I videogiochi sono tuttora il mio hobby principale.

La lista è pressoché infinita, e il VG più di ogni altro medium ha la particolarità di poter essere compreso e discusso soltanto se ne si è fruitori. Chiunque può, a grandi linee, argomentare di musica, film e libri: è materiale a cui siamo esposti quasi involontariamente, e non sempre richiede una grande partecipazione attiva.

Il VG, o lo si pratica, o no.
E ne esiste una varietà enorme, dallo scacciapensieri sul cellulare, fino alle grandi produzioni per PC. Questa varietà è anche tra i fattori che più hanno contribuito a dividere i VG, nell'immaginario pubblico, tra quelli che "possono giocare tutti perché sono solo dei giochini scacciapensieri, non diversi dalla Settimana Enigmistica" (Tetris, Minecraft, The Sims, Wii Sports, Brain Training) e quelli che "ma non ti vergogni alla tua età a perdere tempo con quella roba da bambini?" (tutti quelli che richiedono una CONOSCENZA del medium e del suo linguaggio per poter essere fruiti, apprezzati e capiti).

Purtroppo non si può capire un VG guardandolo. Nemmeno io, solo da un filmato o guardando qualcuno giocare, riesco a capire un gioco di cui non ho esperienza. A guardarlo soltanto, un VG è alienazione. Chiunque può capire Tetris, Temple Run o Just Dance guardando chi gioca. Nessuno può comprendere appieno Silent Hill, Zelda o Tomb Raider se non ci gioca direttamente.

Paradossalmente, chiunque può giocare a Wii Sports e afferrarlo istintivamente. Ma solo un videogiocatore di una certa esperienza può capire il vero impatto di quello che sembra un sistema di controllo così naturale da risultare quasi ovvio e, pertanto, accessibile a tutti. La comprensione del sistema di controllo equivale a padroneggiare un codice segreto, per nulla ovvio e intuitivo. Ed è questo che tiene lontane e diffidenti innumerevoli persone. Ma quando io, che videogioco dai primi anni Novanta, ho giocato la moto ad acqua di Wii Sports, ho visto il futuro. Per me, il futuro è quello che per i non-giocatori è un'ovvietà, se non forse addirittura l'unico modo sensato di fruire un videogioco.

E infatti, per molti, simili prodotti non sono nemmeno "videogiochi". Dire "ho giocato con la Wii", per moltissimi, non è uguale a dire "ho giocato ai videogiochi". L'idea che i videogiochi siano per ragazzini e per adulti nerd è radicatissima.

C'è un equivoco, Danilo. Il mio discorso è generale e non facevo riferimento a te. Non volevo darti del superficiale o del "non iniziato".

Sarebbe interessante conoscere i titoli recenti i quali hai giocato nella loro interezza, Danilo. Che il media abbia subito una netta involuzione (paritaria al successo commerciale) è cosa indubbia e lo testimoniano le dozzine di meritevoli software house chiuse - o accorpate ai soliti egemoni del mercato - negli ultimi quattro/cinque anni. A me l'impostazione di questo thread fornisce la misura di chi associa il videogioco al passatempo (bello-bellissimo) di un ragazzino che inevitabilmente cresce, matura, scopre nuove forme di passione (termine che non si confonda con passatempo o intrattenimento). Non so, citiamo i Tell of Tales o la sempre più vitale scena indipendente? Cosa si vede del videogioco moderno, a parte la facciata ben pubblicizzata, impacchettata e venduta? Da appassionato di retrogaming sarei il primo a crogiolarmi nel ricordo dei titoli che furono, foss'anche solo per rimembrare quella gloriosa e interminabile estate del 1991. Ma parliamo di uno strumento potente, capace di esprimere termini e concetti come nulla mai potrebbe altrimenti fare. Oggi come vent'anni fa. Detto questo; non parlo bene il dialetto (dacchè in Alto-Adige le influenze sono per lo più trentine..) ma un po' mi dispiace. Appartiene al patrimonio storico e culturale della nazione, il giorno in cui sarà vinto in favore dell'uniformazione del lessico, della dizione e della grammatica sarà un triste giorno per tutti.

Danilo Baldoni
L'hai mai letto...? Hai bene a mente chi ho citato e cosa...? Perché non s'è creata una bella discussione e perché hai cambiato argomento? Io sono un vero appassionato di fumetto, e dovrei giustamente pretendere che tu non intervenga più nell'argomento per palese ignoranza in merito...
Come lo trovi il mio atteggiamento, Dies? :-)[/quote ha scritto:

Fondamentalmente ingiusto. Perchè non sei il centro del mondo, caro Danilo. Pazienza si, lo conosco, eccome se lo conosco. Si potrebbe anzi dire che il videogioco sia secondario alla mia passione fumettistica. Ma il suo Pompeo non l'ho ancora letto, pur conoscendolo come rinomata produzione del Paz. Se non ti ho risposto è perchè solitamente evito di parlare su cose che conosco esclusivamente per sentito dire. Quindi io sarò presuntuoso quanto tu ti dimostri supponente e arrogante perchè non di terzo grado si trattava, bensì del tentativo di fornire ulteriore argomento alla discussione, al fine di trovare qualche punto di contatto. Che a posteriori non c'è stato. Porterò Pazienza.

PS: che poi sia chiaro, siamo tutti nostalgici ma qui si vorrebbe parlare di quanto erano belli i film degli anni ottanta perchè poi si è smesso di andare al cinema.

Salsapariglia addicted
MANCOLISTA/DOPPIONI