Si, ricordo un paragrafo in cui ti viene chiesto: "Hai una chiave -credo- d'ottone?"
Se rispondevi sì, ti veniva intimato di ricominciare l'avventura senza imbrogliare.

ecco perchè non mi ricordavo nemmeno della sua esistenza... quanto a inutilità Non scherzava neanche quella della maschera nera...

credo di non averla mai usata. credo proprio che appena potrò rigiocherò sfruttando al max gli incantesimi!

Il volume 4 è talmente basato sulla strada giusta e sugli oggetti-chiave che la magia gioca un ruolo decisamente secondario (perfino ZED richiede un escamotage per non diventare una roulette russa).

Le parole in codice e l'oggetto-giusto-al-momento-giusto sono il fondamento del libro. Suppongo che fosse l'unica chance di Jackson per non impazzire con tutte le variabili e le differenze mago-guerriero accumulatesi nei 3 volumi precedenti.

E non credo sia un caso se la magia che risolve lo scontro finale in un colpo solo faccia parte delle 6 formule "di base".

On topic, non me le vado a riguardare tutte, ma penso che PEP sia di gran lunga la meno utile. RES serve praticamente solo nel finale, se non si possiede il fischietto.

Ricordo che la frustrazione maggiore me la provocava la formula "ZIP", che permetteva di sparire e riapparire a breve distanza, anche attraversando materiali non troppo solidi, e veniva letteralmente descritta - infame di un Jackson! - come "incomparabile aiuto in battaglia", al che io, con l'acquolina in bocca, aspettavo il momento in cui avrei potuto far fessi i miei avversari scomparendo e riapparendo alle loro spalle o proiettandomi in un'altra stanza lasciandoli con un palmo di naso.
Beh, l'oggetto magico per utilizzarla è uno di quelli che non si trovano se non alla fine del terzo libro e mi ricordo solo due chances di utilizzare la formula: una al di fuori dalle porte di Mampang dove, a causa dell'incantesimo posto a loro protezione, si viaggia di qualche metro, ma di lato anziché in avanti, e un'altra occasione in cui si tenta di sfuggire al maestro di torture con l'unico esito di comparire più vicini a lui e di farlo imbufalire!

Rammento invece come mediamente utili le formule di "suggerimento": HOW e SUS, che indicavano la via più sensata per cavarsi dai guai, anche se spesso era possibile arrivarci per intuito.
Funzionavano quasi sempre anche i piccoli aiuti in battaglia (RAZ, che aumentava di 1 la FdA e WOK, che forniva un piccolo scudo al prezzo di una moneta), o SIX, che garantiva sei nostre copie per confondere gli avversari. Sortisce spesso risultati utili la formula HUF, che genera un tifone grazie al corno del vento, soprattutto - se non ricordo male - nel terzo libro permette addirittura di sbarazzarsi (o indebolire) ben due dei serpenti dell'arcimago.

Le formule YAP e RAP, che permettevano di parlare con creature non umane e animali grazie alla popolare "parrucca verde", funzionano all'incirca la metà delle volte: efficacissime nel finale del secondo e terzo libro per convincere le guardie di Kharè a lasciarci passare e, soprattutto, per ottenere la pergamena LIX, necessaria a sconfiggere il serpente del Tempo, altrimenti invincibile. In moltissimi altri casi questa formula si limita ad informarci che la creatura di turno "è arrabbiata per essere stata disturbata" oppure "ha fame e vuole semplicemente fare di te il suo pasto".

Credo che la formula NAP (ipnotizzare con un pendolo di ottone) non venga praticamente mai utilizzata, anche perché non c'è mai il tempo di estrarre il pendolo e di farlo oscillare.