggio, il che aumenta incredibilmente la longevità. Degno di nota anche I Guerrieri Ombra, che, sebbene molto difficile, presenta una quantità di scelte e percorsi tali da rigiocarlo più volte.

J.H.Brennan è troppo serio
Dave Morris non sa gestire gli oggetti
Headline non dà personalità ai protagonisti
Steve Jackson scrive librogame troppo facili; e questa non è la mia firma.

Lavos-D
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Re: Che ne pensate dei True Path

A me piacciono i true path di Steve Jackson per due particolari motivi.

1) nel true path, nulla è lasciato al caso. Ogni paragrafo della strada giusta è come il pezzo di un grande puzzle. Non ci sono elementi gratuiti o fuori posto. Livingstone non è mai stato capace di rendere significativa ogni tappa giusta, perché aspetta sempre la fine del libro per chiederti conto di tutto quello che hai preso. Jackson, invece, ti ricompensa di volta in volta, e quindi sul suo true path hai un reale senso di progresso: la parola segreta non ti serve alla fine del libro, ma per sbloccare un passaggio pochi paragrafi più avanti. Questo ti dà l'idea di essere sulla strada giusta, mentre in Livingstone devi aspettare la resa dei conti (e spesso scoprire, amaramente, che hai sbagliato a svoltare da qualche parte).
Probabilmente Deathtrap Dungeon è il Livingstone più riuscito perché è quello che rispecchia più da vicino lo stile di Jackson.

2) Jackson non ti fa semplicemente scegliere tra destra o sinistra, e non mette scene qualsiasi sulla strada sbagliata. La Corona dei Re è un libro spettacolare perché, anche se sbagli strada, scopri un pezzo nuovo della Fortezza di Mampang e un nuovo aspetto del mondo che stai esplorando. Livingstone, invece, riempie le strade sbagliate con la prima cosa che gli viene in mente, come se aprisse a caso il manuale dei mostri di D&D.

EGO
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Re: Che ne pensate dei True Path

In tutti i libri di Jackson, prima o poi, il truepath ti obbligava a scegliere la strada "giusta" tra destra e sinistra, rendendo il completamento del libro una questione di pura fortuna. Come in Sortilegio, così come nella Creatura del Male. Fermo restando che Sortilegio è una delle mie serie preferite, se non la preferita, è un dato di fatto che per completarla debba ancora ricordarmi a memoria il paragrafo "buono" e quello "nobbuòno"davanti a bivi apparentemente identici.

A parte questo, ognuno ha le sue preferenze.

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Steve Jackson scrive librogame troppo facili; e questa non è la mia firma.

Lavos-D
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Re: Che ne pensate dei True Path

Secondo me e' un falso problema.
L'importante e' che il libro sia piacevole e divertente e quando lo finisci senti un senso di appagamento.
Se quando leggo un librogame comincio ad analizzarlo tecnicamente (e' un truepath, e' a griglia, e' stellare, ecc.) io non mi diverto piu', non gusto piu' la mia lettura e mi perdo in queste pipe mentali che non mi danno niente di interessante.
E' importante che la struttura del libro supporti adeguatamente il contenuto, il resto e' secondario. Le sette fatiche di Ercole, saranno probabilmente presentate meglio con un truepath (c'e' una lista di fatiche da fare una alla volta, non ha senso farne un pezzo della prima, poi passare all quarta, ritornate per un po' alla seconda, ecc.), mentre il libro della Giungla sara' probabilmente piu' di esplorazione e quindi sarebbe meglio permettere di scorrazzare a volonta' tra varie zone, finche' non si e' pronti agli incontri finali. In ogni caso c'e' un numero definite di paragrafi e di bivi, per cui la piena liberta' d'azione non e' data (quella c'e' -piu' o meno- nei giochi di ruolo con un avversario o un master in carne e ossa).

Devo anche ammettere che se finisco un librogame al primo colpo e senza problemi, non mi da in genere lo stesso senso di successo e la stessa soddisfazione di un libro che ha richiesto piu' impegno, ma questo vale a parita' di qualita' del libro!
Un cattivo libro truepath e' cattivo, un ottimo libro truepath e' ottimo. Il resto e' fuffa.

Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione.
Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.

