Quando giocavo Cthulhu fantascientifico utilizzavo la colonna sonora di Beowulf (quelllo con cristopher lambert) inframezzata da pezzi metal, stile peacemakr e destruction preventer dei sonata artica o unforgiven dei metallica.

Adesso che gioco a Warhammer Fantasy RPG in genere metto brani dei two steps from hell

Pelgrana ha scritto:

Premetto che sono un grandissimo appassionato di musica, non riesco a farne a meno in ogni secondo nella mia vita

vivo al tuo opposto, la musica l'ascolto in macchina più che altro, o ai concerti quando ci vado, cmq in generale non riesco quasi mai a fare qualcosa e contemporaneamente ad ascoltare musica: se va bene non mi accorgo proprio della musica e quindi che la metto a fare? se va male mi disturba proprio. Questo vale spesso anche quando gioco: se gioco penso e la musica mi disturba (sarà capitato anche a voi di abbassare la radio dopo che girate in auto da 10 minuti in una zona sconosciuta e non sapete più dove andare, troppo rumore deconcentra). Naturalmente una colonna sonora fatta di musica strumentale,ad un volume accettabile potrebbe essere invece apprezzabile e alcuni brani segnalati da pelgrana mi sembrano particolarmente ben abbinati alle situazioni e possono sicuramente favorire l'immedesimazione.
Per parlare della mia limitata esperienza di gioco, quando giocavo ad Heroquest, il silenzio non mi dispiaceva, immaginavo i corridoi bui, tetri e...silenziosi!
Per dire anche in ambito videogiochi dove la musica è un elemento veramente fondamentale, il gioco che in assoluto mi appassionò di più fu doom, la versione per pc senza musica, solo spari, strilli, e rumoretti in lontananza verso i quali con immensa e innaturale apprensione tendevo l'orecchio.
Quello che cerco di dire è che, in determinate situazioni reali, c'è silenzio e non musica, così, almeno io, nel silenzio trovo spesso una grande forza evocativa. Naturalmente questo è vero principalmente per giochi o letture, in solitario e per ambientazioni che siano silenziose...

Pelgrana ha scritto:

Nella mia collezione ho un cd di 1 ora con un pezzo della colonna sonora di The Blair Witch Project in cui si sentono solo i suoni di tonfi o sassi in lontananza... non so se avete presente la scena. Molto di effetto!

ecco, hai proprio centrato in pieno quello che volevo dire!

Seven_Legion ha scritto:

E' chiaro che, mentre sto accoltellando una ragazza sotto la doccia, non c'e' alcun quartetto d'archi che suona nella stanza. Eppure il risultato e' piu' shockante che ascoltare i reali rumori di quella scena...

bella citazione di psyco.

E' vero anche quel che dici, i rumori ambientali e le musiche sono cose diverse, ma mi permetto di far notare che possono esistere sfumature intermedie in cui i rumori ambientali sono inclusi in una musica strumentale minimal e veramente di sottofondo.

Riguardo quale sia la soluzione più efficace: penso che dipenda molto dalla situazione, oltre che chiaramente da inclinazioni personali.

Posso contribuire solo marginalmente a questa discussione. Infatti l'idea di avere un sottofondo musicale e/o dei rumori ambientali per accompagnare la narrazione mi hasempre stuzzicato.
Peccato che l'unica volta che ho provato a metterla in pratica sia stato un fiasco totale. Avevo preparato un sacco di tracce e di musiche, ma poi mi sono reso conto che il più delle volte, preso dalla narrazione o dall'evolversi della storia, mi dimenticavo di metterle. Oppure, peggio ancora, che il dover pensare a quale musica mettere o a quale fosse più adatta all'atmosfera che volevo trasmettere mi distraeva dalla narrazione e così, ovendo pensare a troppe cose estranee all'avventura, finivo per non trasmettere io la giusta atmosfera.

Concludendo: ritengo che l'dea in se sia fattibile ma solo se una di queste due opzioni risulta vera:
1 . si gioca ad un'avventura preparata nei minimi dettagli e "rigida" nel suo svolgimento. Per cui io so che quando i giocatori entrano nell'ambiente x io metto questa musica, perchè so cosa succederà, e so cosa faranno dopo. Insomma un modo di narrare opposto a quello che uso io, dove il più delle violte sono il primo a stupirsi di come si evolve la storia.
2 . avere a disposizione un co-master che si occuta della "realtà aumentata", mettendo musiche e tracce audio quando lo ritiene corretto, e che, magari, aiuta il narratore in determinati altri momenti (il gruppo si divide).