EGO ha scritto:

La vedo veramente DURISSIMA per i racconti "seri", quest'anno.

Non potevate aver voglia di racconti scherzosi quando partecipai con Collector's Item, mannaggiavvoi? Un 10 (o due!) mi faceva mica schifo

Secondo me anche Collector's Item si merita un 10.

Prodo ha scritto:

Quindi il fatto che mi abbia fatto sorridere e non ridere, nell'economia della mia valutazione, non ha pesato tanto da portarmi a dare l'insufficienza (ma comunque ho assegnato un 7, non un 8 o un 9), perché altre caratteristiche sono state più importanti, e hanno avuto un peso specifico maggiore, nell'ambito del mio giudizio.

E ci sta, chi dice il contrario, per me è stato diverso

LordAxim ha scritto:

Carag che parla come un venditore da spiaggia di accendini dalle chiare origini senegalesi (quando invece nei Canoni si esprime solo "con difficoltà")

Premetto che secondo me e' giusto e opportuno che ognuno abbia le proprie personalissime e insindacabili opinioni e che trovo "strano" dibattere sui voti e sulle motivazioni per cui sono stati dati (ognuno deve essere libero di fare quel che vuole): questo mio intervento, quindi, NON vuole assolutamente far cambiare idea a nessuno, ne' spiegare niente a nessuno.

La mia impressione quando ho letto il corto e' stata che Carag si esprimesse in un pseudo-tedesco, un po' come Igor-Aigor di Frankenstein Junior. Il fatto che tu lo trovi pseudo-senegalese mi sorprende e mi apre gli occhi su come la stessa frase possa essere interpretata in modo diversissimo da persona a persona.

Buon proseguimento di lettura dei Corti!

Dies Irae ha scritto:

La storia del farsesco che deve fare ridere è paritetica all'horror che deve fare paura o al drama che deve commuovere. E' un brutto modo per banalizzare il testo e spogliarlo dei suoi valori e significati, ricercando la rassicurante definizione ben incasellata (e quindi facilmente valutabile).

Ti sembrerà strano, ma sono d'accordo, ogni genere ha sfumature, e poi c'è la contaminazione più o meno marcata tra generi. Ci sono opera assolutamente inclassificabili, come definireste l'ombra dello scorpione di King? è fantascienza? solo per la premessa di un virus che annienta l'umanità, è un horror? solo per la presenza del supercattivo soprannaturale? è un fantasy dall'ambientazione atipica dato che sostanzialmente ricalca la struttura del signore degli anelli? Non so, e alla fine: ci interessa?

Non volevo dire che un racconto è comico solo perchè contiene certi elementi, ma l'impostazione data, A ME, ha trasmesso questo intento. Poi non mi sognerei mai di accostare Le mele di Adamo, oppure Il grande capo, che sono capolavori di ironia, e che certo non mi hanno fatto sbellicare, ma che mi hanno fatto veramente straripare di gioia, per i sottintesi delle situazioni di cui l'ironia in questione ho colto ed elaborato, con film comici come Tutti pazzi per Mery, o Come uccidere il tuo capo e vivere felice, o peggio ancora con opere demenziali come Il silenzio dei prosciutti o Una pallottola spuntata. Eppure anche questi altri titoli, in maniera diversa, ma li ho egualmente apprezzati (almeno a suo tempo).

Leggendo KraanQuest l'impressione che ho ricevuto è stata quella di un opera di Mel brooks, quindi comica (vedi ad esempio la parlata del servitore, o i ripetuti kraa incompresi) solo che non era il mel brooks di frankestain junior, ma quello di dracula morto e contento: stessi intenti, stesso genere, stesso stile, ma risultati diversi: capolavoro il primo, film mancato il secondo.

Ora, se la mia interpretazione fosse errata (e può benissimo essere così), il mio giudizio non potrebbe comunque mutare di una virgola, perchè a questo punto l'errore dell'autore starebbe nella forma della prosa, inadeguata a trasmettere le impressioni che voi dite di aver ricevuto, la narrazione risulterebbe troppo grossolana, mancherebbe di quella finezza e quel frizzo necessarie a trasmettere l'"ironia".

NATURALMENTE questo è valido per me, NON DEVE essere valido per voi, ma io POSSO giudicare solo tramite i miei canali, i miei sensi, non attraverso i vostri, e in base a ciò esprimo il mio giudizio.

Spesso quando ero bambino e mi ero comportato bene, o semplicemente per compiacermi, qualche persona che poco mi conosceva (la signora dell'alimentari, una supplente a scuola, ecc.) mi diceva: tieni bel bambino, mangia questa liquirizia! ben sapendo che i bambini in genere la apprezzano molto (i miei stessi fratelli lo fanno), ma A ME, la liquirizia FA CAGARE! e pur capendo le intenzioni, pur certo che agli altri bambini piaccia, e che la considerino una prelibatezza, per me metterla in bocca è come mettere in bocca un pezzo di sterco d'asino, e certo non posso dire che sia buona, ne essere contento di averla assaggiata, solo perchè altri la considerano tale e ne vanno pazzi. Chiedimelo cento volte e cento volte ti dirò BLEAURRRR!!!! Perchè? perchè le mie papille gustative e il mio cervello quando mangio liquirizia percepiscono schifo. Le vostre saranno differenti e percepiscono piacere.

E insomma non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace

Yaztromo ha scritto:

La mia impressione quando ho letto il corto e' stata che Carag si esprimesse in un pseudo-tedesco, un po' come Igor-Aigor di Frankenstein Junior.

A me sembra un pelleverde di Warhammer, soprattutto per il "signore" storpiato in "zig-niore".