Yaztromo
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Re: Che ne pensate dei True Path

Ho recentemente rigiocato "la foresta maledetta" e "i viaggiatori dello spazio", imho emblemi del truepath livingstone-jacksoniano. Il secondo più del primo, del tipo che se non ti fermi in un determinato punto e poi non scegli una determinata cosa, beh.. puoi scordarti uno fra i determinati oggetti/riferimenti necessari al compimento della missione. Suppongo che il tentativo finale sia quello di instillare un barlume di rigiocabilità superiore ai truffaldini "what if?" disposti a destra e manca. Ma per quanto mi riguarda finisce con l'infastidire, per il semplice motivo che obbliga ad una prolissa successione di pagine già lette al fine di modificare quella misera manciata di paragrafi inediti, utili al raggiungimento dell'obiettivo di gioco. Chiaramente ha un suo perverso fascino. Ma un librogame ben congegnato e pensato non ha certo necessità di simili mezzucci. Mi ricollego al pensiero fatto da Danilo nell'altro thread e penso a Sortilegio. O alle sezioni open-world di Brennan. Quel quid in più che cambia drasticamente l'esperienza, rendendola divertente e immersiva invece di vincolante e frustrante.

Yaztromo ha scritto:

Un cattivo libro truepath e' cattivo, un ottimo libro truepath e' ottimo. Il resto e' fuffa.

Aggiungo che un effetto speciale è sensato solo quando ha senso e che le mezze stagioni sono tali solo quando sono mezze. Ma realmente, di cosa stiamo parlando? A prescindere dalla qualità della diegesi, un truepath buono sarà tale solo quando imbroccherai la via giusta. E un truepath cattivo è sempre cattivo quando sbagli di una virgola, ritrovandoti in un punto inesorabilmente morto. Si rischia di perdere di vista la domanda iniziale.

Salsapariglia addicted
MANCOLISTA/DOPPIONI

Dies Irae
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Re: Che ne pensate dei True Path

I viaggiatori dello spazio è brutto proprio perché viene meno a quello che dicevo nel post precedente.

Il true path può essere tollerabile se ti trovi in un mondo coerente, di cui non dispiace scoprire qualcosa in più (perché è sempre un libro, e una storia è più memorabile se ci sono anche dei retroscena e delle curiosità oltre alla trama principale).

Ma Straship Traveller è un collage di situazioni buttate abbastanza a caso, e per nulla sviluppate. Una serie di "toccata e fuga" mentre sei alla ricerca di un codice, senza punti di riferimento tra un pianeta e l'altro, a differenza di Kharé o Mampang dove puoi sempre sapere quali strade hai tentato e quali no.

EGO
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Re: Che ne pensate dei True Path

ilsaggio79 ha scritto:

La tecnica consiste nel "salvare" a determinati paragrafi (come si fa coi videogiochi).

All'epoca ci avevo pensato anche io. E per certi versi mi pare la soluzione migliore. Non che l'abbia poi veramente messa in pratica molte volte.

Per altro, io ho un livello di nerdismo relativamente basso, e pur avendo sempre serbato i librogame nel mio cuore, ed essendomi trovato a ricordarli con alcuni amici, per anni ho lasciato perdere l'argomento, e non ho mai studiato con apporti esterni; per questo motivo non ho acquisito un certo vocabolario e la definizione di true path l'ho imparata qui sul forum alcuni giorni fa.
Ciononostante già da ragazzino avvertivo chiaramente la differenza tra quei libogame in cui, a meno di fare grossi errori o perdere combattimenti, si arrivava comunque alla fine, e quelli come i DA che invece non riuscivo mai a risolvere. E già allora odiavo questi ultimi.
(Caso particolare Sortilegio: il primo per me non ha un true path rigido, il secondo sì, il terzo è particolare, perché in effetti alla fine ci si arriva, anche se con pochi serpenti uccisi e il quarto - come ho detto altrove - non l'ho mai fatto, ma a quanto leggo è quello più rigidamente true path).


PS
per me sofista ha un valore molto positivo.

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
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Re: Che ne pensate dei True Path

Charles Petrie-Smith ha scritto:

(Caso particolare Sortilegio: il primo per me non ha un true path rigido, il secondo sì, il terzo è particolare, perché in effetti alla fine ci si arriva, anche se con pochi serpenti uccisi e il quarto - come ho detto altrove - non l'ho mai fatto, ma a quanto leggo è quello più rigidamente true path).

La grande fregatura di sortilegio (che io odio-amo) è che poi nel 4rto libro ti chiede conto di tutto quello che hai fatto nei 3 precedenti. Quindi anche il primo e il terzo diventano True-Path retroattivamente.

TU PENSI di averli fatti bene, poi arrivi al quarto libro e ti accorgi di aver commesso un MADORNALE ERRORE!

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
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